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mercoledì 19 dicembre 2007

IL SONDAGGIO CHE DIVIDE


CITTADINI SPACCATI A META' SULLA SCELTA DELLA TRAMVIA


RAZZANELLI ATTACCA "IL SONDAGGIO E' STATO MANIPOLATO"


Un'informazione all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e al presidente della Doxa è stata inviata dal capogruppo Udc al Comune di Firenze.

"Nei risultati pubblicati sui giornali sono stati omessi i testi integrali delle domande ed è stata rinominata la scala delle risposte. E dal momento che il lavoro della Doxa viene lautamente pagato coi soldi dei contribuenti vogliamo che sia fatta al più presto chiarezza".


Lo scorso lunedì il vicesindaco Matulli aveva mostrato trionfante dei sondaggi che mostravano una città di fatto spaccata a metà sulla scelta della tramvia.

Poco più del 50% a favore dell'opera e poco meno della metà contrari.

Di fatto una situazione in continua evoluzione che potrebbe portare a qualsiasi risultato per l'ormai prossimo referendum del 17 febbario.

Ma anche sull'interpretazione dei dati è scoppiata la polemica.

"Il legislatore - si legge nella lettera dell'esponente di centrodestra - per prevenire l'uso dei sondaggi a scopo «disinformativi» ovvero di manipolazione della pubblica opinione, ha imposto per la divulgazione delle risultanze sui mezzi di comunicazione delle regole molto strette. Fra l'altro è richiesta la pubblicazione del testo integrale delle domande e dell'indicazione dei livelli di «non riposta». E non risulta che l'osservanza delle disposizione di legge sia facoltativa". "Stupisce - si legge sempre nella lettera - che la Doxa, il più anziano istituto demoscopico italiano, contrariamente a quanto previsto dalla normativa sulla diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa, abbia diffuso i risultati di una ricerca omettendo di indicare il testo integrale delle domande, ma scrivendo ad esempio solo «grado di accordo con la realizzazione della tramvia». "La cosa incredibile - sottolinea Razzanelli - è che è stata rinominata anche la «scala delle risposte», che da «molto, abbastanza, così così, poco e per niente» sono diventate «area positiva, area di miglioramento (equivarrebbe a così così? ndr.), area poco positiva e area critica». Pensare che non sono stati neanche evidenziati i «non sa/non indica» e che sono state omesse le percentuali relative ai motivi di accordo e di disaccordo". "Ancora più triste - prosegue Razzanelli - è l'alterazione subita da una domanda presente sul questionario che, va ripetuto, non è stato consegnato alla stampa. Ma vediamo la domanda: «Una volta ultimato il progetto e qualora la tramvia le assicurasse i collegamenti per lei necessari, lei la utilizzerebbe per i suoi spostamenti cittadini?» Questo quesito sui giornali diventa magicamente così trasposto: Il 74.6% del campione intervistato dichiara che ultimati i lavori utilizzerà il nuovo mezzo di trasporto pubblico del Comune di Firenze". "Ma l'Associazione tra gli Istituti di Ricerca, di cui Doxa è socio fondatore, ha anche sottoscritto con il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti un protocollo d'intesa che impegna a fare in modo che la pubblicazione dei risultati di sondaggi sia sempre corredata dalle informazioni previste dal codice Esomar (Associazione Europea Ricerche di Mercato) - conclude il capogruppo dell'Udc -. Banalmente, i sondaggi consistono in domande e in percentuali di risposta ma se, com'è avvenuto in questo caso, non si divulga il quesito posto agli intervistati e le risposte vengono riaggregate a posteriori, è evidente che decade la possibilità di valutare oggettivamente la qualità del dato e, quindi, il suo significato".

La controreplica di Matulli è pronta, ma evita di entrare nel merito

"Queste accuse sono il sintomo che gli argomenti contro la tramvia sono davvero esauriti" dichiara infatti il Vicesindaco.

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