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Rivista on line di Azione Universitaria

martedì 29 settembre 2009

DONZELLI E SABATINI (PDL) "NELLO STAFF DI RENZI ANCHE UNA CANDIDATA NON ELETTA DEL PD"

Dopo due ex assesori, l'ex portavoce dell'avversario alle primarie, la
figlia del direttore del corriere fiorentino, mancava ancora la
candidata sconfitta.

"C'è un collegamento fra la candidatura della signora Paola Andreini
nelle lista del PD alle ultime elezioni comunali e il suo nuovo
incarico a chiamata presso la segreteria del sindaco?". A porre la
questione sono i consiglieri del PdL Giovanni Donzelli e Massimo
Sabatini che hanno formulato sulla questione un'interrogazione al
sindaco. "Vorremo sapere – hanno scritto i due esponenti del centro
destra - se la signora Andreini Paola, oggetto del provvedimento di
comando presso il Comune di Firenze, sia la stessa persona che si è
candidata nella lista del PD in occasione della consultazione
elettorale amministrativa del 6/7 giugno 2009 e se la candidatura
senza successo della signora Andreini nelle liste del PD rientri tra
le note di merito del suo curriculum vitae". Nell'interrogazione i
consiglieri del PdL ricordano che "nello staff del sindaco sono stati
chiamati anche due ex assessori, il portavoce dell'avversario alle
primarie, la figlia del direttore del quotidiano "Corriere Fiorentino"
e altri numerosi esponenti che collaboravano con Matteo Renzi in
Provincia". (lb)

Si allega l'interrogazione:


Oggetto: interrogano il Sindaco in merito al provvedimento
dirigenziale n. 9479/09

Proponenti: Giovanni Donzelli, Massimo Sabatini


I sottoscritti Consiglieri Comunali,
• visto il provvedimento dirigenziale n. 9479 del 25.09.09 con il
quale il Sindaco di Firenze ha richiesto di potersi avvalere – tramite
comando – di una dipendente dell'Università degli Studi di Firenze, la
Signora Andreini Paola "Amministrativo" (cat. D1 posizione economica
D1), da utilizzare nella propria segreteria;
• appreso dal suddetto provvedimento che l'Università degli Studi di
Firenze, con nota del 22.09.2009, ha espresso parere favorevole al
comando - per il periodo di un anno - presso il Comune di Firenze
della dipendente in parola a decorrere dal 1°.10.2009 e fino al
30.09.2010;
• visto che fra i candidati della lista n.11 del PD figura la Sig.ra
Paola Andreini cg. Sorelli, che occupava la decima posizione nella
lista e che ha riportato 252 preferenze posizionandosi tra i primi dei
non eletti;
• ricordato come già in Consiglio si sia chiesto, per altri incarichi
a chiamata, di non trasformare lo slogan elettorale "facce nuove in
Palazzo Vecchio" in un più comodo criterio di selezione del personale;
• evidenziato che nello staff del Sindaco sono stati chiamati anche
due ex Assessori, il portavoce dell'avversario alle primarie, la
figlia del Direttore del quotidiano "Corriere Fiorentino" e altri
numerosi esponenti che collaboravano con Matteo Renzi in Provincia

INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE

1) Se la sig.ra Andreini Paola, oggetto del provvedimento di comando
presso il Comune di Firenze, sia la stessa persona che si è candidata
nella lista del PD in occasione della consultazione elettorale
amministrativa del 6/7 giugno 2009;
2) In caso affermativo, se la candidatura senza successo della Sig.ra
Andreini nelle liste del PD rientri tra le note di merito del suo
curriculum vitae.

Giovanni Donzelli Massimo Sabatini

DONZELLI E SABATINI (PDL) "NELLO STAFF DI RENZI ANCHE UNA CANDIDATA NON ELETTA DEL PD"

Dopo due ex assesori, l'ex portavoce dell'avversario alle primarie, la
figlia del direttore del corriere fiorentino, mancava ancora la
candidata sconfitta.

"C'è un collegamento fra la candidatura della signora Paola Andreini
nelle lista del PD alle ultime elezioni comunali e il suo nuovo
incarico a chiamata presso la segreteria del sindaco?". A porre la
questione sono i consiglieri del PdL Giovanni Donzelli e Massimo
Sabatini che hanno formulato sulla questione un'interrogazione al
sindaco. "Vorremo sapere – hanno scritto i due esponenti del centro
destra - se la signora Andreini Paola, oggetto del provvedimento di
comando presso il Comune di Firenze, sia la stessa persona che si è
candidata nella lista del PD in occasione della consultazione
elettorale amministrativa del 6/7 giugno 2009 e se la candidatura
senza successo della signora Andreini nelle liste del PD rientri tra
le note di merito del suo curriculum vitae". Nell'interrogazione i
consiglieri del PdL ricordano che "nello staff del sindaco sono stati
chiamati anche due ex assessori, il portavoce dell'avversario alle
primarie, la figlia del direttore del quotidiano "Corriere Fiorentino"
e altri numerosi esponenti che collaboravano con Matteo Renzi in
Provincia". (lb)

Si allega l'interrogazione:


Oggetto: interrogano il Sindaco in merito al provvedimento
dirigenziale n. 9479/09

Proponenti: Giovanni Donzelli, Massimo Sabatini


I sottoscritti Consiglieri Comunali,
• visto il provvedimento dirigenziale n. 9479 del 25.09.09 con il
quale il Sindaco di Firenze ha richiesto di potersi avvalere – tramite
comando – di una dipendente dell'Università degli Studi di Firenze, la
Signora Andreini Paola "Amministrativo" (cat. D1 posizione economica
D1), da utilizzare nella propria segreteria;
• appreso dal suddetto provvedimento che l'Università degli Studi di
Firenze, con nota del 22.09.2009, ha espresso parere favorevole al
comando - per il periodo di un anno - presso il Comune di Firenze
della dipendente in parola a decorrere dal 1°.10.2009 e fino al
30.09.2010;
• visto che fra i candidati della lista n.11 del PD figura la Sig.ra
Paola Andreini cg. Sorelli, che occupava la decima posizione nella
lista e che ha riportato 252 preferenze posizionandosi tra i primi dei
non eletti;
• ricordato come già in Consiglio si sia chiesto, per altri incarichi
a chiamata, di non trasformare lo slogan elettorale "facce nuove in
Palazzo Vecchio" in un più comodo criterio di selezione del personale;
• evidenziato che nello staff del Sindaco sono stati chiamati anche
due ex Assessori, il portavoce dell'avversario alle primarie, la
figlia del Direttore del quotidiano "Corriere Fiorentino" e altri
numerosi esponenti che collaboravano con Matteo Renzi in Provincia

INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE

1) Se la sig.ra Andreini Paola, oggetto del provvedimento di comando
presso il Comune di Firenze, sia la stessa persona che si è candidata
nella lista del PD in occasione della consultazione elettorale
amministrativa del 6/7 giugno 2009;
2) In caso affermativo, se la candidatura senza successo della Sig.ra
Andreini nelle liste del PD rientri tra le note di merito del suo
curriculum vitae.

Giovanni Donzelli Massimo Sabatini

lunedì 28 settembre 2009

RENZI E IL PD SONO INCOERENTI

LIBERTA' DI STAMPA: DONZELLI (PDL) "SINISTRA INCOERENTE. RENZI HA
ANNUNCIATO QUERELA A PANORAMA E SCENDONO IN PIAZZA CONTRO BERLUSCONI"

"Il Partito Democratico scende in piazza contro Berlusconi che querela
Repubblica mentre il Sindaco del PD Matteo Renzi querela Panorama
colpevole di averlo criticato per non aver restituito la poltrona
d'oro. Siamo al massimo dell'incoerenza" Dichiara Giovanni Donzelli,
dirigente nazionale del PDL e consigliere comunale a Firenze.
"Matteo Renzi aveva raccontato a tutta Italia la favola che la
poltrona da oltre 2000 euro era stata comprata in sua insaputa e
assenza, ma che comunque era stata prontamente restituita. Oggi
scopriamo, anche grazie a Panorama e al Nuovo Corriere di Firenze, che
la poltrona non potrà essere restituita e che probabilmente Renzi
l'aveva ricevuta personalmente. Renzi avrebbe dovuto semplicemente
ammettere di aver esagerato nella fantasia per difendersi e restituire
di tasca propria i 2200 euro. Invece in tutta risposta ha querelato
Panorama per non aver parlato bene di lui."
"O Renzi ritira la querela a Panorama o il Pd fiorentino ritira la
propria adesione alla manifestazione contro Berlusconi chiamata -Per
la libertà di stampa-, altrimenti rischiano di passare da pagliacci."
Conclude Giovanni Donzelli

RENZI E IL PD SONO INCOERENTI

LIBERTA' DI STAMPA: DONZELLI (PDL) "SINISTRA INCOERENTE. RENZI HA
ANNUNCIATO QUERELA A PANORAMA E SCENDONO IN PIAZZA CONTRO BERLUSCONI"

"Il Partito Democratico scende in piazza contro Berlusconi che querela
Repubblica mentre il Sindaco del PD Matteo Renzi querela Panorama
colpevole di averlo criticato per non aver restituito la poltrona
d'oro. Siamo al massimo dell'incoerenza" Dichiara Giovanni Donzelli,
dirigente nazionale del PDL e consigliere comunale a Firenze.
"Matteo Renzi aveva raccontato a tutta Italia la favola che la
poltrona da oltre 2000 euro era stata comprata in sua insaputa e
assenza, ma che comunque era stata prontamente restituita. Oggi
scopriamo, anche grazie a Panorama e al Nuovo Corriere di Firenze, che
la poltrona non potrà essere restituita e che probabilmente Renzi
l'aveva ricevuta personalmente. Renzi avrebbe dovuto semplicemente
ammettere di aver esagerato nella fantasia per difendersi e restituire
di tasca propria i 2200 euro. Invece in tutta risposta ha querelato
Panorama per non aver parlato bene di lui."
"O Renzi ritira la querela a Panorama o il Pd fiorentino ritira la
propria adesione alla manifestazione contro Berlusconi chiamata -Per
la libertà di stampa-, altrimenti rischiano di passare da pagliacci."
Conclude Giovanni Donzelli

venerdì 25 settembre 2009

POLTRONA D'ORO: RENZI NON L'HA MAI RESTITUITA E L'AVEVA RICEVUTA PERSONALMENTE

Donzelli (PDL) "Il Sindaco è bugiardo? Restituisca i soldi di tasca propria"

"Sulla vicenda della poltrona il sindaco non ha detto la verità?" E'
quanto chiede Giovanni Donzelli (PDL) in un'interrogazione comunale in
seguito ad un articolo apparso sul settimanale Panorama. "Francesco
Ferruzzi responsabile commerciale Tecno, l'azienda produttrice della
poltrona in oggetto – ha detto Donzelli - dichiara al settimanale
'nessuno ci ha chiesto di riprendere la poltrona, né noi potremmo
farlo. Ormai è usata…'. Non solo, Ferruzzi spiega di avere consegnato
la poltrona direttamente al sindaco."
"Ci ricordiamo tutti le parole di circostanza di Renzi che si era
sdegnato per il costo della poltrona, aveva detto di non saperne
assolutamente niente e aveva assicurato che l'avrebbe immediatamente
restituita. A quanto pare un sacco di bugie. Se quanto riportato da
Panorama corrisponde al vero, Matteo Renzi ha mentito a tutti. Adesso
restituisca di tasca propria i soldi a tutti i cittadini, riversando
il costo della poltrona nelle casse comunali." Conclude Giovanni
Donzelli


Oggetto: per avere informazioni in merito alla vicenda della poltrona
del Sindaco
Il sottoscritto Consigliere Comunale, • Visto l'articolo a pag. 62-63
-64 pubblicato sul settimanale Panorama datato 1 ottobre 2009;
• Vista l'interrogazione n. 441/09 presentata dal sottoscritto avente
ad oggetto "per avere alcune informazioni relative ai nuovi arredi
destinati all'Ufficio del Sindaco";
• Ricordato i comunicati stampa del Sindaco in merito
all'interrogazione suddetta, nei quali asseriva che "………una normale
poltrona da ufficio potesse costare 2 mila euro………….ho invitato
formalmente gli uffici a restituire la sedia alla ditta che ce l'ha
fornita dal momento che ancora non è stata pagata" e che non era a
conoscenza del costo";
• Letto l'articolo sovramenzionato pubblicato sul settimanale Panorama
in cui Francesco Ferruzzi, responsabile commerciale Tecno, l'azienda
produttrice della poltrona in oggetto dichiara "nessuno ci ha chiesto
di riprenderla, né noi potremmo farlo. Ormai è usata…"

CHIEDE AL SINDACO DI SAPERE
1. Perché sulla vicenda non ha detto la verità;
2. Se per rimediare allo spreco di denaro pubblico ha intenzione di
restituire di tasca propria i 2.200 mila euro relativi al costo della
propria seduta.

POLTRONA D'ORO: RENZI NON L'HA MAI RESTITUITA E L'AVEVA RICEVUTA PERSONALMENTE

Donzelli (PDL) "Il Sindaco è bugiardo? Restituisca i soldi di tasca propria"

"Sulla vicenda della poltrona il sindaco non ha detto la verità?" E'
quanto chiede Giovanni Donzelli (PDL) in un'interrogazione comunale in
seguito ad un articolo apparso sul settimanale Panorama. "Francesco
Ferruzzi responsabile commerciale Tecno, l'azienda produttrice della
poltrona in oggetto – ha detto Donzelli - dichiara al settimanale
'nessuno ci ha chiesto di riprendere la poltrona, né noi potremmo
farlo. Ormai è usata…'. Non solo, Ferruzzi spiega di avere consegnato
la poltrona direttamente al sindaco."
"Ci ricordiamo tutti le parole di circostanza di Renzi che si era
sdegnato per il costo della poltrona, aveva detto di non saperne
assolutamente niente e aveva assicurato che l'avrebbe immediatamente
restituita. A quanto pare un sacco di bugie. Se quanto riportato da
Panorama corrisponde al vero, Matteo Renzi ha mentito a tutti. Adesso
restituisca di tasca propria i soldi a tutti i cittadini, riversando
il costo della poltrona nelle casse comunali." Conclude Giovanni
Donzelli


Oggetto: per avere informazioni in merito alla vicenda della poltrona
del Sindaco
Il sottoscritto Consigliere Comunale, • Visto l'articolo a pag. 62-63
-64 pubblicato sul settimanale Panorama datato 1 ottobre 2009;
• Vista l'interrogazione n. 441/09 presentata dal sottoscritto avente
ad oggetto "per avere alcune informazioni relative ai nuovi arredi
destinati all'Ufficio del Sindaco";
• Ricordato i comunicati stampa del Sindaco in merito
all'interrogazione suddetta, nei quali asseriva che "………una normale
poltrona da ufficio potesse costare 2 mila euro………….ho invitato
formalmente gli uffici a restituire la sedia alla ditta che ce l'ha
fornita dal momento che ancora non è stata pagata" e che non era a
conoscenza del costo";
• Letto l'articolo sovramenzionato pubblicato sul settimanale Panorama
in cui Francesco Ferruzzi, responsabile commerciale Tecno, l'azienda
produttrice della poltrona in oggetto dichiara "nessuno ci ha chiesto
di riprenderla, né noi potremmo farlo. Ormai è usata…"

CHIEDE AL SINDACO DI SAPERE
1. Perché sulla vicenda non ha detto la verità;
2. Se per rimediare allo spreco di denaro pubblico ha intenzione di
restituire di tasca propria i 2.200 mila euro relativi al costo della
propria seduta.

lunedì 21 settembre 2009

CITTADELLA VIOLA: DONZELLI (PDL) "SINDACO DEBOLE, RIPROPONE PROGETTO DI DOMENICI, BIAGI E LIGRESTI IGNORANDO SEQUESTRO DELL'AREA"

"Renzi è un Sindaco debole, scoperto a sinistra e a destra. Per questo
oggi ha solo riproposto il progetto di Domenici, Biagi e Ligresti a
Castello. Non ha nemmeno detto una sola parola di come pensa di fare a
realizzarlo dato che l'area è sotto sequestro e al centro di una
delicata indagine della Magistratura. O Renzi è a conoscenza di
notizie che noi non abbiamo, in tal caso ci dovrebbe dire come le ha
avute, oppure ha solo preso tempo." Dichiara Giovanni Donzelli
consigliere comunale del PDL a Firenze
"Renzi è politicamente debole a partire proprio dal suo Partito.
Emerge chiaramente dalla tensione dei rapporti con i Sindaci
limitrofi, con la Regione e con Moretti delle FS (uomo CGIL). Ancora
più difficile il rapporto che ha creato con il Governo, visto che non
perde occasione per lanciare offese a Berlusconi e Matteoli. E' debole
anche con la sua maggioranza in Consiglio che pubblicamente, anche se
timidamente, ha chiesto un confronto sul percorso. Per questo Renzi
non ha potuto fare altro che ripresentare pari pari il progetto
ereditato dalla Giunta precedente, progetto già infranto sulle
inchieste per corruzione. Ha provato a mascherare questa debolezza
inserendo altre questioni nevralgiche per la città come la
pedonalizzazione di Piazza Duomo, il sottoattraversamento della TAV,
la tramvia, la Seves, il multiplex... Argomenti importanti e alcuni li
condividiamo pure, ma gettati in questo caso solo come sabbia negli
occhi per non far emergere la debolezza della riproposizione della
proposta Domenici, Biagi e Ligresti per il nuovo stadio e la
cittadella viola. " Conclude Giovanni Donzelli

CITTADELLA VIOLA: DONZELLI (PDL) "SINDACO DEBOLE, RIPROPONE PROGETTO DI DOMENICI, BIAGI E LIGRESTI IGNORANDO SEQUESTRO DELL'AREA"

"Renzi è un Sindaco debole, scoperto a sinistra e a destra. Per questo
oggi ha solo riproposto il progetto di Domenici, Biagi e Ligresti a
Castello. Non ha nemmeno detto una sola parola di come pensa di fare a
realizzarlo dato che l'area è sotto sequestro e al centro di una
delicata indagine della Magistratura. O Renzi è a conoscenza di
notizie che noi non abbiamo, in tal caso ci dovrebbe dire come le ha
avute, oppure ha solo preso tempo." Dichiara Giovanni Donzelli
consigliere comunale del PDL a Firenze
"Renzi è politicamente debole a partire proprio dal suo Partito.
Emerge chiaramente dalla tensione dei rapporti con i Sindaci
limitrofi, con la Regione e con Moretti delle FS (uomo CGIL). Ancora
più difficile il rapporto che ha creato con il Governo, visto che non
perde occasione per lanciare offese a Berlusconi e Matteoli. E' debole
anche con la sua maggioranza in Consiglio che pubblicamente, anche se
timidamente, ha chiesto un confronto sul percorso. Per questo Renzi
non ha potuto fare altro che ripresentare pari pari il progetto
ereditato dalla Giunta precedente, progetto già infranto sulle
inchieste per corruzione. Ha provato a mascherare questa debolezza
inserendo altre questioni nevralgiche per la città come la
pedonalizzazione di Piazza Duomo, il sottoattraversamento della TAV,
la tramvia, la Seves, il multiplex... Argomenti importanti e alcuni li
condividiamo pure, ma gettati in questo caso solo come sabbia negli
occhi per non far emergere la debolezza della riproposizione della
proposta Domenici, Biagi e Ligresti per il nuovo stadio e la
cittadella viola. " Conclude Giovanni Donzelli

“Esponenti della famiglia Fratini o del gruppo FINGEN hanno sostenuto la campagna elettorale di Renzi?”

Oggi in consiglio la domanda di attualità del consigliere del PdL
Giovanni Donzelli


Una domanda di attualità "per sapere se esponenti della famiglia
Fratini e/o rappresentanti del gruppo FINGEN hanno sostenuto la
campagna elettorale del sindaco Renzi, sia per le primarie che per la
candidatura a Sindaco e se si, in che modo e a quanto ammontano i
finanziamenti". A farla è l'esponente del PdL Giovanni Donzelli che
nell'atto che presenterà oggi in consiglio comunale specifica che
"numerosi quotidiani e siti internet nel trattare il tema del nuovo
stadio e della cittadella viola ipotizzano coinvolgimenti da parte del
gruppo imprenditoriale facente capo alla famiglia Fratini". Donzelli
chiede anche se prima di essere eletto sindaco, "Renzi abbia mai
parlato con esponenti della famiglia Fratini e/o rappresentanti del
gruppo FINGEN della cittadella viola o di aree di loro proprietà".
(lb)

Si allega la domanda di attualità


DOMANDA DI ATTUALITA'

Oggetto: per avere informazioni in merito ai contribuiti ed ai
sostenitori della campagna elettorale del Sindaco Matteo Renzi

Il sottoscritto Consigliere Comunale,
Preso atto che numerosi quotidiani e siti internet nel trattare il
tema del nuovo stadio e della cittadella viola ipotizzano anche
coinvolgimenti da parte del gruppo imprenditoriale facente capo alla
famiglia Fratini;

Ricordata l'interrogazione n° 2009/00308, in cui si chiedeva l'elenco
dettagliato dei finanziatori delle campagne elettorali del Sindaco;

Preso atto che all'interrogazione suddetta il Sindaco Renzi ha
replicato senza fornire nessuna risposta sui finanziamenti o sui
finanziatori, e trincerandosi erroneamente dietro l'articolo 24 dello
statuto in merito alle spese sostenute per la sua campagna elettorale;

Considerato che durante la campagna delle primarie interne al
centrosinistra e anche durante la campagna elettorale del Sindaco,
alcuni organi di stampa hanno ipotizzato la famiglia Fratini e alcuni
esponenti del gruppo FINGEN tra i sostenitori del Sindaco Matteo Renzi


CHIEDE AL SINDACO DI SAPERE

Se esponenti della famiglia Fratini e/o rappresentanti del gruppo
FINGEN hanno sostenuto la sua campagna elettorale, sia per le primarie
che per la candidatura a Sindaco;

Se in campagna elettorale ha ricevuto finanziamenti economici o
contributi in beni e servizi da esponenti della famiglia Fratini e/o
rappresentanti del gruppo FINGEN;

In caso affermativo a quanto ammontano detti finanziamenti, o in caso
di beni e servizi di
cosa si è trattato;

Se prima di essere eletto Sindaco ha mai parlato con esponenti della
famiglia Fratini e/o rappresentanti del gruppo FINGEN della cittadella
viola o di aree di loro proprietà.


Giovanni Donzelli

“Esponenti della famiglia Fratini o del gruppo FINGEN hanno sostenuto la campagna elettorale di Renzi?”

Oggi in consiglio la domanda di attualità del consigliere del PdL
Giovanni Donzelli


Una domanda di attualità "per sapere se esponenti della famiglia
Fratini e/o rappresentanti del gruppo FINGEN hanno sostenuto la
campagna elettorale del sindaco Renzi, sia per le primarie che per la
candidatura a Sindaco e se si, in che modo e a quanto ammontano i
finanziamenti". A farla è l'esponente del PdL Giovanni Donzelli che
nell'atto che presenterà oggi in consiglio comunale specifica che
"numerosi quotidiani e siti internet nel trattare il tema del nuovo
stadio e della cittadella viola ipotizzano coinvolgimenti da parte del
gruppo imprenditoriale facente capo alla famiglia Fratini". Donzelli
chiede anche se prima di essere eletto sindaco, "Renzi abbia mai
parlato con esponenti della famiglia Fratini e/o rappresentanti del
gruppo FINGEN della cittadella viola o di aree di loro proprietà".
(lb)

Si allega la domanda di attualità


DOMANDA DI ATTUALITA'

Oggetto: per avere informazioni in merito ai contribuiti ed ai
sostenitori della campagna elettorale del Sindaco Matteo Renzi

Il sottoscritto Consigliere Comunale,
Preso atto che numerosi quotidiani e siti internet nel trattare il
tema del nuovo stadio e della cittadella viola ipotizzano anche
coinvolgimenti da parte del gruppo imprenditoriale facente capo alla
famiglia Fratini;

Ricordata l'interrogazione n° 2009/00308, in cui si chiedeva l'elenco
dettagliato dei finanziatori delle campagne elettorali del Sindaco;

Preso atto che all'interrogazione suddetta il Sindaco Renzi ha
replicato senza fornire nessuna risposta sui finanziamenti o sui
finanziatori, e trincerandosi erroneamente dietro l'articolo 24 dello
statuto in merito alle spese sostenute per la sua campagna elettorale;

Considerato che durante la campagna delle primarie interne al
centrosinistra e anche durante la campagna elettorale del Sindaco,
alcuni organi di stampa hanno ipotizzato la famiglia Fratini e alcuni
esponenti del gruppo FINGEN tra i sostenitori del Sindaco Matteo Renzi


CHIEDE AL SINDACO DI SAPERE

Se esponenti della famiglia Fratini e/o rappresentanti del gruppo
FINGEN hanno sostenuto la sua campagna elettorale, sia per le primarie
che per la candidatura a Sindaco;

Se in campagna elettorale ha ricevuto finanziamenti economici o
contributi in beni e servizi da esponenti della famiglia Fratini e/o
rappresentanti del gruppo FINGEN;

In caso affermativo a quanto ammontano detti finanziamenti, o in caso
di beni e servizi di
cosa si è trattato;

Se prima di essere eletto Sindaco ha mai parlato con esponenti della
famiglia Fratini e/o rappresentanti del gruppo FINGEN della cittadella
viola o di aree di loro proprietà.


Giovanni Donzelli

mercoledì 16 settembre 2009

SEVES: DONZELLI (PDL) "DAL BILANCIO EMERGE LA VOLONTA' DI CHIUDERE LO STABILIMENTO DI FIRENZE"

LA CITTA' SI DEVE MOBILITARE

"Dal bilancio e dagli allegati connessi emerge la volontà della
società SEVES di chiudere lo stabilimento fiorentino. Al comma 6 del
Conto Economico all'interno del capitolo1 -prospetto contabile, nota
integrativa- si legge a chiare lettere che è stato previsto un
accantonamento al fondo rischi di quasi 14 milioni di euro -in
conseguenza della fermata dello stabilimento di Firenze sulla base del
non auspicabile presupposto che non si verifichino le condizioni di
riavvio dell'impianto, una volta riportato il magazzino prodotti ad un
livello adeguato ai ridotti volumi di vendita.- Vuol dire chiaramente
che l'azienda non ha intenzione di mantenere gli impegni che si era
presa di far ripartire comunque l'impianto di Firenze non appena si
fosse riportato lo stock di magazzino ai livelli previsti. La SEVES
lega l'ipotesi di chiusura anche a non ben specificate condizioni di
riavvio dell'impianto." Denuncia il consigliere comunale del PDL
Giovanni Donzelli, che ormai da mesi segue da vicino la vicenda.
"Il Governo aspettava anche una segnalazione dei Sindacati per
interessarsi formalmente della vicenda e convocare i vertici della
Società. Il sottosegretario Pasquale Viespoli negli scorsi mesi, dopo
aver incontrato una delegazione di operai, aveva offerto la massima
disponibilità del Governo. Purtroppo, per scelte politiche, i
sindacati non hanno ancora raccolto questa disponibilità mettendo a
repentaglio il futuro degli oltre cento operai in cassa integrazione.
E' necessario che adesso la città superi le divisioni politiche e si
mobiliti unitariamente per salvaguardare questo importante sito
produttivo cittadino" Prosegue Donzelli "Non solo per le oltre cento
famiglie che rischiano di non avere futuro, ma anche per tutta la
città che non può perdere uno dei pochi plessi industriali presenti.
L'economia fiorentina non può limitarsi solo ai servizi e al turismo.
La vicenda Seves è paradossale se si considera che, nonostante la
crisi, lo stabilimentio fiorentino è in attivo e rischia di chiudere
solo per speculazioni di tipo finanziario. Alcuni imprenditori hanno
anche dichiarato alla stampa la propria disponibilità a rilevare lo
stabilimento di Firenze. Chiudere uno stabilimento in attivo e con
compratori alle porte sarebbe un vero e proprio scempio a Firenze"
Conclude Giovanni Donzelli del PDL

SEVES: DONZELLI (PDL) "DAL BILANCIO EMERGE LA VOLONTA' DI CHIUDERE LO STABILIMENTO DI FIRENZE"

LA CITTA' SI DEVE MOBILITARE

"Dal bilancio e dagli allegati connessi emerge la volontà della
società SEVES di chiudere lo stabilimento fiorentino. Al comma 6 del
Conto Economico all'interno del capitolo1 -prospetto contabile, nota
integrativa- si legge a chiare lettere che è stato previsto un
accantonamento al fondo rischi di quasi 14 milioni di euro -in
conseguenza della fermata dello stabilimento di Firenze sulla base del
non auspicabile presupposto che non si verifichino le condizioni di
riavvio dell'impianto, una volta riportato il magazzino prodotti ad un
livello adeguato ai ridotti volumi di vendita.- Vuol dire chiaramente
che l'azienda non ha intenzione di mantenere gli impegni che si era
presa di far ripartire comunque l'impianto di Firenze non appena si
fosse riportato lo stock di magazzino ai livelli previsti. La SEVES
lega l'ipotesi di chiusura anche a non ben specificate condizioni di
riavvio dell'impianto." Denuncia il consigliere comunale del PDL
Giovanni Donzelli, che ormai da mesi segue da vicino la vicenda.
"Il Governo aspettava anche una segnalazione dei Sindacati per
interessarsi formalmente della vicenda e convocare i vertici della
Società. Il sottosegretario Pasquale Viespoli negli scorsi mesi, dopo
aver incontrato una delegazione di operai, aveva offerto la massima
disponibilità del Governo. Purtroppo, per scelte politiche, i
sindacati non hanno ancora raccolto questa disponibilità mettendo a
repentaglio il futuro degli oltre cento operai in cassa integrazione.
E' necessario che adesso la città superi le divisioni politiche e si
mobiliti unitariamente per salvaguardare questo importante sito
produttivo cittadino" Prosegue Donzelli "Non solo per le oltre cento
famiglie che rischiano di non avere futuro, ma anche per tutta la
città che non può perdere uno dei pochi plessi industriali presenti.
L'economia fiorentina non può limitarsi solo ai servizi e al turismo.
La vicenda Seves è paradossale se si considera che, nonostante la
crisi, lo stabilimentio fiorentino è in attivo e rischia di chiudere
solo per speculazioni di tipo finanziario. Alcuni imprenditori hanno
anche dichiarato alla stampa la propria disponibilità a rilevare lo
stabilimento di Firenze. Chiudere uno stabilimento in attivo e con
compratori alle porte sarebbe un vero e proprio scempio a Firenze"
Conclude Giovanni Donzelli del PDL

SALVIAMO PONTE ALLA VITTORIA DAI 2 MOSTRI

Donzelli e Fanelli (PdL): "Cosa sono le enormi e antiestetiche
strutture apparse nella rotatoria di piazza Gaddi?"

Cosa sono le due enormi strutture apparse nella rotatoria di piazza
Gaddi? Quando sono state autorizzate e per quale scopo? È quanto
chiede Giovanni Donzelli, consigliere comunale in una interrogazione
presentata al sindaco. Sul tema anche il consigliere di Quartiere 4
Matteo Fanelli ha presentato analoga interrogazione al presidente
della circoscrizione.
Donzelli esordisce spiegando come nella rotatoria della piazza,
situata in una zona già interessata dai cantieri della linea 1 della
tramvia, siano apparse due enormi strutture "antiestetiche e con
notevole impatto visivo". Donzelli aggiunge che queste strutture "sono
composte da grossi tubi di cemento sovrastati da intelaiature alte
quanto palazzo". E quindi chiede al sindaco "quando sono state
autorizzate le suddette strutture e lo scopo della loro installazione"
e "se non reputa una pessima scelta quella di depauperare
esteticamente ulteriormente la zona già oggetto di notevoli interventi
invasivi". (mf)

Questo il testo dell'interrogazione.


Oggetto: interroga il Sindaco per sapere i motivi per i quali sono
state collocate alcune mega strutture in piazza Gaddi.

Il sottoscritto Consigliere Comunale,
• Preso atto che gli interventi connessi alla cantierizzazione della
prima linea tranviaria hanno interessato notevolmente la zona delle
Cascine e vie limitrofe;
• Visto che nella vicina piazza Gaddi, nella rotatoria centrale, sono
apparse due enormi strutture antiestetiche e con notevole impatto
visivo;
• Considerato che tali strutture sono composte da grossi cubi di
cemento sovrastati da intelaiature alte quanto i palazzi

INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

1. Quando sono state autorizzate le suddette strutture e lo scopo
della loro installazione;
2. Se non reputa una pessima scelta quella di depauperare
esteticamente ulteriormente la zona già oggetto di notevoli interventi
invasivi.


Giovanni Donzelli

Firenze, 16 settembre 2009

SALVIAMO PONTE ALLA VITTORIA DAI 2 MOSTRI

Donzelli e Fanelli (PdL): "Cosa sono le enormi e antiestetiche
strutture apparse nella rotatoria di piazza Gaddi?"

Cosa sono le due enormi strutture apparse nella rotatoria di piazza
Gaddi? Quando sono state autorizzate e per quale scopo? È quanto
chiede Giovanni Donzelli, consigliere comunale in una interrogazione
presentata al sindaco. Sul tema anche il consigliere di Quartiere 4
Matteo Fanelli ha presentato analoga interrogazione al presidente
della circoscrizione.
Donzelli esordisce spiegando come nella rotatoria della piazza,
situata in una zona già interessata dai cantieri della linea 1 della
tramvia, siano apparse due enormi strutture "antiestetiche e con
notevole impatto visivo". Donzelli aggiunge che queste strutture "sono
composte da grossi tubi di cemento sovrastati da intelaiature alte
quanto palazzo". E quindi chiede al sindaco "quando sono state
autorizzate le suddette strutture e lo scopo della loro installazione"
e "se non reputa una pessima scelta quella di depauperare
esteticamente ulteriormente la zona già oggetto di notevoli interventi
invasivi". (mf)

Questo il testo dell'interrogazione.


Oggetto: interroga il Sindaco per sapere i motivi per i quali sono
state collocate alcune mega strutture in piazza Gaddi.

Il sottoscritto Consigliere Comunale,
• Preso atto che gli interventi connessi alla cantierizzazione della
prima linea tranviaria hanno interessato notevolmente la zona delle
Cascine e vie limitrofe;
• Visto che nella vicina piazza Gaddi, nella rotatoria centrale, sono
apparse due enormi strutture antiestetiche e con notevole impatto
visivo;
• Considerato che tali strutture sono composte da grossi cubi di
cemento sovrastati da intelaiature alte quanto i palazzi

INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

1. Quando sono state autorizzate le suddette strutture e lo scopo
della loro installazione;
2. Se non reputa una pessima scelta quella di depauperare
esteticamente ulteriormente la zona già oggetto di notevoli interventi
invasivi.


Giovanni Donzelli

Firenze, 16 settembre 2009

"DIRIGENZE CREATE AD HOC PER TUTELARE GLI EX VERTICI DEI VIGILI?"

Salvati così gli stipendi e i posti di Bartolini e Verrusio

"E' vero che sono state create due nuove figure dirigenziali, mai
avute nell'amministrazione, solo per garantire i trattamenti economici
all'ex comandante e all'ex vice comandante della Polizia Municipale,
rimosse dai loro incarichi dopo il crescente malumore nei loro
confronti?" E' quanto chiede il consigliere del Pdl Giovanni Donzelli
in una interrogazione al sindaco. "Considerato che queste scelte hanno
avuto un'importante visibilità mediatica, utile al sindaco per cercare
di rafforzare il proprio consenso" scrive Donzelli; "viste le
ordinanze sui nuovi incarichi per Alessandro Bartolini e Patrizia
Verrusio" (per il primo la gestione dei rapporti con Sas, per la
seconda per la definizione e all'attuazione del progetto di recupero
dell'evasione fiscale); "considerato che tali ordinanze sono
consecutive, scritte con le stesse parole, gli stessi periodi e
trattano argomenti praticamente identici, salvo individuare percorsi
slegati l'uno dall'altro per gli ex vertici dei vigili"; e "ricordato
che con queste ordinanze si individuano due profili nuovi, mai
previsti fino ad oggi nell'amministrazione comunale", Donzelli
interroga il sindaco "per sapere se ha creato due nuove figure
dirigenziali, mai avute nell'amministrazione, mirate ai profili degli
ex vertici della polizia municipale non per necessità della
collettività, ma per garantire i singoli trattamenti economici delle
due persone in questione".

(ag)

"DIRIGENZE CREATE AD HOC PER TUTELARE GLI EX VERTICI DEI VIGILI?"

Salvati così gli stipendi e i posti di Bartolini e Verrusio

"E' vero che sono state create due nuove figure dirigenziali, mai
avute nell'amministrazione, solo per garantire i trattamenti economici
all'ex comandante e all'ex vice comandante della Polizia Municipale,
rimosse dai loro incarichi dopo il crescente malumore nei loro
confronti?" E' quanto chiede il consigliere del Pdl Giovanni Donzelli
in una interrogazione al sindaco. "Considerato che queste scelte hanno
avuto un'importante visibilità mediatica, utile al sindaco per cercare
di rafforzare il proprio consenso" scrive Donzelli; "viste le
ordinanze sui nuovi incarichi per Alessandro Bartolini e Patrizia
Verrusio" (per il primo la gestione dei rapporti con Sas, per la
seconda per la definizione e all'attuazione del progetto di recupero
dell'evasione fiscale); "considerato che tali ordinanze sono
consecutive, scritte con le stesse parole, gli stessi periodi e
trattano argomenti praticamente identici, salvo individuare percorsi
slegati l'uno dall'altro per gli ex vertici dei vigili"; e "ricordato
che con queste ordinanze si individuano due profili nuovi, mai
previsti fino ad oggi nell'amministrazione comunale", Donzelli
interroga il sindaco "per sapere se ha creato due nuove figure
dirigenziali, mai avute nell'amministrazione, mirate ai profili degli
ex vertici della polizia municipale non per necessità della
collettività, ma per garantire i singoli trattamenti economici delle
due persone in questione".

(ag)

lunedì 14 settembre 2009

TRASPARENZA: L'ASSESSORE MATTEI CONTINUA A NON RISPONDERE

L'ASSESSORE MATTEI CALPESTA IL CONSIGLIO E NON RISPONDE NEL MERITO,
ALTRO CHE BERLUSCONI....

"Avevo posto delle interrogazioni per chiedere trasparenza sulla
presenza dell'Assessore Mattei nel consiglio di amministrazione di una
società che ha rapporti economici con l'amministrazione, oltretutto
alla luce anche delle deleghe da lui più volte ricoperte in tale
società mirate proprio a mantenere le relazioni anche con le
istituzioni. L'assessore Mattei non ha chiarito se è uscito o ha
intenzione di uscire dalla guida della società in questione, in
compenso ha più volte e in più sedi ipotizzato di querelarmi perchè
non gradiva i miei interventi in consiglio che lo riguardavano."
dichiara il consigliere comunale Giovanni Donzelli.
"Non ho sollevato problemi giudiziari, quelli non mi competono. Ho
chiesto e continuerò a chiedere trasparenza politica. E questo non
solo è un mio diritto, ma anche un mio dovere di consigliere comunale
di opposizione. E' incoerente una sinistra che a livello nazionale si
straccia le vesti perchè il Premier querela i giornali che lo
insultano per le scelte intime e poi a livello locale querela i
consiglieri comunali che chiedono trasparenza nell'operato pubblico.
Altro che Berlusconi...." Conclude Donzelli

TRASPARENZA: L'ASSESSORE MATTEI CONTINUA A NON RISPONDERE

L'ASSESSORE MATTEI CALPESTA IL CONSIGLIO E NON RISPONDE NEL MERITO,
ALTRO CHE BERLUSCONI....

"Avevo posto delle interrogazioni per chiedere trasparenza sulla
presenza dell'Assessore Mattei nel consiglio di amministrazione di una
società che ha rapporti economici con l'amministrazione, oltretutto
alla luce anche delle deleghe da lui più volte ricoperte in tale
società mirate proprio a mantenere le relazioni anche con le
istituzioni. L'assessore Mattei non ha chiarito se è uscito o ha
intenzione di uscire dalla guida della società in questione, in
compenso ha più volte e in più sedi ipotizzato di querelarmi perchè
non gradiva i miei interventi in consiglio che lo riguardavano."
dichiara il consigliere comunale Giovanni Donzelli.
"Non ho sollevato problemi giudiziari, quelli non mi competono. Ho
chiesto e continuerò a chiedere trasparenza politica. E questo non
solo è un mio diritto, ma anche un mio dovere di consigliere comunale
di opposizione. E' incoerente una sinistra che a livello nazionale si
straccia le vesti perchè il Premier querela i giornali che lo
insultano per le scelte intime e poi a livello locale querela i
consiglieri comunali che chiedono trasparenza nell'operato pubblico.
Altro che Berlusconi...." Conclude Donzelli

giovedì 10 settembre 2009

DONZELLI (PDL) "QUALCUNO SPIEGHI A MATTEI CHE SIAMO IN DEMOCRAZIA."

"L'ASSESSORE MAXIMO PENSA DI PORTARMI IN TRIBIUNALE PERCHE' NON
GRADISCE I MIEI INTERVENTI IN CONSIGLIO"

"L'Assessore Mattei ha messo nero su bianco, in risposta alla mia
interrogazione n°360, che ipotizza di querelarmi perchè non ha
condiviso toni e contenuti di un mio intervento al primo consiglio
comunale. Chiedevo trasparenza e ho ottenuto un maldestro tentativo di
tappare la bocca alle opposizioni. Non sono preoccupato per i risvolti
giudiziari, perchè fortunatamente siamo in uno stato di diritto e in
democrazia nessun tribunale potrebbe mai limitare il diritto di
opposizione, ancor più se esercitato nei luoghi deputati come lo
svolgimento delle sedute consiliari. Sono invece molto preoccupato per
l'arroganza e l'assenza di conoscenza e rispetto delle più elementari
regole democratiche da parte di chi governa Firenze" Dichiara Giovanni
Donzelli, consigliere comunale e dirigente nazionale del PDL.
"Durante la prima seduta del consiglio comunale chiesi trasparenza
elencando alcune attività imprenditoriali dell'assessore Mattei che, a
mio parere, avrebbero potuto moralmente confliggere con il suo ruolo
di Assessore. L'Assessore infatti risultava, dalle visure camerali da
me fatte il giorno lavorativo precedente il consiglio, essere
consigliere d'amministrazione con la delega anche ai rapporti con la
pubblica amministrazione di una società che aveva rapporti economici
con il Comune da lui adesso amministrato. Più volte durante
l'intervento ho ripetuto che non sollevavo un problema legale, ma
parlavo di opportunità politica. Chiesi semplicemente con forza e
chiarezza la massima trasparenza nell'amministrare la città. In tutta
risposta il giorno dopo lessi sulla stampa della volontà di querela da
parte dell'Assessore nei miei confronti. Avvalendomi degli strumenti
istituzionali preparai un'interrogazione al Sindaco per chiedere se
era vero quanto riportato dai quotidiani e se era un tentativo di
intimidazione. Ho ricevuto oggi la risposta dello stesso Mattei in cui
tra le altre cose testualmente mi scrive: - l'attacco gratuito e,
credo, fuori contesto del consigliere Donzelli nel corso della prima
seduta ufficiale del nuovo Consiglio merita una posizione decisa,
forse anche in sede giudiziaria-. Resto sbalordito e preoccupato.
Certo è ridicolo che la sinistra che raccoglie le firme e si strappa
le vesti perchè Berlusconi querela i quotidiani che offendono la sua
vita privata, sia la stessa sinistra che quando governa vuole
addirittura querelare l'opposizione perchè nelle sedute consiliari
interviene in modo non gradito per chiedere trasparenza."

DONZELLI (PDL) "QUALCUNO SPIEGHI A MATTEI CHE SIAMO IN DEMOCRAZIA."

"L'ASSESSORE MAXIMO PENSA DI PORTARMI IN TRIBIUNALE PERCHE' NON
GRADISCE I MIEI INTERVENTI IN CONSIGLIO"

"L'Assessore Mattei ha messo nero su bianco, in risposta alla mia
interrogazione n°360, che ipotizza di querelarmi perchè non ha
condiviso toni e contenuti di un mio intervento al primo consiglio
comunale. Chiedevo trasparenza e ho ottenuto un maldestro tentativo di
tappare la bocca alle opposizioni. Non sono preoccupato per i risvolti
giudiziari, perchè fortunatamente siamo in uno stato di diritto e in
democrazia nessun tribunale potrebbe mai limitare il diritto di
opposizione, ancor più se esercitato nei luoghi deputati come lo
svolgimento delle sedute consiliari. Sono invece molto preoccupato per
l'arroganza e l'assenza di conoscenza e rispetto delle più elementari
regole democratiche da parte di chi governa Firenze" Dichiara Giovanni
Donzelli, consigliere comunale e dirigente nazionale del PDL.
"Durante la prima seduta del consiglio comunale chiesi trasparenza
elencando alcune attività imprenditoriali dell'assessore Mattei che, a
mio parere, avrebbero potuto moralmente confliggere con il suo ruolo
di Assessore. L'Assessore infatti risultava, dalle visure camerali da
me fatte il giorno lavorativo precedente il consiglio, essere
consigliere d'amministrazione con la delega anche ai rapporti con la
pubblica amministrazione di una società che aveva rapporti economici
con il Comune da lui adesso amministrato. Più volte durante
l'intervento ho ripetuto che non sollevavo un problema legale, ma
parlavo di opportunità politica. Chiesi semplicemente con forza e
chiarezza la massima trasparenza nell'amministrare la città. In tutta
risposta il giorno dopo lessi sulla stampa della volontà di querela da
parte dell'Assessore nei miei confronti. Avvalendomi degli strumenti
istituzionali preparai un'interrogazione al Sindaco per chiedere se
era vero quanto riportato dai quotidiani e se era un tentativo di
intimidazione. Ho ricevuto oggi la risposta dello stesso Mattei in cui
tra le altre cose testualmente mi scrive: - l'attacco gratuito e,
credo, fuori contesto del consigliere Donzelli nel corso della prima
seduta ufficiale del nuovo Consiglio merita una posizione decisa,
forse anche in sede giudiziaria-. Resto sbalordito e preoccupato.
Certo è ridicolo che la sinistra che raccoglie le firme e si strappa
le vesti perchè Berlusconi querela i quotidiani che offendono la sua
vita privata, sia la stessa sinistra che quando governa vuole
addirittura querelare l'opposizione perchè nelle sedute consiliari
interviene in modo non gradito per chiedere trasparenza."

mercoledì 9 settembre 2009

Iniziata a Roma la festa nazionale dei giovani del PDL. Oggi Berlusconi e Verdini, venerdì Donzelli modera il confronto tra La Russa e D'Alema con Bruno Vespa e Riccardo Barenghi.

Iniziata a Roma la festa nazionale dei giovani del PDL. Oggi
Berlusconi e Verdini, venerdì Donzelli modera il confronto tra La
Russa e D'Alema con Bruno Vespa e Riccardo Barenghi.

Atreju, la tradizionale festa giovanile di centrodestra ha preso il
via in queste ore a Roma al Parco del Celio a pochi passi dal
Colosseo.
Giovane Italia, questo il nome scelto per il movimento giovanile del
PDL, inaugurerà la festa con il coordinatore del partito Denis Verdini
e il portavoce Daniele Capezzone per poi aprire il confronto dei
giovani con il Premier Silvio Berlusconi.
Si alterneranno momenti di politica e musica, mostre e presentazioni di libri.
Il fiorentino Giovanni Donzelli, portavoce nazionale della Giovane
Italia e consigliere comunale in città, sarà il moderatore dell'atteso
confronto di venerdì tra Ignazio La Russa e Massimo D'alema.
All'incontro moderato da Donzelli e dedicato ai venti anni della
caduta del muro di Berlino parteciperanno anche Bruno Vespa e Riccardo
Barengi.

Iniziata a Roma la festa nazionale dei giovani del PDL. Oggi Berlusconi e Verdini, venerdì Donzelli modera il confronto tra La Russa e D'Alema con Bruno Vespa e Riccardo Barenghi.

Iniziata a Roma la festa nazionale dei giovani del PDL. Oggi
Berlusconi e Verdini, venerdì Donzelli modera il confronto tra La
Russa e D'Alema con Bruno Vespa e Riccardo Barenghi.

Atreju, la tradizionale festa giovanile di centrodestra ha preso il
via in queste ore a Roma al Parco del Celio a pochi passi dal
Colosseo.
Giovane Italia, questo il nome scelto per il movimento giovanile del
PDL, inaugurerà la festa con il coordinatore del partito Denis Verdini
e il portavoce Daniele Capezzone per poi aprire il confronto dei
giovani con il Premier Silvio Berlusconi.
Si alterneranno momenti di politica e musica, mostre e presentazioni di libri.
Il fiorentino Giovanni Donzelli, portavoce nazionale della Giovane
Italia e consigliere comunale in città, sarà il moderatore dell'atteso
confronto di venerdì tra Ignazio La Russa e Massimo D'alema.
All'incontro moderato da Donzelli e dedicato ai venti anni della
caduta del muro di Berlino parteciperanno anche Bruno Vespa e Riccardo
Barengi.

martedì 8 settembre 2009

CONFERENZA STAMPA

DOMANI, 9 SETTEMBRE, E' INDETTA ALLE ORE 11:30 in Via Torre degli agli
(all'altezza del civico 65, dove c'è l'edicola) una CONFERENZA STAMPA
per illustrare alcuni gravi problemi di stabilità delle case popolari.
Parteciperanno Giovanni Donzelli e Chiara Moretti.

PER INFO:3398620341

CONFERENZA STAMPA

DOMANI, 9 SETTEMBRE, E' INDETTA ALLE ORE 11:30 in Via Torre degli agli
(all'altezza del civico 65, dove c'è l'edicola) una CONFERENZA STAMPA
per illustrare alcuni gravi problemi di stabilità delle case popolari.
Parteciperanno Giovanni Donzelli e Chiara Moretti.

PER INFO:3398620341

mercoledì 2 settembre 2009

"Transenne abbandonate da mesi in via Gran Bretagna"

Donzelli e il consigliere del quartiere 3 Gandolfo (PdL)presentano
un'interrogazione al sindaco.

"Sono mesi e mesi che in Via Gran Bretagna la corsia preferenziale è
occupata da alcune transenne per delimitare affossamenti
sull'asfalto." E' quanto dichiarano i consiglieri del PdL Giovanni
Donzelli e Giovanni Gandolfo del quartiere 3 che presto presenteranno
un'interrogazione per sapere se e quando sono previsti gli interventi
di riqualificazione del manto stradale di via Gran Bretagna . "La
presenza delle transenne - hanno spiegato i conisglieri- rende la
corsia preferenziale inagibile costringendo i mezzi pubblici ad una
deviazione in Via delle Nazioni Unite. Sono ormai troppi mesi che
questa situazione di disagio va avanti. Il tragitto per gli utenti
diretti a Sorgane è notevolmente aumentato così come il traffico e
l'inquinamento, oltre tutto è stato pure accentuato anche il problema
dei ritardi tra una corsa e l'altra. "Ancora non c'è alcuna traccia
dei lavori – ha detto Donzelli- e non è nemmeno prevista una sorta di
segnaletica per indicare l'inizio e la fine dei lavori.
Nell'interrogazione i consiglieri chiederanno anche "se è intenzione
dell'amministrazione ripristinare le fermate in una strada importante
come questa".
(lb)

"Transenne abbandonate da mesi in via Gran Bretagna"

Donzelli e il consigliere del quartiere 3 Gandolfo (PdL)presentano
un'interrogazione al sindaco.

"Sono mesi e mesi che in Via Gran Bretagna la corsia preferenziale è
occupata da alcune transenne per delimitare affossamenti
sull'asfalto." E' quanto dichiarano i consiglieri del PdL Giovanni
Donzelli e Giovanni Gandolfo del quartiere 3 che presto presenteranno
un'interrogazione per sapere se e quando sono previsti gli interventi
di riqualificazione del manto stradale di via Gran Bretagna . "La
presenza delle transenne - hanno spiegato i conisglieri- rende la
corsia preferenziale inagibile costringendo i mezzi pubblici ad una
deviazione in Via delle Nazioni Unite. Sono ormai troppi mesi che
questa situazione di disagio va avanti. Il tragitto per gli utenti
diretti a Sorgane è notevolmente aumentato così come il traffico e
l'inquinamento, oltre tutto è stato pure accentuato anche il problema
dei ritardi tra una corsa e l'altra. "Ancora non c'è alcuna traccia
dei lavori – ha detto Donzelli- e non è nemmeno prevista una sorta di
segnaletica per indicare l'inizio e la fine dei lavori.
Nell'interrogazione i consiglieri chiederanno anche "se è intenzione
dell'amministrazione ripristinare le fermate in una strada importante
come questa".
(lb)

Case popolari, Donzelli e Cellai (PdL): "Un sistema che penalizza i fiorentini. Troppi stranieri in graduatoria"

"Basta sfogliare la graduatoria provvisoria degli ammessi
all'assegnazione degli alloggi ERP per vedere dai cognomi che gli
amessi sono, in una percentuale altissima, stranieri sopratutto tra
coloro che in graduatoria hanno ottenuto i punteggi maggiori". E'
quanto sostiene il consigliere del PdL in Palazzo Vecchio Giovanni
Donzelli. "Questo
sistema penalizza i fiorentini che aspettano da una vita un alloggio
civile e non possono permetterselo. Da anni proponiamo che ci sia una
quota di punteggio da attribuire in base alla storicità di residenza
sul territorio. Non è una questione di razzismo, è una questione di
giustizia sociale. Se uno straniero - aggiunge Donzelli- è residente a
Firenze da più anni di un italiano è giusto che ottenga più punteggio,
ma non possiamo pensare che chi da anni aspetta un alloggio si veda
passare avanti da chi è appena arrivato e magari alloggia pure
abusivamente. Chi ha sulle spalle un'ordinanza di sgombero ottiene 4
punti mentre essere nati e da sempre residenti a Firenze non produce
nessun credito. Questo è assurdo e ingiusto. Presenteremo nei prossimi
giorniun'interrogazione per sapere le percentuali precise degli
stranieri assegnatari e una mozione per chiedere che il Comune si
attivi affinchè venga modificato il criterio di assegnazione tenendo
conto della storicità di residenza." (lb)

Case popolari, Donzelli e Cellai (PdL): "Un sistema che penalizza i fiorentini. Troppi stranieri in graduatoria"

"Basta sfogliare la graduatoria provvisoria degli ammessi
all'assegnazione degli alloggi ERP per vedere dai cognomi che gli
amessi sono, in una percentuale altissima, stranieri sopratutto tra
coloro che in graduatoria hanno ottenuto i punteggi maggiori". E'
quanto sostiene il consigliere del PdL in Palazzo Vecchio Giovanni
Donzelli. "Questo
sistema penalizza i fiorentini che aspettano da una vita un alloggio
civile e non possono permetterselo. Da anni proponiamo che ci sia una
quota di punteggio da attribuire in base alla storicità di residenza
sul territorio. Non è una questione di razzismo, è una questione di
giustizia sociale. Se uno straniero - aggiunge Donzelli- è residente a
Firenze da più anni di un italiano è giusto che ottenga più punteggio,
ma non possiamo pensare che chi da anni aspetta un alloggio si veda
passare avanti da chi è appena arrivato e magari alloggia pure
abusivamente. Chi ha sulle spalle un'ordinanza di sgombero ottiene 4
punti mentre essere nati e da sempre residenti a Firenze non produce
nessun credito. Questo è assurdo e ingiusto. Presenteremo nei prossimi
giorniun'interrogazione per sapere le percentuali precise degli
stranieri assegnatari e una mozione per chiedere che il Comune si
attivi affinchè venga modificato il criterio di assegnazione tenendo
conto della storicità di residenza." (lb)