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Rivista on line di Azione Universitaria

giovedì 26 novembre 2009

RENZI HA FINITO LA FANTASIA, E' PASSATO A COPIARE CIONI

DEGRADO: DONZELLI (PDL) "RENZI HA FINITO LA FANTASIA, E' PASSATO A
COPIARE CIONI"

"Matteo Renzi voleva farci credere di essere fantasioso, vulcanico e
pirotecnico. Purtroppo dopo pochi mesi di colpi di scena ha già finito
la fantasia e si è messo a scopiazzare i provvedimenti sicurezza che
faceva Cioni." Così Giovanni Donzelli (PDL) commenta l'ordinanza di
Matteo Renzi contro i mendicanti molesti in centro.
"Noi siamo ovviamente contrari ai mendicanti molesti- prosegue
Donzelli- ma se Renzi e Mattei volevano combattere il degrado e
l'insicurezza dovevano liberare gli immobili occupati abusivamente,
eliminare le baraccopoli sotto i ponti, costruire un centro di
identificazione e permanenza per immigrati clandestini, multare i
venditori abusivi, combatere la prostituzione a Novoli, recuperare la
vivibilità delle Cascine e altri interventi che la città aspetta da
tempo. Purtroppo a Renzi non interessa il risultato, ma solo la
sparata mediatica. Sul tema delle sceneggiate sulla sicurezza fini a
sè stesse prima di Renzi avevamo Cioni che ogni mese inventava
qualcosa per fingere di combattere il degrado. Renzi ormai ha finito
la fantasia e quindi ricopia in peggio le ordinanze di Cioni. La
storia fiorentina ha dimostrato che queste sparate sono utili solo per
fare cassa mediatica, ma lasciano affondare Firenze nell'incuria,
nella sporcizia, nel degrado e nell'insicurezza" Conclude Giovanni
Donzelli

RENZI HA FINITO LA FANTASIA, E' PASSATO A COPIARE CIONI

DEGRADO: DONZELLI (PDL) "RENZI HA FINITO LA FANTASIA, E' PASSATO A
COPIARE CIONI"

"Matteo Renzi voleva farci credere di essere fantasioso, vulcanico e
pirotecnico. Purtroppo dopo pochi mesi di colpi di scena ha già finito
la fantasia e si è messo a scopiazzare i provvedimenti sicurezza che
faceva Cioni." Così Giovanni Donzelli (PDL) commenta l'ordinanza di
Matteo Renzi contro i mendicanti molesti in centro.
"Noi siamo ovviamente contrari ai mendicanti molesti- prosegue
Donzelli- ma se Renzi e Mattei volevano combattere il degrado e
l'insicurezza dovevano liberare gli immobili occupati abusivamente,
eliminare le baraccopoli sotto i ponti, costruire un centro di
identificazione e permanenza per immigrati clandestini, multare i
venditori abusivi, combatere la prostituzione a Novoli, recuperare la
vivibilità delle Cascine e altri interventi che la città aspetta da
tempo. Purtroppo a Renzi non interessa il risultato, ma solo la
sparata mediatica. Sul tema delle sceneggiate sulla sicurezza fini a
sè stesse prima di Renzi avevamo Cioni che ogni mese inventava
qualcosa per fingere di combattere il degrado. Renzi ormai ha finito
la fantasia e quindi ricopia in peggio le ordinanze di Cioni. La
storia fiorentina ha dimostrato che queste sparate sono utili solo per
fare cassa mediatica, ma lasciano affondare Firenze nell'incuria,
nella sporcizia, nel degrado e nell'insicurezza" Conclude Giovanni
Donzelli

martedì 24 novembre 2009

COMUNICATO STAMPA

Poggetto, Donzelli (PdL): "Renzi ha ceduto all'urbanistica ricattata"

"Ieri il consiglio comunale ha approvato l'intervento urbanistico al
Poggetto solo per paura di dover pagare in caso di condanna in
giudizio quasi 80 milioni di euro. L' intervento è invasivo e non
condiviso da nessuno se non dai privati che lo realizzano." Lo ha
dichiarato il consigliere Giovanni Donzelli del PdL. "In seguito alla
pessima amministrazione di sinistra che governa ininterrottamente la
nostra città da oltre quindici anni, il Comune si trovava ora in una
complessa vicenda giudiziaria in cui i privati richiedevano circa 80
milioni di euro. Il comune per timore di perdere la causa ha ceduto e
approvato l'intervento urbanistico del Poggetto. Di fatto la giunta
Renzi ha ufficializzato il primo esempio concreto di urbanistica
ricattata a meno di una settiamana dalla visita del Sindaco in
Commissione Urbanistica in cui proprio Matteo Renzi aveva detto con
una battuta riferita alla ex manifattura tabacchi -non
cederò all'urbanistica contrattata figuriamoci a quella ricattata.-
Con il voto di ieri in Consiglio si è smentito da solo in pochi
giorni, aprendo per la prima volta in città la stagione proprio
dell'urbanistica ricattata. Mi auguro che non segua la stessa linea
per gli altri grandi recuperi urbanistici in cui i privati hanno
intentato o potrebbero intentare cause milionarie al comune, come l'ex
panificio militare o la stessa manifattura tabacchi."

COMUNICATO STAMPA

Poggetto, Donzelli (PdL): "Renzi ha ceduto all'urbanistica ricattata"

"Ieri il consiglio comunale ha approvato l'intervento urbanistico al
Poggetto solo per paura di dover pagare in caso di condanna in
giudizio quasi 80 milioni di euro. L' intervento è invasivo e non
condiviso da nessuno se non dai privati che lo realizzano." Lo ha
dichiarato il consigliere Giovanni Donzelli del PdL. "In seguito alla
pessima amministrazione di sinistra che governa ininterrottamente la
nostra città da oltre quindici anni, il Comune si trovava ora in una
complessa vicenda giudiziaria in cui i privati richiedevano circa 80
milioni di euro. Il comune per timore di perdere la causa ha ceduto e
approvato l'intervento urbanistico del Poggetto. Di fatto la giunta
Renzi ha ufficializzato il primo esempio concreto di urbanistica
ricattata a meno di una settiamana dalla visita del Sindaco in
Commissione Urbanistica in cui proprio Matteo Renzi aveva detto con
una battuta riferita alla ex manifattura tabacchi -non
cederò all'urbanistica contrattata figuriamoci a quella ricattata.-
Con il voto di ieri in Consiglio si è smentito da solo in pochi
giorni, aprendo per la prima volta in città la stagione proprio
dell'urbanistica ricattata. Mi auguro che non segua la stessa linea
per gli altri grandi recuperi urbanistici in cui i privati hanno
intentato o potrebbero intentare cause milionarie al comune, come l'ex
panificio militare o la stessa manifattura tabacchi."

venerdì 20 novembre 2009

DERAGLIAMENTO TRAMVIA

INCIDENTE TRAMVIA: DONZELLI (PDL) "Il peggior errore umano e' stato
volerla a Firenze"

"La sinistra da anni ha fatto della scelta tramviaria per Firenze una
bandiera. Questo e' il peggior errore umano possibile. I ritardi con
cui entrerà in funzione la linea 1 sono enormi. Renzi aveva promesso
di farla viaggiare entro Natale, ma dopo oggi credo che se insiste
troppo sul far partire la tramvia rischia di deragliare pure lui."
Dichiara Giovanni Donzelli consigliere comunale a Firenze e dirigente
nazionale del PDL a commento della notizia del deragliamento del
convoglio tramviario in prova.
"Molte attività economiche sono state costrette a chiudere per colpa
dei ritardi e dell'incapacità dei nostri amministratori nel gestire la
cantierizzazione di questo mostro che e' chiaramente inadatto alla
città di Firenze". Conclude Donzelli

DERAGLIAMENTO TRAMVIA

INCIDENTE TRAMVIA: DONZELLI (PDL) "Il peggior errore umano e' stato
volerla a Firenze"

"La sinistra da anni ha fatto della scelta tramviaria per Firenze una
bandiera. Questo e' il peggior errore umano possibile. I ritardi con
cui entrerà in funzione la linea 1 sono enormi. Renzi aveva promesso
di farla viaggiare entro Natale, ma dopo oggi credo che se insiste
troppo sul far partire la tramvia rischia di deragliare pure lui."
Dichiara Giovanni Donzelli consigliere comunale a Firenze e dirigente
nazionale del PDL a commento della notizia del deragliamento del
convoglio tramviario in prova.
"Molte attività economiche sono state costrette a chiudere per colpa
dei ritardi e dell'incapacità dei nostri amministratori nel gestire la
cantierizzazione di questo mostro che e' chiaramente inadatto alla
città di Firenze". Conclude Donzelli

mercoledì 18 novembre 2009

BATTISTI IN ITALIA E IN GALERA

"Battisti in Italia e in galera"

Donzelli (PdL) ha partecipato al presidio davanti al consolato del Brasile

"Battisti in Italia e in galera". E' questo il testo dello striscione
con cui i ragazzi di Azione Universitaria hanno organizzato un
presidio a Firenze davanti al consolato del Brasile in attesa della
sentenza di estradizione che e' attesa proprio in queste ore. "Ho
partecipato al presidio - ha detto Giovanni Donzelli portavoce
nazionale della Giovane Italia (PdL)- perche' credo che la legge debba
essere uguale per tutti. Un assassino terrorista deve scontare la
propria pena anche se scrive dei romanzi noir come nel caso di Cesare
Battisti." "E' vergognoso - ha concluso Donzelli - che un latitante
terrorista sia così difeso e osannato da certi intellettualoidi di
sinistra. I parenti delle vittime chiedono giustizia. Spero che il
Brasile non deluda le aspettative loro e di tutti gli italiani"

BATTISTI IN ITALIA E IN GALERA

"Battisti in Italia e in galera"

Donzelli (PdL) ha partecipato al presidio davanti al consolato del Brasile

"Battisti in Italia e in galera". E' questo il testo dello striscione
con cui i ragazzi di Azione Universitaria hanno organizzato un
presidio a Firenze davanti al consolato del Brasile in attesa della
sentenza di estradizione che e' attesa proprio in queste ore. "Ho
partecipato al presidio - ha detto Giovanni Donzelli portavoce
nazionale della Giovane Italia (PdL)- perche' credo che la legge debba
essere uguale per tutti. Un assassino terrorista deve scontare la
propria pena anche se scrive dei romanzi noir come nel caso di Cesare
Battisti." "E' vergognoso - ha concluso Donzelli - che un latitante
terrorista sia così difeso e osannato da certi intellettualoidi di
sinistra. I parenti delle vittime chiedono giustizia. Spero che il
Brasile non deluda le aspettative loro e di tutti gli italiani"

martedì 17 novembre 2009

MUSEO BARTALI "CHIAREZZA SUL RUOLO DELL'ARCI"

Museo Bartali, Donzelli (PdL): "Chiarezza sulla gestione da parte del
circolo Arci "L'Unione" dei locali posti al piano terra "


"Il ristorante è in contrasto con l'atto che esclude le attività con
fini di lucro?"
Informazioni e chiarezza sull'utilizzo e la gestione dei locali posti
al piano terra dell'edificio che ospita il Museo del ciclismo dedicato
a Gino Bartali. E' quanto chiede il consigliere del centro destra
Giovanni Donzelli che in un'interrogazione chiede al sindaco "se è al
corrente del fatto che nella sala polivalente al piano terra e
nell'adiacente terrazza del suddetto immobile, risulterebbe che il
circolo Arci L'Unione avrebbe aperto un ristorante denominato "Le Du'
Ruote", dove si tengono cerimonie, rinfreschi e tutto ciò che concerne
una regolare attività di ristorazione". Donzelli sottolinea che
"l'attività sarebbe in contrasto con uno degli articoli dell'atto
unilaterale stipulato dal circolo in cui si legge che "Il Circolo
potrà altresì consentire l'utilizzazione di detto spazio per
iniziative pubbliche con l'esclusione di quelle aventi finalità di
lucro……..". "Il sindaco lo sa?" Domanda il consigliere. (lb)


Si allega l'interrogazione:


Oggetto: per avere alcune informazioni in merito alla gestione dei
locali posti al piano terra dell'edificio che ospita il Museo del
Ciclismo dedicato a Gino Bartali

Il sottoscritto Consigliere Comunale,
• Preso atto che in data 15 maggio 2009 è stato inaugurato a Ponte a
Ema il museo dedicato a Gino Bartali, museo gestito con la stipula di
una convenzione fra i comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, la Provincia
di Firenze e l'Associazione "Amici del Museo del Ciclismo Gino
Bartali";
• Visto l'atto unilaterale d'obbligo relativo al circolo Arci
"L'Unione" di Ponte a Ema con il quale il Comune di Firenze, la
Provincia di Firenze ed il Comune di Bagno a Ripoli, concedono in uso
gratuito i locali posti al piano terra dell'edificio che ospita il
museo del ciclismo dedicato a Gino Bartali;
• Rilevato che nella sala polivalente al piano terra e nell'adiacente
terrazza del suddetto immobile, risulterebbe che il circolo Arci
L'Unione avrebbe aperto un ristorante denominato "Le Du' Ruote", dove
si tengono cerimonie, rinfreschi e tutto ciò che concerne una regolare
attività di ristorazione;
• Constatato che attualmente nei locali sovramenzionati si sarebbe
insediato permanentemente un nuovo ristorante che ha preso il posto di
"Le Du Ruote" denominato "La Lanterna" ;
• Letti gli articoli 5, 6 e 7 dell'atto unilaterale d'obbligo
stipulato in data 28.2.06, sottoscritto dal presidente del circolo
L'Unione di Ponte a Ema, dai quali emergerebbero evidenti violazioni,
in quanto il secondo capoverso dell'art. 7 recita ………."Il Circolo
potrà altresì consentire l'utilizzazione di detto spazio per
iniziative pubbliche con l'esclusione di quelle aventi finalità di
lucro…….."
• Ricordato che vi è l'obbligo della tessera Arci per accedere in
qualsiasi struttura da essa gestita

INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

1. Se è a conoscenza di quanto sovra esposto;
2. Se ritiene opportuno verificare quanto descritto in narrativa, dai
cui emergerebbero evidenti violazioni degli artt. 5, 6 e 7 dell'atto
unilaterale d'obbligo relativo all' uso improprio dei locali in
oggetto;
3. Quali provvedimenti intende assumere nel caso un cui venissero
accertate responsabilità gestionali;
4. Se a suo parere, oltre a responsabilità gestionali si potrebbero
ravvisare anche altri tipi di responsabilità.


Giovanni Donzelli


Firenze, 17 novembre 2009

MUSEO BARTALI "CHIAREZZA SUL RUOLO DELL'ARCI"

Museo Bartali, Donzelli (PdL): "Chiarezza sulla gestione da parte del
circolo Arci "L'Unione" dei locali posti al piano terra "


"Il ristorante è in contrasto con l'atto che esclude le attività con
fini di lucro?"
Informazioni e chiarezza sull'utilizzo e la gestione dei locali posti
al piano terra dell'edificio che ospita il Museo del ciclismo dedicato
a Gino Bartali. E' quanto chiede il consigliere del centro destra
Giovanni Donzelli che in un'interrogazione chiede al sindaco "se è al
corrente del fatto che nella sala polivalente al piano terra e
nell'adiacente terrazza del suddetto immobile, risulterebbe che il
circolo Arci L'Unione avrebbe aperto un ristorante denominato "Le Du'
Ruote", dove si tengono cerimonie, rinfreschi e tutto ciò che concerne
una regolare attività di ristorazione". Donzelli sottolinea che
"l'attività sarebbe in contrasto con uno degli articoli dell'atto
unilaterale stipulato dal circolo in cui si legge che "Il Circolo
potrà altresì consentire l'utilizzazione di detto spazio per
iniziative pubbliche con l'esclusione di quelle aventi finalità di
lucro……..". "Il sindaco lo sa?" Domanda il consigliere. (lb)


Si allega l'interrogazione:


Oggetto: per avere alcune informazioni in merito alla gestione dei
locali posti al piano terra dell'edificio che ospita il Museo del
Ciclismo dedicato a Gino Bartali

Il sottoscritto Consigliere Comunale,
• Preso atto che in data 15 maggio 2009 è stato inaugurato a Ponte a
Ema il museo dedicato a Gino Bartali, museo gestito con la stipula di
una convenzione fra i comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, la Provincia
di Firenze e l'Associazione "Amici del Museo del Ciclismo Gino
Bartali";
• Visto l'atto unilaterale d'obbligo relativo al circolo Arci
"L'Unione" di Ponte a Ema con il quale il Comune di Firenze, la
Provincia di Firenze ed il Comune di Bagno a Ripoli, concedono in uso
gratuito i locali posti al piano terra dell'edificio che ospita il
museo del ciclismo dedicato a Gino Bartali;
• Rilevato che nella sala polivalente al piano terra e nell'adiacente
terrazza del suddetto immobile, risulterebbe che il circolo Arci
L'Unione avrebbe aperto un ristorante denominato "Le Du' Ruote", dove
si tengono cerimonie, rinfreschi e tutto ciò che concerne una regolare
attività di ristorazione;
• Constatato che attualmente nei locali sovramenzionati si sarebbe
insediato permanentemente un nuovo ristorante che ha preso il posto di
"Le Du Ruote" denominato "La Lanterna" ;
• Letti gli articoli 5, 6 e 7 dell'atto unilaterale d'obbligo
stipulato in data 28.2.06, sottoscritto dal presidente del circolo
L'Unione di Ponte a Ema, dai quali emergerebbero evidenti violazioni,
in quanto il secondo capoverso dell'art. 7 recita ………."Il Circolo
potrà altresì consentire l'utilizzazione di detto spazio per
iniziative pubbliche con l'esclusione di quelle aventi finalità di
lucro…….."
• Ricordato che vi è l'obbligo della tessera Arci per accedere in
qualsiasi struttura da essa gestita

INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

1. Se è a conoscenza di quanto sovra esposto;
2. Se ritiene opportuno verificare quanto descritto in narrativa, dai
cui emergerebbero evidenti violazioni degli artt. 5, 6 e 7 dell'atto
unilaterale d'obbligo relativo all' uso improprio dei locali in
oggetto;
3. Quali provvedimenti intende assumere nel caso un cui venissero
accertate responsabilità gestionali;
4. Se a suo parere, oltre a responsabilità gestionali si potrebbero
ravvisare anche altri tipi di responsabilità.


Giovanni Donzelli


Firenze, 17 novembre 2009

lunedì 16 novembre 2009

RESPINTA BOZZA DI CODICE ETICO

Urbanistica, Donzelli (PdL): "Il PD di Renzi è contrario all'etica.
Bocciata l'adozione di un codice ad hoc"


"Calata ogni maschera. Il PD di Renzi, Bonifazi e Formigli continua ad
essere contrario all'etica nell'urbanistica. Oggi il consiglio ha
votato contro l'adozione di una bozza di codice etico per il settore
urbanistico." E' quanto ha dichiarato il consigliere del PdL Giovanni
Donzelli del PDL, proponente del codice etico. "La bozza - ha spiegato
Donzelli- prevedeva che dipendenti dell'urbanistica e componenti della
commissione urbanistica non dovessero avere rapporti non dichiarati nè
diretti nè attraverso parenti e sostenitori con imprenditori del
settore urbanistico con interessi nell'amministrazione. In pratica se
fosse stata vigente in passato avremmo saputo ufficialmente del
rapporto tra Quadra e Formigli e una brutta pagina non sarebbe mai
stata scritta. Con la bocciatura di oggi il PD mantiene aperta la
possibilità che in futuro possano esistere nuovamente altre QUADRA
vicine ai consiglieri e al partito." (lb)

Si allega  la bozza di codice etico bocciata oggi dal Consiglio Comunale.

BOZZA di Codice etico per l'urbanistica a Firenze

I consiglieri comunali componenti la commissione urbanistica, gli
assessori con deleghe aventi rapporti con l'urbanistica, i dipendenti
anche part-time del comune occupati in mansioni di urbanistica o di
progettazione o di valutazione di progetti non possono:

1) Essere titolari, soci o comunque avere rapporti lavorativi
con studi, società o imprese che hanno un qualsiasi rapporto
professionale con il comune nel settore dell'urbanistica compresa la
richiesta di rilascio di autorizzazioni, permessi e concessioni.

2) Avere rapporti di parentela fino al terzo grado con titolari,
soci o comunque con impiegati in studi, società o imprese che hanno un
qualsiasi rapporto professionale con il comune nel settore
dell'urbanistica compresa la richiesta di rilascio di autorizzazioni,
permessi e concessioni.

3) Ricevere compensi economici o di altro genere in seguito ad
attività di compravendita di proprietà o terreni, comprese le attività
di intermediazione.

4) Ricevere regali, doni, agevolazioni nei servizi e in caso di
rappresentanti eletti anche contributi in campagna elettorale da
titolari, soci o impiegati in studi, società o imprese che hanno un
qualsiasi rapporto professionale con il comune nel settore
dell'urbanistica compresa la richiesta di rilascio di autorizzazioni,
permessi e concessioni.

Sono ammesse deroghe al presente codice etico, a condizione che siano
motivate e comunicate in commissione urbanistica.

RESPINTA BOZZA DI CODICE ETICO

Urbanistica, Donzelli (PdL): "Il PD di Renzi è contrario all'etica.
Bocciata l'adozione di un codice ad hoc"


"Calata ogni maschera. Il PD di Renzi, Bonifazi e Formigli continua ad
essere contrario all'etica nell'urbanistica. Oggi il consiglio ha
votato contro l'adozione di una bozza di codice etico per il settore
urbanistico." E' quanto ha dichiarato il consigliere del PdL Giovanni
Donzelli del PDL, proponente del codice etico. "La bozza - ha spiegato
Donzelli- prevedeva che dipendenti dell'urbanistica e componenti della
commissione urbanistica non dovessero avere rapporti non dichiarati nè
diretti nè attraverso parenti e sostenitori con imprenditori del
settore urbanistico con interessi nell'amministrazione. In pratica se
fosse stata vigente in passato avremmo saputo ufficialmente del
rapporto tra Quadra e Formigli e una brutta pagina non sarebbe mai
stata scritta. Con la bocciatura di oggi il PD mantiene aperta la
possibilità che in futuro possano esistere nuovamente altre QUADRA
vicine ai consiglieri e al partito." (lb)

Si allega  la bozza di codice etico bocciata oggi dal Consiglio Comunale.

BOZZA di Codice etico per l'urbanistica a Firenze

I consiglieri comunali componenti la commissione urbanistica, gli
assessori con deleghe aventi rapporti con l'urbanistica, i dipendenti
anche part-time del comune occupati in mansioni di urbanistica o di
progettazione o di valutazione di progetti non possono:

1) Essere titolari, soci o comunque avere rapporti lavorativi
con studi, società o imprese che hanno un qualsiasi rapporto
professionale con il comune nel settore dell'urbanistica compresa la
richiesta di rilascio di autorizzazioni, permessi e concessioni.

2) Avere rapporti di parentela fino al terzo grado con titolari,
soci o comunque con impiegati in studi, società o imprese che hanno un
qualsiasi rapporto professionale con il comune nel settore
dell'urbanistica compresa la richiesta di rilascio di autorizzazioni,
permessi e concessioni.

3) Ricevere compensi economici o di altro genere in seguito ad
attività di compravendita di proprietà o terreni, comprese le attività
di intermediazione.

4) Ricevere regali, doni, agevolazioni nei servizi e in caso di
rappresentanti eletti anche contributi in campagna elettorale da
titolari, soci o impiegati in studi, società o imprese che hanno un
qualsiasi rapporto professionale con il comune nel settore
dell'urbanistica compresa la richiesta di rilascio di autorizzazioni,
permessi e concessioni.

Sono ammesse deroghe al presente codice etico, a condizione che siano
motivate e comunicate in commissione urbanistica.

RESPINTA BOCCIA DI CODICE ETICO

Urbanistica, Donzelli (PdL): "Il PD di Renzi è contrario all'etica.
Bocciata l'adozione di un codice ad hoc"


"Calata ogni maschera. Il PD di Renzi, Bonifazi e Formigli continua ad
essere contrario all'etica nell'urbanistica. Oggi il consiglio ha
votato contro l'adozione di una bozza di codice etico per il settore
urbanistico." E' quanto ha dichiarato il consigliere del PdL Giovanni
Donzelli del PDL, proponente del codice etico. "La bozza - ha spiegato
Donzelli- prevedeva che dipendenti dell'urbanistica e componenti della
commissione urbanistica non dovessero avere rapporti non dichiarati nè
diretti nè attraverso parenti e sostenitori con imprenditori del
settore urbanistico con interessi nell'amministrazione. In pratica se
fosse stata vigente in passato avremmo saputo ufficialmente del
rapporto tra Quadra e Formigli e una brutta pagina non sarebbe mai
stata scritta. Con la bocciatura di oggi il PD mantiene aperta la
possibilità che in futuro possano esistere nuovamente altre QUADRA
vicine ai consiglieri e al partito." (lb)

Si allega la bozza di codice etico bocciata oggi dal Consiglio Comunale.

BOZZA di Codice etico per l'urbanistica a Firenze

I consiglieri comunali componenti la commissione urbanistica, gli
assessori con deleghe aventi rapporti con l'urbanistica, i dipendenti
anche part-time del comune occupati in mansioni di urbanistica o di
progettazione o di valutazione di progetti non possono:

1) Essere titolari, soci o comunque avere rapporti lavorativi
con studi, società o imprese che hanno un qualsiasi rapporto
professionale con il comune nel settore dell'urbanistica compresa la
richiesta di rilascio di autorizzazioni, permessi e concessioni.

2) Avere rapporti di parentela fino al terzo grado con titolari,
soci o comunque con impiegati in studi, società o imprese che hanno un
qualsiasi rapporto professionale con il comune nel settore
dell'urbanistica compresa la richiesta di rilascio di autorizzazioni,
permessi e concessioni.

3) Ricevere compensi economici o di altro genere in seguito ad
attività di compravendita di proprietà o terreni, comprese le attività
di intermediazione.

4) Ricevere regali, doni, agevolazioni nei servizi e in caso di
rappresentanti eletti anche contributi in campagna elettorale da
titolari, soci o impiegati in studi, società o imprese che hanno un
qualsiasi rapporto professionale con il comune nel settore
dell'urbanistica compresa la richiesta di rilascio di autorizzazioni,
permessi e concessioni.

Sono ammesse deroghe al presente codice etico, a condizione che siano
motivate e comunicate in commissione urbanistica.

RESPINTA BOCCIA DI CODICE ETICO

Urbanistica, Donzelli (PdL): "Il PD di Renzi è contrario all'etica.
Bocciata l'adozione di un codice ad hoc"


"Calata ogni maschera. Il PD di Renzi, Bonifazi e Formigli continua ad
essere contrario all'etica nell'urbanistica. Oggi il consiglio ha
votato contro l'adozione di una bozza di codice etico per il settore
urbanistico." E' quanto ha dichiarato il consigliere del PdL Giovanni
Donzelli del PDL, proponente del codice etico. "La bozza - ha spiegato
Donzelli- prevedeva che dipendenti dell'urbanistica e componenti della
commissione urbanistica non dovessero avere rapporti non dichiarati nè
diretti nè attraverso parenti e sostenitori con imprenditori del
settore urbanistico con interessi nell'amministrazione. In pratica se
fosse stata vigente in passato avremmo saputo ufficialmente del
rapporto tra Quadra e Formigli e una brutta pagina non sarebbe mai
stata scritta. Con la bocciatura di oggi il PD mantiene aperta la
possibilità che in futuro possano esistere nuovamente altre QUADRA
vicine ai consiglieri e al partito." (lb)

Si allega la bozza di codice etico bocciata oggi dal Consiglio Comunale.

BOZZA di Codice etico per l'urbanistica a Firenze

I consiglieri comunali componenti la commissione urbanistica, gli
assessori con deleghe aventi rapporti con l'urbanistica, i dipendenti
anche part-time del comune occupati in mansioni di urbanistica o di
progettazione o di valutazione di progetti non possono:

1) Essere titolari, soci o comunque avere rapporti lavorativi
con studi, società o imprese che hanno un qualsiasi rapporto
professionale con il comune nel settore dell'urbanistica compresa la
richiesta di rilascio di autorizzazioni, permessi e concessioni.

2) Avere rapporti di parentela fino al terzo grado con titolari,
soci o comunque con impiegati in studi, società o imprese che hanno un
qualsiasi rapporto professionale con il comune nel settore
dell'urbanistica compresa la richiesta di rilascio di autorizzazioni,
permessi e concessioni.

3) Ricevere compensi economici o di altro genere in seguito ad
attività di compravendita di proprietà o terreni, comprese le attività
di intermediazione.

4) Ricevere regali, doni, agevolazioni nei servizi e in caso di
rappresentanti eletti anche contributi in campagna elettorale da
titolari, soci o impiegati in studi, società o imprese che hanno un
qualsiasi rapporto professionale con il comune nel settore
dell'urbanistica compresa la richiesta di rilascio di autorizzazioni,
permessi e concessioni.

Sono ammesse deroghe al presente codice etico, a condizione che siano
motivate e comunicate in commissione urbanistica.

venerdì 13 novembre 2009

TEATRO PUCCINI: PER IL COMUNE E' CHIUSO DA UN ANNO

Donzelli (Pdl): "L'amministrazione di sinistra voleva chiuderlo da
settembre 2008"

"L'Amministrazione comunale guidata dal Pd aveva messo nero su bianco
il primo settembre del 2008 che avrebbe chiuso il teatro Puccini e
restituito il bene alla nuova proprietà il 26 settembre 2008. A
prescindere dall'udienza quindi, il destino del Teatro Puccini è stato
segnato all'amministrazione comunale guidata dal Pd." Lo ha dichiarato
il consigliere comunale Giovanni Donzelli (Pdl) dopo aver ricevuto la
risposta dell'assessore Falchetti ad una sua interrogazione sul tema.
"Falchetti mi scrive testualmente -spiega Donzelli - che 'la Direzione
Patrimonio comunicava peraltro alla proprietà la volontà
dell'Amministrazione comunale di procedere alla restituzione del bene,
con nota del 1/9/2008. Non è stato tuttavia dato corso alla
riconsegna, fissata per il 26/9/2008, in quanto l'immobile non era
stato liberato dall'Associazione Teatro Puccini'. E' evidente che la
sinistra fiorentina, prima con Domenici e ora con Renzi, ha scelto di
sacrificare la cultura e l'arte nella trattativa con i soliti noti
del mondo economico che ridisegnano la nostra città. Ricordo che il
teatro aperto la sera è l'ultima frontiera di buon gusto e legalità
prima delle Cascine. Non è solo un problema di arte e di cultura, ma
anche di sicurezza e decoro per un'area delicatissima".
Finalmente, dopo la mia richiesta - conclude - la commissione cultura
si occuperà della questione ascoltando e incontrando formalmente
l'associazione Teatro Puccini". (edl)

Ecco il testo della risposta di Falchetti, così come fornito da Donzelli:

Prot. 62
Firenze, 12 novembre 2009
Al Sig. Consigliere
Donzelli Giovanni
E. p.c.: Al Presidente del Consiglio Comunale
All'Ufficio del Consiglio
Ai Gruppi Consiliari
Loro sedi
OGGETTO: risposta interrogazione n. 621/ 2009
In merito all'interrogazione di cui all'oggetto e in riferimento a
quanto comunicato dagli uffici, si segnala quanto segue. Con atto di
citazione notificato in data 30/4/2009, la MT Manifattura Tabacchi Spa
– proprietaria dell'intero complesso ex manifattura tabacchi - , ha
convenuto in giudizio il Comune di Firenze per ivi sentir dichiarare
che l'Amministrazione Comunale non possiede alcun titolo per occupare
l'immobile posto in Firenze, in angolo fra V. delle Cascine e V.
Tartini, comunemente indicato come "Teatro Puccini", nonché
conseguentemente condannare il Comune di Firenze all'immediato
rilascio dello stesso ed al pagamento dell'indennità di occupazione
nella misura di €. 9.166,66 mensili dalla data del 27/12/2002
all'effettivo rilascio. Sulla base degli elementi forniti dalla
Direzione Patrimonio con il rapporto informativo del 27/7/2009 e
documentazione allegata, nonché a seguito di specifica autorizzazione
a resistere in giudizio rilasciata dalla suddetta Direzione con
determinazione del 9/10/2009, questa Avvocatura ha provveduto alla
redazione della memoria difensiva per l'Amministrazione Comunale
depositata in giudizio in data 23/10/2009. I fatti da cui trae origine
la vicenda oggetto del contenzioso di cui trattasi possono come di
seguito brevemente riassumersi. Il Comune di Firenze detiene
l'immobile in questione a far data dal 2001, quando ne era
proprietaria l'Azienda Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS): tale
detenzione è stata formalizzata nel 2002 in base ad atto di
concessione il quale, sottoscritto il 29/4/2002 fra l'AAMS stessa ed
il Comune di Firenze, stabiliva la durata della concessione in anni 6
dalla sottoscrizione ed in €. 5.371 annui il canone concessorio. Il
Comune di Firenze, nell'intento di salvaguardare e promuovere le
attività culturali e teatrali, affidava la gestione della
programmazione teatrale del Teatro Puccini prima alla società
Bobotheater, poi, all'Associazione Teatro Puccini, della quale
diveniva anche socio effettivo, con deliberazione C.C. n.6/16 del
24/2/2003 La proprietà dell'immobile in oggetto è poi passata dallo
Stato alla società Fintecna Spa a decorrere dal 23/12/2003 (o dal
27/12/2002 come sostiene l'attrice) e ancora, dal 9/10/2005, alla
società Quadrifoglio Firenze Spa, che successivamente ha mutato
denominazione in MT Manifattura Tabacchi Spa. L'Amministrazione
Comunale ha regolarmente corrisposto all'Azienda Autonoma dei Monopoli
di Stato il canone contrattualmente previsto e ciò fino alla data del
28/4/2004: peraltro, i canoni versati dall'1/1/2004 al 28/4/2004 sono
stati restituiti dall'AAMS stessa, in quanto non più legittimata alla
riscossione stante l'intervenuto trasferimento di proprietà
dell'immobile de quo a Fintecna Spa. Niente è stato versato dal Comune
di Firenze per gli anni successivi, né, fino all'atto di citazione,
alcuno dei soggetti succedutisi nella proprietà del bene ha
formalmente richiesto il pagamento del canone concessorio. Nel corso
del 2007 vi sono state trattative fra la Direzione Patrimonio e
l'attuale attrice in ordine all'assetto generale di tutta l'area della
ex manifattura tabacchi, ma nulla è stato di fatto concordato circa i
canoni e l'utlilizzo del Teatro Puccini. La Direzione Patrimonio
comunicava peraltro alla proprietà la volontà dell'Amministrazione
Comunale di procedere alla restituzione del bene, con nota del
1/9/2008. Non è stato tuttavia dato corso alla riconsegna, fissata per
il 26/9/2008, in quanto l'immobile non era stato liberato
dall'Associazione Teatro Puccini.
I presupposti sui quali si basa la citazione dell'attuale proprietaria
dell'immobile sede del Teatro Puccini possono riassumersi come segue:
1. L'occupazione dell'immobile da parte del Comune di Firenze e, per
esso dell'Associazione Teatro Puccini, sarebbe, in tesi, senza titolo
a far data dal 27/12/2002 (data del trasferimento del bene a Fintecna
Spa), in quanto, ai sensi dell'art. 7 del D.L.
n. 282/2002, la compravendita "fa venire meno l'uso governativo, le
concessioni in essere e l'eventuale diritto di prelazione spettante a
terzi anche in caso di rivendita".
2. L'occupazione sarebbe in ipotesi senza titolo per decadenza della
convenzione del 2002,in quanto il Comune avrebbe violato il divieto di
subconcessione dalla stessa stabilito, avendo concesso l'immobile a
soggetti terzi estranei alla convenzione stessa;
3. In ipotesi subordinata, l'occupazione sarebbe illegittima dal
29/4/2008, data di scadenza della convenzione del 2002. Questa
Avvocatura ha impostato la linea difensiva dell'Amministrazione
Comunale, sostenendo che il Comune di Firenze ha detenuto il bene
sempre in base a valido titolo giuridico, costituito dalla convenzione
del 2002. Si è sostenuto, infatti, che tale convenzione : a) non è
venuta meno a seguito della norma citata dall'attrice, che non è
applicabile al caso di specie, per essere la convenzione in oggetto un
contratto privo di connotati pubblicistici; b) non è venuta meno per
violazione del divieto da parte del Comune di subconcessione
dell'immobile, non potendosi fondatamente sostenere che l'affidamento
delle attività teatrali e conseguentemente del teatro a società
specializzate nella gestione teatrale, di cui peraltro il Comune è
socio, concretizzi un'ipotesi di subconcessione; c) si è anzi
trasformata, a seguito del passaggio del bene in oggetto da soggetto
pubblico a soggetto privato, in un contratto di locazione di diritto
comune assoggettato alla disciplina di cui alla L. n. 392/1978, come
tale rinnovatosi alla prima scadenza, in assenza di disdetta, fino al
29/4/2014. Per quanto riguarda il corrispettivo per il godimento,
considerato che, successivamente all'1/1/2004, l'Amministrazione
Comunale non ha più provveduto al pagamento del canone previsto dalla
convenzione del 2002 e che inoltre non può fondatamente rivendicarsi
la gratuità dell'occupazione, si è cercato di sostenere una posizione
che, ove accolta, ridimensioni notevolmente le pretese della società
attrice.
Così, oltre all'eccezione di carenza di legittimazione della società
attrice per recupero dei canoni per il periodo precedente al 9/10/2005
ed alla eccezione di prescrizione del credito per il periodo
precedente al 30/4/2004, è stato evidenziato come, in virtù della
sopravvivenza della concessione del 2002, il corrispettivo per il
godimento debba essere commisurato al canone in essa previsto e non
agli attuali valori di mercato, come sarebbe se, come vorrebbe
l'attrice, si trattasse di indennità di occupazione. Da ciò consegue
che, per quanto riguarda l'ammontare della somma che verosimilmente
l'Amministrazione sarà tenuta a corrispondere, nel caso di
accoglimento delle conclusioni di questa Avvocatura si tratterà di un
importo commisurato al canone annuo previsto dalla concessione del
2002 (maggiorato di interessi e rivalutazione), per il periodo
decorrente dal 30/4/2004 all'effettivo rilascio, mentre nel caso di
accoglimento delle domande dell'attrice, si tratterà di un importo
dovuto a titolo di indennità di occupazione, sempre, si ritiene, a far
data dal 30/4/2004, commisurato però ai parametri che saranno
determinati a seguito di CTU espletata in giudizio e sui quali per ora
non si hanno elementi per pronunciarsi.

TEATRO PUCCINI: PER IL COMUNE E' CHIUSO DA UN ANNO

Donzelli (Pdl): "L'amministrazione di sinistra voleva chiuderlo da
settembre 2008"

"L'Amministrazione comunale guidata dal Pd aveva messo nero su bianco
il primo settembre del 2008 che avrebbe chiuso il teatro Puccini e
restituito il bene alla nuova proprietà il 26 settembre 2008. A
prescindere dall'udienza quindi, il destino del Teatro Puccini è stato
segnato all'amministrazione comunale guidata dal Pd." Lo ha dichiarato
il consigliere comunale Giovanni Donzelli (Pdl) dopo aver ricevuto la
risposta dell'assessore Falchetti ad una sua interrogazione sul tema.
"Falchetti mi scrive testualmente -spiega Donzelli - che 'la Direzione
Patrimonio comunicava peraltro alla proprietà la volontà
dell'Amministrazione comunale di procedere alla restituzione del bene,
con nota del 1/9/2008. Non è stato tuttavia dato corso alla
riconsegna, fissata per il 26/9/2008, in quanto l'immobile non era
stato liberato dall'Associazione Teatro Puccini'. E' evidente che la
sinistra fiorentina, prima con Domenici e ora con Renzi, ha scelto di
sacrificare la cultura e l'arte nella trattativa con i soliti noti
del mondo economico che ridisegnano la nostra città. Ricordo che il
teatro aperto la sera è l'ultima frontiera di buon gusto e legalità
prima delle Cascine. Non è solo un problema di arte e di cultura, ma
anche di sicurezza e decoro per un'area delicatissima".
Finalmente, dopo la mia richiesta - conclude - la commissione cultura
si occuperà della questione ascoltando e incontrando formalmente
l'associazione Teatro Puccini". (edl)

Ecco il testo della risposta di Falchetti, così come fornito da Donzelli:

Prot. 62
Firenze, 12 novembre 2009
Al Sig. Consigliere
Donzelli Giovanni
E. p.c.: Al Presidente del Consiglio Comunale
All'Ufficio del Consiglio
Ai Gruppi Consiliari
Loro sedi
OGGETTO: risposta interrogazione n. 621/ 2009
In merito all'interrogazione di cui all'oggetto e in riferimento a
quanto comunicato dagli uffici, si segnala quanto segue. Con atto di
citazione notificato in data 30/4/2009, la MT Manifattura Tabacchi Spa
– proprietaria dell'intero complesso ex manifattura tabacchi - , ha
convenuto in giudizio il Comune di Firenze per ivi sentir dichiarare
che l'Amministrazione Comunale non possiede alcun titolo per occupare
l'immobile posto in Firenze, in angolo fra V. delle Cascine e V.
Tartini, comunemente indicato come "Teatro Puccini", nonché
conseguentemente condannare il Comune di Firenze all'immediato
rilascio dello stesso ed al pagamento dell'indennità di occupazione
nella misura di €. 9.166,66 mensili dalla data del 27/12/2002
all'effettivo rilascio. Sulla base degli elementi forniti dalla
Direzione Patrimonio con il rapporto informativo del 27/7/2009 e
documentazione allegata, nonché a seguito di specifica autorizzazione
a resistere in giudizio rilasciata dalla suddetta Direzione con
determinazione del 9/10/2009, questa Avvocatura ha provveduto alla
redazione della memoria difensiva per l'Amministrazione Comunale
depositata in giudizio in data 23/10/2009. I fatti da cui trae origine
la vicenda oggetto del contenzioso di cui trattasi possono come di
seguito brevemente riassumersi. Il Comune di Firenze detiene
l'immobile in questione a far data dal 2001, quando ne era
proprietaria l'Azienda Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS): tale
detenzione è stata formalizzata nel 2002 in base ad atto di
concessione il quale, sottoscritto il 29/4/2002 fra l'AAMS stessa ed
il Comune di Firenze, stabiliva la durata della concessione in anni 6
dalla sottoscrizione ed in €. 5.371 annui il canone concessorio. Il
Comune di Firenze, nell'intento di salvaguardare e promuovere le
attività culturali e teatrali, affidava la gestione della
programmazione teatrale del Teatro Puccini prima alla società
Bobotheater, poi, all'Associazione Teatro Puccini, della quale
diveniva anche socio effettivo, con deliberazione C.C. n.6/16 del
24/2/2003 La proprietà dell'immobile in oggetto è poi passata dallo
Stato alla società Fintecna Spa a decorrere dal 23/12/2003 (o dal
27/12/2002 come sostiene l'attrice) e ancora, dal 9/10/2005, alla
società Quadrifoglio Firenze Spa, che successivamente ha mutato
denominazione in MT Manifattura Tabacchi Spa. L'Amministrazione
Comunale ha regolarmente corrisposto all'Azienda Autonoma dei Monopoli
di Stato il canone contrattualmente previsto e ciò fino alla data del
28/4/2004: peraltro, i canoni versati dall'1/1/2004 al 28/4/2004 sono
stati restituiti dall'AAMS stessa, in quanto non più legittimata alla
riscossione stante l'intervenuto trasferimento di proprietà
dell'immobile de quo a Fintecna Spa. Niente è stato versato dal Comune
di Firenze per gli anni successivi, né, fino all'atto di citazione,
alcuno dei soggetti succedutisi nella proprietà del bene ha
formalmente richiesto il pagamento del canone concessorio. Nel corso
del 2007 vi sono state trattative fra la Direzione Patrimonio e
l'attuale attrice in ordine all'assetto generale di tutta l'area della
ex manifattura tabacchi, ma nulla è stato di fatto concordato circa i
canoni e l'utlilizzo del Teatro Puccini. La Direzione Patrimonio
comunicava peraltro alla proprietà la volontà dell'Amministrazione
Comunale di procedere alla restituzione del bene, con nota del
1/9/2008. Non è stato tuttavia dato corso alla riconsegna, fissata per
il 26/9/2008, in quanto l'immobile non era stato liberato
dall'Associazione Teatro Puccini.
I presupposti sui quali si basa la citazione dell'attuale proprietaria
dell'immobile sede del Teatro Puccini possono riassumersi come segue:
1. L'occupazione dell'immobile da parte del Comune di Firenze e, per
esso dell'Associazione Teatro Puccini, sarebbe, in tesi, senza titolo
a far data dal 27/12/2002 (data del trasferimento del bene a Fintecna
Spa), in quanto, ai sensi dell'art. 7 del D.L.
n. 282/2002, la compravendita "fa venire meno l'uso governativo, le
concessioni in essere e l'eventuale diritto di prelazione spettante a
terzi anche in caso di rivendita".
2. L'occupazione sarebbe in ipotesi senza titolo per decadenza della
convenzione del 2002,in quanto il Comune avrebbe violato il divieto di
subconcessione dalla stessa stabilito, avendo concesso l'immobile a
soggetti terzi estranei alla convenzione stessa;
3. In ipotesi subordinata, l'occupazione sarebbe illegittima dal
29/4/2008, data di scadenza della convenzione del 2002. Questa
Avvocatura ha impostato la linea difensiva dell'Amministrazione
Comunale, sostenendo che il Comune di Firenze ha detenuto il bene
sempre in base a valido titolo giuridico, costituito dalla convenzione
del 2002. Si è sostenuto, infatti, che tale convenzione : a) non è
venuta meno a seguito della norma citata dall'attrice, che non è
applicabile al caso di specie, per essere la convenzione in oggetto un
contratto privo di connotati pubblicistici; b) non è venuta meno per
violazione del divieto da parte del Comune di subconcessione
dell'immobile, non potendosi fondatamente sostenere che l'affidamento
delle attività teatrali e conseguentemente del teatro a società
specializzate nella gestione teatrale, di cui peraltro il Comune è
socio, concretizzi un'ipotesi di subconcessione; c) si è anzi
trasformata, a seguito del passaggio del bene in oggetto da soggetto
pubblico a soggetto privato, in un contratto di locazione di diritto
comune assoggettato alla disciplina di cui alla L. n. 392/1978, come
tale rinnovatosi alla prima scadenza, in assenza di disdetta, fino al
29/4/2014. Per quanto riguarda il corrispettivo per il godimento,
considerato che, successivamente all'1/1/2004, l'Amministrazione
Comunale non ha più provveduto al pagamento del canone previsto dalla
convenzione del 2002 e che inoltre non può fondatamente rivendicarsi
la gratuità dell'occupazione, si è cercato di sostenere una posizione
che, ove accolta, ridimensioni notevolmente le pretese della società
attrice.
Così, oltre all'eccezione di carenza di legittimazione della società
attrice per recupero dei canoni per il periodo precedente al 9/10/2005
ed alla eccezione di prescrizione del credito per il periodo
precedente al 30/4/2004, è stato evidenziato come, in virtù della
sopravvivenza della concessione del 2002, il corrispettivo per il
godimento debba essere commisurato al canone in essa previsto e non
agli attuali valori di mercato, come sarebbe se, come vorrebbe
l'attrice, si trattasse di indennità di occupazione. Da ciò consegue
che, per quanto riguarda l'ammontare della somma che verosimilmente
l'Amministrazione sarà tenuta a corrispondere, nel caso di
accoglimento delle conclusioni di questa Avvocatura si tratterà di un
importo commisurato al canone annuo previsto dalla concessione del
2002 (maggiorato di interessi e rivalutazione), per il periodo
decorrente dal 30/4/2004 all'effettivo rilascio, mentre nel caso di
accoglimento delle domande dell'attrice, si tratterà di un importo
dovuto a titolo di indennità di occupazione, sempre, si ritiene, a far
data dal 30/4/2004, commisurato però ai parametri che saranno
determinati a seguito di CTU espletata in giudizio e sui quali per ora
non si hanno elementi per pronunciarsi.

giovedì 12 novembre 2009

MELONI: "TROPPA PUBBLICITA' PER SPAZZATURA. HA SBAGLIATO IL SECOLO"

"Quella spazzatura piena di insulti che si spaccia per libro di satira
su Giorgia Meloni non avrebbe mai avuto tutta questa attenzione
mediatica se Il Secolo non se ne fosse occupato. Quel volgare
personaggio in cerca di gloria deve ringraziare il Secolo se oggi è su
tutte le pagine nazionali dei quotidiani. Ignorarlo sarebbe stato
molto meglio." Dichiara Giovanni Donzelli dirigente nazionale del PDL
e portavoce nazionale della Giovane Italia, movimento giovanile del
PDL di cui il Ministro Meloni è presidente.
"Ho stima di tutta la redazione del Secolo e in particolare della
direttrice Flavia Perina, ma proprio non capisco perchè abbiano scelto
di puntare i riflettori della critica su un personaggio ed una
pubblicazione che non meritavano nemmeno di essere presi in
considerazione. Oggi tutti parlano di quel libro che altrimenti
sarebbe rimasto invenduto e impolverato nei magazzini di poche
librerie di periferia. Chi ha scritto quelle offese non merita nessuna
pubblicità" Conclude Giovanni Donzelli

MELONI: "TROPPA PUBBLICITA' PER SPAZZATURA. HA SBAGLIATO IL SECOLO"

"Quella spazzatura piena di insulti che si spaccia per libro di satira
su Giorgia Meloni non avrebbe mai avuto tutta questa attenzione
mediatica se Il Secolo non se ne fosse occupato. Quel volgare
personaggio in cerca di gloria deve ringraziare il Secolo se oggi è su
tutte le pagine nazionali dei quotidiani. Ignorarlo sarebbe stato
molto meglio." Dichiara Giovanni Donzelli dirigente nazionale del PDL
e portavoce nazionale della Giovane Italia, movimento giovanile del
PDL di cui il Ministro Meloni è presidente.
"Ho stima di tutta la redazione del Secolo e in particolare della
direttrice Flavia Perina, ma proprio non capisco perchè abbiano scelto
di puntare i riflettori della critica su un personaggio ed una
pubblicazione che non meritavano nemmeno di essere presi in
considerazione. Oggi tutti parlano di quel libro che altrimenti
sarebbe rimasto invenduto e impolverato nei magazzini di poche
librerie di periferia. Chi ha scritto quelle offese non merita nessuna
pubblicità" Conclude Giovanni Donzelli

mercoledì 11 novembre 2009

Teatro Puccini sfrattato il 13 novembre

Teatro Puccini, Donzelli (PdL): "Il 13 novembre arriva lo sfratto e lo
spazio rischia di chiudere"

"Il consigliere del centro destra: "PD più interessato a interessi
economici e società amiche che alla cultura"

"Il 13 novembre si terrà l'udienza per lo sfratto del Teatro Puccini
richiesta da La Manifattura Tabacchi Spa". Lo rende noto il
consigliere del centro destra Giovanni Donzelli. "Quest'udienza - ha
aggiunto il consigliere del centro destra- potrebbe portare
all'immediata chiusura dello spazio. Stupisce il silenzio
dell'amministrazione comunale e preoccupa il futuro per il teatro che
è collocato in una zona comunque delicata e nevralgica per la città di
Firenze. Il PD dimostra di essere più interessato alle società di
urbanistica amiche e agli interessi economici che alla cultura."
"Adesso l'emergenza principale è quella di scongiurare lo sfratto,
dopo di che diventerà necessario anche riflettere sul futuro dello
spazio, alla luce del fatto che i proprietari richiederanno i canoni
di affitto regressi e futuri. La cifra potrebbe aggirarsi intorno ai
10.000 euro mensili. I bilanci dell'associazione sembrano essere
sostanzialmente sani e in passato all'associazione sono state
scaricate responsabilità anche aggiuntive rispetto alla semplice
gestione del teatro. Sarebbe un peccato chiudere uno spazio che con la
cultura fronteggia il degrado notturno delle Cascine. E' evidente però
che economicamente l'aggiunta dell'affitto tra le uscite
dell'associazione potrebbe metterne in ginocchio il bilancio e che i
tagli di Renzi alla cultura impediscono di immaginare ulteriori oneri
per le casse comunali. Renzi continua ad occuparsi solo di ciò che gli
permette di fare passerelle, mentre la città sprofonda ogni giorno
maggiormente nel degrado e nell'incuria."

Teatro Puccini sfrattato il 13 novembre

Teatro Puccini, Donzelli (PdL): "Il 13 novembre arriva lo sfratto e lo
spazio rischia di chiudere"

"Il consigliere del centro destra: "PD più interessato a interessi
economici e società amiche che alla cultura"

"Il 13 novembre si terrà l'udienza per lo sfratto del Teatro Puccini
richiesta da La Manifattura Tabacchi Spa". Lo rende noto il
consigliere del centro destra Giovanni Donzelli. "Quest'udienza - ha
aggiunto il consigliere del centro destra- potrebbe portare
all'immediata chiusura dello spazio. Stupisce il silenzio
dell'amministrazione comunale e preoccupa il futuro per il teatro che
è collocato in una zona comunque delicata e nevralgica per la città di
Firenze. Il PD dimostra di essere più interessato alle società di
urbanistica amiche e agli interessi economici che alla cultura."
"Adesso l'emergenza principale è quella di scongiurare lo sfratto,
dopo di che diventerà necessario anche riflettere sul futuro dello
spazio, alla luce del fatto che i proprietari richiederanno i canoni
di affitto regressi e futuri. La cifra potrebbe aggirarsi intorno ai
10.000 euro mensili. I bilanci dell'associazione sembrano essere
sostanzialmente sani e in passato all'associazione sono state
scaricate responsabilità anche aggiuntive rispetto alla semplice
gestione del teatro. Sarebbe un peccato chiudere uno spazio che con la
cultura fronteggia il degrado notturno delle Cascine. E' evidente però
che economicamente l'aggiunta dell'affitto tra le uscite
dell'associazione potrebbe metterne in ginocchio il bilancio e che i
tagli di Renzi alla cultura impediscono di immaginare ulteriori oneri
per le casse comunali. Renzi continua ad occuparsi solo di ciò che gli
permette di fare passerelle, mentre la città sprofonda ogni giorno
maggiormente nel degrado e nell'incuria."