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Rivista on line di Azione Universitaria

giovedì 27 marzo 2008

UNIVERSITA' : DONZELLI (AN-PDL) "RETTORE HA PERSO OCCASIONE PER CHIARIRE DUBBI"

Università: Donzelli (AN-PDL) "Il Rettore ha perso occasione per chiarire dubbi su meritocrazia nei concorsi accademici. Codice Etico? Oggi è come chiudere la stalla quando sono già fuggiti i buoi"
 
"Il Rettore dell'Università di Firenze, Augusto Marinelli, durante l'audizione in commissione cultura del comune di Firenze ha scelto di non rispondere alle mie cinque domande sulla meritocrazia dei concorsi accademici dell'Università di Firenze" Racconta Giovanni Donzelli consigliere comunale di AN-PDL e presidente nazionale di Azione Universitaria "Peccato. Così facendo Marinelli ha perso un'occasione per togliere ogni dubbio sulla trasparenza dei concorsi accademici. Le mie cinque domande erano dirette, precise e motivate- spiega Donzelli- Non rispondere, rimandando tutto al codice etico in procinto di presentazione, potrebbe essere mal interpretato. Oltretutto, in riferimento ai concorsi già avvenuti, l'approvazione oggi del Codice Etico sarebbe comunque inutile, un po' come chiudere la stalla quando sono già fuggiti i buoi" Commenta Donzelli.
"Il centrosinistra fiorentino invece ha confermato la propria zelante soggezione intervenedo in commissione cultura per criticare la mia richiesta di trasparenza e chiedendo oltretutto al Rettore di non rispondere. Una difesa d'ufficio tra l'altro non richiesta da Marinelli, che dimostra quanto nel DNA del centrosinistra fiorentino sia assente la ricerca di trasparenza e meritocrazia. Non è una novità, dato che in consiglio comunale, la stessa maggioranza di centrosinistra aveva in passato bocciato la mia mozione in cui si chiedeva all'Università di Firenze di dotarsi del codice etico. Sono passati alcuni mesi e anche il Rettore a quanto pare adesso è convenuto, anche se tardivamente, sulla stessa necessità di dotarsi di un codice etico" Conclude Donzelli
 
Ecco le cinque domande che Donzelli aveva posto al Rettore e non hanno avuto risposta:
 
- Perchè l'Università di Firenze non si è costituita parte civile contro il professor Firmino Rubaltelli (neonatologia), accusato di aver favorito la sua compagna Giovanna Bertini in due concorsi ospedalieri (nel 2000 e nel 2002) e di aver tentato di farlo in un concorso universitario per professore associato (nel 2004)? L'azienda ospedaliera si è costituita, l'università no. Come mai?
 
- E' vero che suo figlio Nicola ha vinto nel 2002 con due sole pubblicazioni, in proprio, un concorso per ricercatore in economia agraria (la sua stessa materia) bandito dalla facoltà di medicina, un concorso nel quale i tre altri candidati si sono ritirati prima delle prove scritte? Conferma che suo figlio ha vinto il concorso quando non aveva ancora conseguito neppure il dottorato di ricerca?
 
 - Può spiegarci con quali criteri il 15 giugno 2006 lei, professore di economia agraria, il rettore dell'università di Napoli Guido Trombetti, docente di analisi matematica, e il professor Aldo Schiavone, docente di diritto romano, avete valutato i titoli dei due candidati all'insegnamento della filologia romanza al Sum (Istituto di scienze umane)?  In che modo avete potuto stabilire che l'uno era più preparato dell'altro? E in che modo lei e il professor Trombetti avete potuto decidere sulla candidatura all'insegnamento del diritto romano del terzo membro della commissione, il professor Schiavone, che al momento della decisione uscì dalla stanza?   
 
- Perchè per i posti di ricercatore appena banditi l'Università di Firenze nel corso di -Fotografia, Cinema, Televisione- tra i requisiti non è richiesto il comune Inglese bensì il Portoghese? Come smentire il dubbio che sia .prenotato- il posto da qualcuno che conosce il Portoghese e non l'Inglese?
 
- Perchè per i posti di ricercatore appena banditi l'Università di Firenze non ha rispettato la media nazionale delle quindici pubblicazioni massime consentite da allegare alla presentazione? Nel caso di Medicina non è stato posto nessun limite, in altri casi come Diritto Agrario dieci o Psicologia Clinica addirittura cinque.
 
Per INFO 339-8620341 339-7732850

UNIVERSITA' : DONZELLI (AN-PDL) "RETTORE HA PERSO OCCASIONE PER CHIARIRE DUBBI"

Università: Donzelli (AN-PDL) "Il Rettore ha perso occasione per chiarire dubbi su meritocrazia nei concorsi accademici. Codice Etico? Oggi è come chiudere la stalla quando sono già fuggiti i buoi"
 
"Il Rettore dell'Università di Firenze, Augusto Marinelli, durante l'audizione in commissione cultura del comune di Firenze ha scelto di non rispondere alle mie cinque domande sulla meritocrazia dei concorsi accademici dell'Università di Firenze" Racconta Giovanni Donzelli consigliere comunale di AN-PDL e presidente nazionale di Azione Universitaria "Peccato. Così facendo Marinelli ha perso un'occasione per togliere ogni dubbio sulla trasparenza dei concorsi accademici. Le mie cinque domande erano dirette, precise e motivate- spiega Donzelli- Non rispondere, rimandando tutto al codice etico in procinto di presentazione, potrebbe essere mal interpretato. Oltretutto, in riferimento ai concorsi già avvenuti, l'approvazione oggi del Codice Etico sarebbe comunque inutile, un po' come chiudere la stalla quando sono già fuggiti i buoi" Commenta Donzelli.
"Il centrosinistra fiorentino invece ha confermato la propria zelante soggezione intervenedo in commissione cultura per criticare la mia richiesta di trasparenza e chiedendo oltretutto al Rettore di non rispondere. Una difesa d'ufficio tra l'altro non richiesta da Marinelli, che dimostra quanto nel DNA del centrosinistra fiorentino sia assente la ricerca di trasparenza e meritocrazia. Non è una novità, dato che in consiglio comunale, la stessa maggioranza di centrosinistra aveva in passato bocciato la mia mozione in cui si chiedeva all'Università di Firenze di dotarsi del codice etico. Sono passati alcuni mesi e anche il Rettore a quanto pare adesso è convenuto, anche se tardivamente, sulla stessa necessità di dotarsi di un codice etico" Conclude Donzelli
 
Ecco le cinque domande che Donzelli aveva posto al Rettore e non hanno avuto risposta:
 
- Perchè l'Università di Firenze non si è costituita parte civile contro il professor Firmino Rubaltelli (neonatologia), accusato di aver favorito la sua compagna Giovanna Bertini in due concorsi ospedalieri (nel 2000 e nel 2002) e di aver tentato di farlo in un concorso universitario per professore associato (nel 2004)? L'azienda ospedaliera si è costituita, l'università no. Come mai?
 
- E' vero che suo figlio Nicola ha vinto nel 2002 con due sole pubblicazioni, in proprio, un concorso per ricercatore in economia agraria (la sua stessa materia) bandito dalla facoltà di medicina, un concorso nel quale i tre altri candidati si sono ritirati prima delle prove scritte? Conferma che suo figlio ha vinto il concorso quando non aveva ancora conseguito neppure il dottorato di ricerca?
 
 - Può spiegarci con quali criteri il 15 giugno 2006 lei, professore di economia agraria, il rettore dell'università di Napoli Guido Trombetti, docente di analisi matematica, e il professor Aldo Schiavone, docente di diritto romano, avete valutato i titoli dei due candidati all'insegnamento della filologia romanza al Sum (Istituto di scienze umane)?  In che modo avete potuto stabilire che l'uno era più preparato dell'altro? E in che modo lei e il professor Trombetti avete potuto decidere sulla candidatura all'insegnamento del diritto romano del terzo membro della commissione, il professor Schiavone, che al momento della decisione uscì dalla stanza?   
 
- Perchè per i posti di ricercatore appena banditi l'Università di Firenze nel corso di -Fotografia, Cinema, Televisione- tra i requisiti non è richiesto il comune Inglese bensì il Portoghese? Come smentire il dubbio che sia .prenotato- il posto da qualcuno che conosce il Portoghese e non l'Inglese?
 
- Perchè per i posti di ricercatore appena banditi l'Università di Firenze non ha rispettato la media nazionale delle quindici pubblicazioni massime consentite da allegare alla presentazione? Nel caso di Medicina non è stato posto nessun limite, in altri casi come Diritto Agrario dieci o Psicologia Clinica addirittura cinque.
 
Per INFO 339-8620341 339-7732850

mercoledì 26 marzo 2008

FORTEZZA: DONZELLI E STELLA "SCADUTO IL PROTOCOLLO D'INTESA PER IL PASSAGGIO ALLA CITTA' "

FORTEZZA: DONZELLI E STELLA "SCADUTO IL PROTOCOLLO D'INTESA CON IL DEMANIO PER FORTEZZA, S'ORSOLA E AGRARIA"
 
"Il protocollo d'intesa che avrebbe dovuto portare alla città di Firenze la Fortezza e il recupero di S'Orsola, è scaduto e quindi è carta straccia" Denunciano Marco Stella e Giovanni Donzelli consiglieri comunali del PDL, rispettivamente di FI e AN.
"Il protocollo d'Intesa, firmato il 2 agosto 2007 tra Governo, Regione, Provincia e Comune di Firenze, prevedeva chiaramente agli articoli 7 e 9 che se non si fosse interamente applicato entro sei mesi dalla firma, le parti potevano sciogliersi dagli impegni assunti"
"Pur condividendo la necessità del passaggio della Fortezza dal Demanio alla città e la necessità di recuperare S'Orsola, abbiamo sempre criticato l'approssimatezza con cui l'amministrazione aveva gestito questi passaggi- continuano Donzelli e Stella- Ma non avremmo mai immaginato che non riuscissero a concludere l'atto nei tempi che loro stessi avevano stabilito, ancora più grave se consideriamo che tutte le Istituzioni coinvolte in questa distastrosa gestione sono tutte dello stesso colore politico. Il PD, infatti, governa la città, la Provincia, la Regione e Il Governo. Non hanno quindi nemmeno la scusante di eventuali incomprensioni politiche, si tratta solo di incapacità amministrativa"
Commentano Stella e Donzelli che sull'argomento hanno presentato oggi un'interrogazione per chiedere al Sindaco Domenici quali conseguenze dovrà sopportare la città di Firenze per il mancato accordo.
"Ancora una volta, per colpa di questa incapace amministrazione di centrosinistra, Firenze ha perso un'occasione importante per il suo sviluppo"
 
A seguire il testo dell'interrogazione:
 
Considerata la delibera di Giunta 435/2007 del 31/07/2007 avente per oggetto "Acquisto della Fortezza da Basso e recupero di S. Orsola - Approvazione schema di Protocollo di Intesa con Stato, Regione e Provincia."
 
Preso atto che l'articolo 7 sulle modalità di attuazione degli impegni al comma 2 del protocollo di intesa  prevede che "le parti firmatarie convengono che l'operazione configurata con il presente atto dovrà trovare definizione entro e non oltre 6 mesi dalla data della sua sottoscrizione"
 
Ricordato che l'articolo 9 al comma 2  chiarisce che "nell'ipotesi in cui le previsioni del presente Protocollo non potessero trovare integrale attuazione... le parti firmatarie della presente intesa potranno sciogliersi dagli impegni assunti"
 
Considerato quindi come sciolto il vincolo della firma del protocollo di Intesa con Stato, Regione e Provincia per l'acquisto della Fortezza da Basso e recupero di S. Orsola.
 
Ricordato quanto l'amministrazione ritenesse di interesse strategico per la città di Firenze tale operazione.
 
Interroga il Sindaco per sapere:
 
- Il motivo per cui non si è arrivati in tempo all'attuazione dello schema di protocollo
-  Se il deamnio può ritenersi veramente svincolato da tale accordo, in caso negativo in base a quale norma del protocollo
- Quali conseguenze dovrà sopportare la città di Firenze per la mancata realizzazione del protocollo nei tempi stabiliti 
 
MARCO STELLA
GIOVANNI DONZELLI
 

FORTEZZA: DONZELLI E STELLA "SCADUTO IL PROTOCOLLO D'INTESA PER IL PASSAGGIO ALLA CITTA' "

FORTEZZA: DONZELLI E STELLA "SCADUTO IL PROTOCOLLO D'INTESA CON IL DEMANIO PER FORTEZZA, S'ORSOLA E AGRARIA"
 
"Il protocollo d'intesa che avrebbe dovuto portare alla città di Firenze la Fortezza e il recupero di S'Orsola, è scaduto e quindi è carta straccia" Denunciano Marco Stella e Giovanni Donzelli consiglieri comunali del PDL, rispettivamente di FI e AN.
"Il protocollo d'Intesa, firmato il 2 agosto 2007 tra Governo, Regione, Provincia e Comune di Firenze, prevedeva chiaramente agli articoli 7 e 9 che se non si fosse interamente applicato entro sei mesi dalla firma, le parti potevano sciogliersi dagli impegni assunti"
"Pur condividendo la necessità del passaggio della Fortezza dal Demanio alla città e la necessità di recuperare S'Orsola, abbiamo sempre criticato l'approssimatezza con cui l'amministrazione aveva gestito questi passaggi- continuano Donzelli e Stella- Ma non avremmo mai immaginato che non riuscissero a concludere l'atto nei tempi che loro stessi avevano stabilito, ancora più grave se consideriamo che tutte le Istituzioni coinvolte in questa distastrosa gestione sono tutte dello stesso colore politico. Il PD, infatti, governa la città, la Provincia, la Regione e Il Governo. Non hanno quindi nemmeno la scusante di eventuali incomprensioni politiche, si tratta solo di incapacità amministrativa"
Commentano Stella e Donzelli che sull'argomento hanno presentato oggi un'interrogazione per chiedere al Sindaco Domenici quali conseguenze dovrà sopportare la città di Firenze per il mancato accordo.
"Ancora una volta, per colpa di questa incapace amministrazione di centrosinistra, Firenze ha perso un'occasione importante per il suo sviluppo"
 
A seguire il testo dell'interrogazione:
 
Considerata la delibera di Giunta 435/2007 del 31/07/2007 avente per oggetto "Acquisto della Fortezza da Basso e recupero di S. Orsola - Approvazione schema di Protocollo di Intesa con Stato, Regione e Provincia."
 
Preso atto che l'articolo 7 sulle modalità di attuazione degli impegni al comma 2 del protocollo di intesa  prevede che "le parti firmatarie convengono che l'operazione configurata con il presente atto dovrà trovare definizione entro e non oltre 6 mesi dalla data della sua sottoscrizione"
 
Ricordato che l'articolo 9 al comma 2  chiarisce che "nell'ipotesi in cui le previsioni del presente Protocollo non potessero trovare integrale attuazione... le parti firmatarie della presente intesa potranno sciogliersi dagli impegni assunti"
 
Considerato quindi come sciolto il vincolo della firma del protocollo di Intesa con Stato, Regione e Provincia per l'acquisto della Fortezza da Basso e recupero di S. Orsola.
 
Ricordato quanto l'amministrazione ritenesse di interesse strategico per la città di Firenze tale operazione.
 
Interroga il Sindaco per sapere:
 
- Il motivo per cui non si è arrivati in tempo all'attuazione dello schema di protocollo
-  Se il deamnio può ritenersi veramente svincolato da tale accordo, in caso negativo in base a quale norma del protocollo
- Quali conseguenze dovrà sopportare la città di Firenze per la mancata realizzazione del protocollo nei tempi stabiliti 
 
MARCO STELLA
GIOVANNI DONZELLI
 

RAVE PARTY DEL 25 APRLIE "IL PERICOLO RESTA, NON ATTENDIBILE CHI SI AUTOPROCLAMA PATRON"

RAVE PARTY DEL 25 APRILE: DONZELLI (AN) "IL PERICOLO RESTA, NON E' ATTENDIBILE CHI SI AUTOPROCLAMA PATRON DEI RAVE"
 
"E ridicolo credere che il popolo dei Rave abbia un patron che rilascia comunicati stampa insieme al Questore. Chi crede che il rave di Firenze del 25 aprile è annullato veramente perchè l'ha dichiarato un certo Franco Falsini al Questore, non conosce minimamente il fenomeno dei Rave." Dichiara Il consigliere comunale di AN-PDL Giovanni Donzelli, proponente ieri di una mozione contro il RAVE che aveva portato alle dichiarazioni favorevoli al divieto dell'Assessore Cioni e in serata alla notizia da parte della Questura dell'annullamento spontaneo  dell'evento.
"Questi raduni si organizzano da soli, il -tam tam- su internet permette alla notizia di rimbalzare in tutta Europa, senza che ci siano organizzatori ufficiali o ambasciatori che trattano in Questura. Per i Rave si muovono branchi anarchici di autonomi che si portano dietro cani e sound sistem, alcolici e droga, senza licenze e senza permessi. Le istituzioni devono intervenire con determinazione per vietarne lo svolgimento, non cercare accordi con auto improvvisati portavoce." Spiega Giovanni Donzelli
"Ho letto che Franco Falsini sarebbe il patron dell'evento. Ma quale Patron? I RAVE non sono eventi culturali sponsorizzati da fondazioni artistiche con Patron e brochure illustrative...- continua Donzelli- In più sarei curioso di sapere se si tratta di un caso di omonimia o dello stesso Franco Falsini che negli anni '70 ha cercato inutilmente di fare successo come trasgressivo artista emergente e dannato come voce dei quasi sconosciuti Sensation's fix. In tal caso si tratterebbe soltanto di un caso psicologico." Continua Donzelli di AN-PDL "Le soluzioni sono due: o Falsini è un mitomane che non ha alcuna responsabilità nei RAVE o se ne è veramente responasbile allora deve pagare penalemente per tutte le leggi infrante durante lo svolgimento degli anni precedenti. In entarmbi i casi resta la necessità che le istituzioni si esprimano ufficialmente sulla mia mozione che prevede di vietarne lo svolgimento, finchè non c'è un divieto delle Istituzioni il pericolo Rave per il 25 aprile resta immutato" Conclude Giovanni Donzelli di Alleanza Nazionale-Popolo delle Libertà
 
Per INFO: Giovanni Donzelli 3398620341

RAVE PARTY DEL 25 APRLIE "IL PERICOLO RESTA, NON ATTENDIBILE CHI SI AUTOPROCLAMA PATRON"

RAVE PARTY DEL 25 APRILE: DONZELLI (AN) "IL PERICOLO RESTA, NON E' ATTENDIBILE CHI SI AUTOPROCLAMA PATRON DEI RAVE"
 
"E ridicolo credere che il popolo dei Rave abbia un patron che rilascia comunicati stampa insieme al Questore. Chi crede che il rave di Firenze del 25 aprile è annullato veramente perchè l'ha dichiarato un certo Franco Falsini al Questore, non conosce minimamente il fenomeno dei Rave." Dichiara Il consigliere comunale di AN-PDL Giovanni Donzelli, proponente ieri di una mozione contro il RAVE che aveva portato alle dichiarazioni favorevoli al divieto dell'Assessore Cioni e in serata alla notizia da parte della Questura dell'annullamento spontaneo  dell'evento.
"Questi raduni si organizzano da soli, il -tam tam- su internet permette alla notizia di rimbalzare in tutta Europa, senza che ci siano organizzatori ufficiali o ambasciatori che trattano in Questura. Per i Rave si muovono branchi anarchici di autonomi che si portano dietro cani e sound sistem, alcolici e droga, senza licenze e senza permessi. Le istituzioni devono intervenire con determinazione per vietarne lo svolgimento, non cercare accordi con auto improvvisati portavoce." Spiega Giovanni Donzelli
"Ho letto che Franco Falsini sarebbe il patron dell'evento. Ma quale Patron? I RAVE non sono eventi culturali sponsorizzati da fondazioni artistiche con Patron e brochure illustrative...- continua Donzelli- In più sarei curioso di sapere se si tratta di un caso di omonimia o dello stesso Franco Falsini che negli anni '70 ha cercato inutilmente di fare successo come trasgressivo artista emergente e dannato come voce dei quasi sconosciuti Sensation's fix. In tal caso si tratterebbe soltanto di un caso psicologico." Continua Donzelli di AN-PDL "Le soluzioni sono due: o Falsini è un mitomane che non ha alcuna responsabilità nei RAVE o se ne è veramente responasbile allora deve pagare penalemente per tutte le leggi infrante durante lo svolgimento degli anni precedenti. In entarmbi i casi resta la necessità che le istituzioni si esprimano ufficialmente sulla mia mozione che prevede di vietarne lo svolgimento, finchè non c'è un divieto delle Istituzioni il pericolo Rave per il 25 aprile resta immutato" Conclude Giovanni Donzelli di Alleanza Nazionale-Popolo delle Libertà
 
Per INFO: Giovanni Donzelli 3398620341

martedì 25 marzo 2008

Minacce a Matteoli: Donzelli, "Azione Universitaria abbraccia Altero"

Minacce a Matteoli: Donzelli, "Azione Universitaria abbraccia Altero"

"Gli studenti di Azione Universitaria abbracciano il Sen. Altero Matteoli, solidarietà e affetto per la minaccia subita" Dichiara Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria, movimento studentesco di riferimento di AN-PDL.
"Matteoli non si farà intimorire, ha fatto politica nella rossa Toscana per il MSI quando le pallottole volavano e non erano chiuse nelle buste, quando nessuno pensava certamente di poter andare al Governo della Nazione. Un uomo temprato in quegli anni, non si lascerà intimorire e continuerà ad essere guida ed esempio per il mondo della destra che si appresta ad affrontare il nuovo percorso del Popolo delle Libertà" Conclude Donzelli

Per info: Giovanni Donzelli 3398620341

Minacce a Matteoli: Donzelli, "Azione Universitaria abbraccia Altero"

Minacce a Matteoli: Donzelli, "Azione Universitaria abbraccia Altero"

"Gli studenti di Azione Universitaria abbracciano il Sen. Altero Matteoli, solidarietà e affetto per la minaccia subita" Dichiara Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria, movimento studentesco di riferimento di AN-PDL.
"Matteoli non si farà intimorire, ha fatto politica nella rossa Toscana per il MSI quando le pallottole volavano e non erano chiuse nelle buste, quando nessuno pensava certamente di poter andare al Governo della Nazione. Un uomo temprato in quegli anni, non si lascerà intimorire e continuerà ad essere guida ed esempio per il mondo della destra che si appresta ad affrontare il nuovo percorso del Popolo delle Libertà" Conclude Donzelli

Per info: Giovanni Donzelli 3398620341

RAVE PARTY: "DOPO MILANO, IMPEDIRE IL RAVE A FIRENZE PER FINE APRILE"

RAVE PARTY: DONZELLI (AN-PDL): "Dopo la tragedia di Milano, è necessario impedire il Rave a Firenze per fine aprile"

"Non deve essere necessraio veder morire un altro ragazzo per impedire l'annuale Rave a Firenze di fine aprile" Dichiara Giovanni Donzelli a commento di una propria mozione presentata oggi in comune a Firenze.

"Ormai dal 2003 tutti gli anni a Firenze, con la scusa dell'anniversario della festività della Resistenza, sigle anarco-estremiste organizzano nel cuore di Firenze un Rave Party, identico a quello dove è morto un ragazzo di diciannove anni a Milano, dedicato all'antiproibizionismo e allo sballo libero. Per anni l'evento illegale si è svolto nel Parco delle Cascine, lo scorso anno nell'area di Castello. Tutti gli anni l'amministrazione comunale non ha mai cercato di impedire l'evento, al massimo, grazie alle sforzo delle forze dell'ordine, si è cercato di limitarne i danni." Denuncia Donzelli "Quest'anno, visto anche quanto accaduto a Milano, ho presentato una mozione in tempo per impegnare il Sindaco ad attivarsi per impedire che si svolga intorno al 25 aprile un Rave a Firenze. Sarebbe assurdo che le istituzioni fiorentine tollerassero ancora un simile evento. Non è più possibile dire che non si è a conoscenza dei rischi di simili eventi. Non possiamo richiare la morte di altri ragazzi anche nella nostra città per comprendere l'importanza di far rispettare la legge. In questo caso è possibile prevenire, evitando l'evento."

"Non vorrei che una certa continuità tra forze politiche e i centri sociali che hanno promosso in passato il Rave di Firenze avesse come cosenguenza una eccessiva leggerezza dell'amministrazione nell'affrontare il problema, spero che la mia mozione venga approvata unanimemente da tutto il conisglio comunale" Conlcude Giovanni Donzelli.

Per INFO: Giovanni Donzelli 3398620341

A Seguire la mozione:

Tipologia: mozione

Soggetto proponente: Giovanni Donzelli

Oggetto: per impegnare l'Amministrazione  affinché non permetta che si svolga a Firenze il Rave parti il 25 aprile

 

 

VISTO quanto successo al rave party che, si è svolgo a Milano,  dove un ragazzo  di 19 anni è morto per un mix di droga e alcol;

 PRESO ATTO che queste iniziative sono per loro stessa natura senza alcun tipo di controllo nè limite, dove tutto è permesso., 

 
 COSTATATO che a Firenze da anni si svolge un rave party dedicato alla ricorrenza della Resistenza organizzato da sigle anarco-estremiste dell'area fiorentina che sponsorizzano l'evento come "resistenza antiproibizionista", promuovendo la cultura dell'eccesso e dello sballo a tutti i costi anche attraverso l'uso di sostanze stupefacenti.
 
RICORDATO che per anni l'evento è stato tollerato dall'amministrazione comunale nel Parco delle Cascine e lo scorso anno nell'area di Castello.
 
PRESO ATTO che nelle precedenti edizioni fiorentine del Rave party di fine aprile non si è mai rispettato alcun tipo di regola e legge.
 
Impegna il Sindaco a

 Ad attivarsi in tutte le sedi competenti affinchè non si verifichi anche quest'anno il Rave party  di fine aprile a Firenze.

RAVE PARTY: "DOPO MILANO, IMPEDIRE IL RAVE A FIRENZE PER FINE APRILE"

RAVE PARTY: DONZELLI (AN-PDL): "Dopo la tragedia di Milano, è necessario impedire il Rave a Firenze per fine aprile"

"Non deve essere necessraio veder morire un altro ragazzo per impedire l'annuale Rave a Firenze di fine aprile" Dichiara Giovanni Donzelli a commento di una propria mozione presentata oggi in comune a Firenze.

"Ormai dal 2003 tutti gli anni a Firenze, con la scusa dell'anniversario della festività della Resistenza, sigle anarco-estremiste organizzano nel cuore di Firenze un Rave Party, identico a quello dove è morto un ragazzo di diciannove anni a Milano, dedicato all'antiproibizionismo e allo sballo libero. Per anni l'evento illegale si è svolto nel Parco delle Cascine, lo scorso anno nell'area di Castello. Tutti gli anni l'amministrazione comunale non ha mai cercato di impedire l'evento, al massimo, grazie alle sforzo delle forze dell'ordine, si è cercato di limitarne i danni." Denuncia Donzelli "Quest'anno, visto anche quanto accaduto a Milano, ho presentato una mozione in tempo per impegnare il Sindaco ad attivarsi per impedire che si svolga intorno al 25 aprile un Rave a Firenze. Sarebbe assurdo che le istituzioni fiorentine tollerassero ancora un simile evento. Non è più possibile dire che non si è a conoscenza dei rischi di simili eventi. Non possiamo richiare la morte di altri ragazzi anche nella nostra città per comprendere l'importanza di far rispettare la legge. In questo caso è possibile prevenire, evitando l'evento."

"Non vorrei che una certa continuità tra forze politiche e i centri sociali che hanno promosso in passato il Rave di Firenze avesse come cosenguenza una eccessiva leggerezza dell'amministrazione nell'affrontare il problema, spero che la mia mozione venga approvata unanimemente da tutto il conisglio comunale" Conlcude Giovanni Donzelli.

Per INFO: Giovanni Donzelli 3398620341

A Seguire la mozione:

Tipologia: mozione

Soggetto proponente: Giovanni Donzelli

Oggetto: per impegnare l'Amministrazione  affinché non permetta che si svolga a Firenze il Rave parti il 25 aprile

 

 

VISTO quanto successo al rave party che, si è svolgo a Milano,  dove un ragazzo  di 19 anni è morto per un mix di droga e alcol;

 PRESO ATTO che queste iniziative sono per loro stessa natura senza alcun tipo di controllo nè limite, dove tutto è permesso., 

 
 COSTATATO che a Firenze da anni si svolge un rave party dedicato alla ricorrenza della Resistenza organizzato da sigle anarco-estremiste dell'area fiorentina che sponsorizzano l'evento come "resistenza antiproibizionista", promuovendo la cultura dell'eccesso e dello sballo a tutti i costi anche attraverso l'uso di sostanze stupefacenti.
 
RICORDATO che per anni l'evento è stato tollerato dall'amministrazione comunale nel Parco delle Cascine e lo scorso anno nell'area di Castello.
 
PRESO ATTO che nelle precedenti edizioni fiorentine del Rave party di fine aprile non si è mai rispettato alcun tipo di regola e legge.
 
Impegna il Sindaco a

 Ad attivarsi in tutte le sedi competenti affinchè non si verifichi anche quest'anno il Rave party  di fine aprile a Firenze.

giovedì 20 marzo 2008

MAFIA: GEORGOFILI, DONZELLI E ALESSANDRI (AN) "SALVARE DIGNITA' DELLA PIANTA IN RICORDO"

MAFIA: GEORGOFILI, DONZELLI E ALESSANDRI (AN) "SALVARE DIGNITA' DELLA PIANTA IN RICORDO"
 
"Il rispetto delle vittime di Via dei Georgofili, passa anche per la cura di ciò che è stato costruito in loro ricordo." commentano Giovanni Donzelli e Stefano Alessandri di Alleanza Nazionale le condizioni di abbandono del monumento arboreo in via dei Georgofili "Usare il ricordo della strage come rastrelliera per biciclette è una ferita per la nostra città, l'amministrazione dovrebbe averne più cura" Continuano Donzelli e Alessandri.
"La mafia si combatte anche con l'isolamento antropologico, a sentirsi soli e abbondanati devono essere i mafiosi non chi vuole ricordare le vittime." Concludono Stefano Alessandri e Giovanni Donzelli
 
Per info:3398620341 

MAFIA: GEORGOFILI, DONZELLI E ALESSANDRI (AN) "SALVARE DIGNITA' DELLA PIANTA IN RICORDO"

MAFIA: GEORGOFILI, DONZELLI E ALESSANDRI (AN) "SALVARE DIGNITA' DELLA PIANTA IN RICORDO"
 
"Il rispetto delle vittime di Via dei Georgofili, passa anche per la cura di ciò che è stato costruito in loro ricordo." commentano Giovanni Donzelli e Stefano Alessandri di Alleanza Nazionale le condizioni di abbandono del monumento arboreo in via dei Georgofili "Usare il ricordo della strage come rastrelliera per biciclette è una ferita per la nostra città, l'amministrazione dovrebbe averne più cura" Continuano Donzelli e Alessandri.
"La mafia si combatte anche con l'isolamento antropologico, a sentirsi soli e abbondanati devono essere i mafiosi non chi vuole ricordare le vittime." Concludono Stefano Alessandri e Giovanni Donzelli
 
Per info:3398620341 

lunedì 17 marzo 2008

TIBET: A FIRENZE IN CONSIGLIO COMUNALE PER PROVOCAZIONE SI INNEGGIA AL COMUNISMO

"In consiglio comunale si parla di Tibet e dalla Giunta di Firenze provocatoriamente spuntano saluti a pugno chiuso e la falce e martello."
"Tutti bravi a parole a condannare la repressione in Tibet, ma non appena ho ricordato loro che dal 1949 in Cina è in atto un regime comunista, l'Assessore Coggiola e l'Assessore Biagi hanno iniziato provocatoriamente a ineggiare al comunismo, salutare con il pugno chiuso e sfoggiare il simbolo comunista della falce e martello. Non solo ma esponenti della maggioranza in consiglio hanno definito una vergogna la mia presenza in consiglio" Racconta Giovanni Donzelli, consigliere comunale di AN e presidente nazionale di Azione Universitaria.
"Nonostante gli sforzi di Veltroni di mascherare come liberale il PD, il lupo perde il pelo ma non il vizio- commenta Donzelli- Purtroppo il percorso della sinistra verso una democrazia matura e moderna è ancora lungo,i quadri territoriali non hanno ancora fatto i conti con il proprio passato, restano radicati a logiche del novecento, ancora ancorati ad ideologie ormai morte e sepolte"
"I consiglieri del PD pur di non ammettere, attraverso il voto della mia mozione, che in Cina è in atto una dittatura di stampo comunista sono stati disposti addirittura a ritirare la condanna della repressione in Tibet. Per la sinistra a Firenze è giusto condannare la repressione in Tibet solo se si tace sulla matrice comunista dei carnefici" Conclude Giovanni Donzelli
 
Per INFO:339 8620341
 
 

TIBET: A FIRENZE IN CONSIGLIO COMUNALE PER PROVOCAZIONE SI INNEGGIA AL COMUNISMO

"In consiglio comunale si parla di Tibet e dalla Giunta di Firenze provocatoriamente spuntano saluti a pugno chiuso e la falce e martello."
"Tutti bravi a parole a condannare la repressione in Tibet, ma non appena ho ricordato loro che dal 1949 in Cina è in atto un regime comunista, l'Assessore Coggiola e l'Assessore Biagi hanno iniziato provocatoriamente a ineggiare al comunismo, salutare con il pugno chiuso e sfoggiare il simbolo comunista della falce e martello. Non solo ma esponenti della maggioranza in consiglio hanno definito una vergogna la mia presenza in consiglio" Racconta Giovanni Donzelli, consigliere comunale di AN e presidente nazionale di Azione Universitaria.
"Nonostante gli sforzi di Veltroni di mascherare come liberale il PD, il lupo perde il pelo ma non il vizio- commenta Donzelli- Purtroppo il percorso della sinistra verso una democrazia matura e moderna è ancora lungo,i quadri territoriali non hanno ancora fatto i conti con il proprio passato, restano radicati a logiche del novecento, ancora ancorati ad ideologie ormai morte e sepolte"
"I consiglieri del PD pur di non ammettere, attraverso il voto della mia mozione, che in Cina è in atto una dittatura di stampo comunista sono stati disposti addirittura a ritirare la condanna della repressione in Tibet. Per la sinistra a Firenze è giusto condannare la repressione in Tibet solo se si tace sulla matrice comunista dei carnefici" Conclude Giovanni Donzelli
 
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sabato 15 marzo 2008

BOICOTTIAMO LE OLIMPIADI IN CINA


-DA CAGLIARI PARTE LA PETIZIONE ON LINE-


Una petizione on line per chiedere ai candidati premier italiani l'impegno, terminate le elezioni, di boicottare le olimpiadi previste nei prossimi mesi a Pechino. Questa è l'iniziativa lanciata dai promotori dei sito www.tibetlibero.org  in uno dei momenti più cruenti momenti della già tormentata vicenda tibetana. 
Il link alla petizione è http://www.firmiamo.it/noalleolimpiadiapechino2008  e la speranza dei promotori, due ragazzi cagliaritani, salvatore deidda e dario Dessì, è quella che il nostro Paese decida di usare fermezza assoluta verso la Cina, che da troppo tempo agisce impunemente ai danni del popolo tibetano. L'occidente e la comunità internazionale non possono chiudere gli occhi ancora una volta e lasciare che quella che è considerata una grande potenza, e per questo ritenuta intoccabile, proceda con il progetto di cancellare qualsiasi tipo di riferimento, culturale e sociale, tibetano.


 
 
 
 
 
 
 

 

BOICOTTIAMO LE OLIMPIADI IN CINA


-DA CAGLIARI PARTE LA PETIZIONE ON LINE-


Una petizione on line per chiedere ai candidati premier italiani l'impegno, terminate le elezioni, di boicottare le olimpiadi previste nei prossimi mesi a Pechino. Questa è l'iniziativa lanciata dai promotori dei sito www.tibetlibero.org  in uno dei momenti più cruenti momenti della già tormentata vicenda tibetana. 
Il link alla petizione è http://www.firmiamo.it/noalleolimpiadiapechino2008  e la speranza dei promotori, due ragazzi cagliaritani, salvatore deidda e dario Dessì, è quella che il nostro Paese decida di usare fermezza assoluta verso la Cina, che da troppo tempo agisce impunemente ai danni del popolo tibetano. L'occidente e la comunità internazionale non possono chiudere gli occhi ancora una volta e lasciare che quella che è considerata una grande potenza, e per questo ritenuta intoccabile, proceda con il progetto di cancellare qualsiasi tipo di riferimento, culturale e sociale, tibetano.


 
 
 
 
 
 
 

 

giovedì 13 marzo 2008

PROF. FUMA CANNA IN CLASSE, DONZELLI (AN) "CONSEGUENZA DELLA SINISTRA AL GOVERNO. COSA NE PENSA VELTRONI?"

Prof. fuma canna in classe, Donzelli (AN): "Conseguenza della sinistra al
Governo. Cosa ne pensa Veltroni?"

"Il video del prof. che fuma una canna in classe e presente su you tube
dallo scorso 8 marzo, è una vergogna per la scuola italiana, è la negazione
della responsbailità educativa.- commenta Giovanni Donzelli, consigliere
comunale di AN a Firenze e presidente nazionale di Azione Universitaria- Ma
il pessimo esempio dato da questo professore, non è il primo. Esponenti
della maggioranza di Governo si sono vantati di aver seminato Marijuana
dentro Montecitorio; Rifondazione Comunista, partito attualmente di Governo,
nel 2006 distribuiva in campagna elettorale cartine con sopra il simbolo di
partito. - ricorda Donzelli- Non solo, uno dei primi atti fatti dal Governo
uscente è stato quello di raddoppiare le dosi consentite di cannabis. Credo
quindi che da parte di Renzi e Fioroni, che fino a ieri erano nella stessa
maggioranza di Caruso al Governo della Nazione, ci vorrebbe meno ipocrisia e
più ammissione di colpa. "
"La sinistra crede di potersi accattivare le simpatie dei giovani,
strizzando l'occhio alle droghe così dette leggere. Se le Istituzioni di
Governo sono le prime a far passare messaggi permissivi, è ovvio che come
conseguenza i Professori si possano sentire autorizzati a seguire le
indicazioni di Parlamentari e partiti di Governo. Ma Veltroni che ne pensa?
E' favorevole a depenallizare le canne? L'aspirante futuro primo ministro
pensa che il Prof. in questione sia un emancipato comunicatore del disagio
adolescenziale o un perfetto idiota?" Conclude Giovanni Donzelli

PER INFO: 3398620341

PROF. FUMA CANNA IN CLASSE, DONZELLI (AN) "CONSEGUENZA DELLA SINISTRA AL GOVERNO. COSA NE PENSA VELTRONI?"

Prof. fuma canna in classe, Donzelli (AN): "Conseguenza della sinistra al
Governo. Cosa ne pensa Veltroni?"

"Il video del prof. che fuma una canna in classe e presente su you tube
dallo scorso 8 marzo, è una vergogna per la scuola italiana, è la negazione
della responsbailità educativa.- commenta Giovanni Donzelli, consigliere
comunale di AN a Firenze e presidente nazionale di Azione Universitaria- Ma
il pessimo esempio dato da questo professore, non è il primo. Esponenti
della maggioranza di Governo si sono vantati di aver seminato Marijuana
dentro Montecitorio; Rifondazione Comunista, partito attualmente di Governo,
nel 2006 distribuiva in campagna elettorale cartine con sopra il simbolo di
partito. - ricorda Donzelli- Non solo, uno dei primi atti fatti dal Governo
uscente è stato quello di raddoppiare le dosi consentite di cannabis. Credo
quindi che da parte di Renzi e Fioroni, che fino a ieri erano nella stessa
maggioranza di Caruso al Governo della Nazione, ci vorrebbe meno ipocrisia e
più ammissione di colpa. "
"La sinistra crede di potersi accattivare le simpatie dei giovani,
strizzando l'occhio alle droghe così dette leggere. Se le Istituzioni di
Governo sono le prime a far passare messaggi permissivi, è ovvio che come
conseguenza i Professori si possano sentire autorizzati a seguire le
indicazioni di Parlamentari e partiti di Governo. Ma Veltroni che ne pensa?
E' favorevole a depenallizare le canne? L'aspirante futuro primo ministro
pensa che il Prof. in questione sia un emancipato comunicatore del disagio
adolescenziale o un perfetto idiota?" Conclude Giovanni Donzelli

PER INFO: 3398620341

PROF. FUMA CANNA IN CLASSE, DONZELLI (AN) "CONSEGUENZA DELLA SINISTRA AL GOVERNO. COSA NE PENSA VELTRONI?"

Prof. fuma canna in classe, Donzelli (AN): "Conseguenza della sinistra al Governo. Cosa ne pensa Veltroni?" 
 
"Il video del prof. che fuma una canna in classe e presente su you tube dallo scorso 8 marzo, è una vergogna per la scuola italiana, è la negazione della responsbailità educativa.- commenta Giovanni Donzelli, consigliere comunale di AN a Firenze e presidente nazionale di Azione Universitaria- Ma il pessimo esempio dato da questo professore, non è il primo. Esponenti della maggioranza di Governo si sono vantati di aver seminato Marijuana dentro Montecitorio; Rifondazione Comunista, partito attualmente di Governo, nel 2006 distribuiva in campagna elettorale cartine con sopra il simbolo di partito. - ricorda Donzelli- Non solo, uno dei primi atti fatti dal Governo uscente è stato quello di raddoppiare le dosi consentite di cannabis. Credo quindi che da parte di Renzi e Fioroni, che fino a ieri erano nella stessa maggioranza di Caruso al Governo della Nazione, ci vorrebbe meno ipocrisia e più ammissione di colpa. "
"La sinistra crede di potersi accattivare le simpatie dei giovani, strizzando l'occhio alle droghe così dette leggere. Se le Istituzioni di Governo sono le prime a far passare messaggi permissivi, è ovvio che come conseguenza i Professori si possano sentire autorizzati a seguire le indicazioni di Parlamentari e partiti di Governo. Ma Veltroni che ne pensa? E' favorevole a depenallizare le canne? L'aspirante futuro primo ministro pensa che il Prof. in questione sia un emancipato comunicatore del disagio adolescenziale o un perfetto idiota?" Conclude Giovanni Donzelli
 
PER INFO: 3398620341
 

PROF. FUMA CANNA IN CLASSE, DONZELLI (AN) "CONSEGUENZA DELLA SINISTRA AL GOVERNO. COSA NE PENSA VELTRONI?"

Prof. fuma canna in classe, Donzelli (AN): "Conseguenza della sinistra al Governo. Cosa ne pensa Veltroni?" 
 
"Il video del prof. che fuma una canna in classe e presente su you tube dallo scorso 8 marzo, è una vergogna per la scuola italiana, è la negazione della responsbailità educativa.- commenta Giovanni Donzelli, consigliere comunale di AN a Firenze e presidente nazionale di Azione Universitaria- Ma il pessimo esempio dato da questo professore, non è il primo. Esponenti della maggioranza di Governo si sono vantati di aver seminato Marijuana dentro Montecitorio; Rifondazione Comunista, partito attualmente di Governo, nel 2006 distribuiva in campagna elettorale cartine con sopra il simbolo di partito. - ricorda Donzelli- Non solo, uno dei primi atti fatti dal Governo uscente è stato quello di raddoppiare le dosi consentite di cannabis. Credo quindi che da parte di Renzi e Fioroni, che fino a ieri erano nella stessa maggioranza di Caruso al Governo della Nazione, ci vorrebbe meno ipocrisia e più ammissione di colpa. "
"La sinistra crede di potersi accattivare le simpatie dei giovani, strizzando l'occhio alle droghe così dette leggere. Se le Istituzioni di Governo sono le prime a far passare messaggi permissivi, è ovvio che come conseguenza i Professori si possano sentire autorizzati a seguire le indicazioni di Parlamentari e partiti di Governo. Ma Veltroni che ne pensa? E' favorevole a depenallizare le canne? L'aspirante futuro primo ministro pensa che il Prof. in questione sia un emancipato comunicatore del disagio adolescenziale o un perfetto idiota?" Conclude Giovanni Donzelli
 
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mercoledì 12 marzo 2008

DONZELLI E MORETTI (AN): "LA BUROCRAZIA COMUNALE IMPRIGIONA I FONDI PER I PORTATORI DI HANDICAP E L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE"

- Nell'ufficio competenete lavorano solo due impiegati part-time e le domande sono fermi dal 2005-
 
In base al regolamento regionale in esecuzione dell'articolo 5 quarter della Legge Regionale 9.9.91, n. 47 (norme  sull'eliminazione delle barriere architettoniche), esistono dei fondi stanziati dalla Regione come contributo per i portatori di handicap che spendono proprie risorse per abbattere barriere architettoniche nelle proprie abitazioni.
La Regione stabilisce le modalità di presentazione delle domande, i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e i criteri e le modalità di quantificazione del contributo, al Comune spetta soltanto di seguire l'iter per l'assegnazione dei contributi ai privati cittadini.
"A Firenze l'erogazione di questi contributi è ferma al 2005 per colpa delle carenze burocratiche dell'amministrazione comunale.
I fondi dalla Regione sono arrivati da tempo, ma nell'ufficio preposto all'assegnazione di questi fondi lavorano solo due addetti e per di più soltanto part-time, e quindi a rimetterci sono i portatori di handicap che non ottengono i fondi per l'abbattimento delle barriere architettoniche" Denunciano il consigliere comunale di AN Giovanni Donzelli insieme a Chiara Moretti consigliere circoscrizionale.
"Ho presentato un'interrogazione in comune per capire perchè c'è questa carenza burocratica, particolarmente odiosa se consideriamo che a rimetterci sono soggetti innocenti e deboli."

DONZELLI E MORETTI (AN): "LA BUROCRAZIA COMUNALE IMPRIGIONA I FONDI PER I PORTATORI DI HANDICAP E L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE"

- Nell'ufficio competenete lavorano solo due impiegati part-time e le domande sono fermi dal 2005-
 
In base al regolamento regionale in esecuzione dell'articolo 5 quarter della Legge Regionale 9.9.91, n. 47 (norme  sull'eliminazione delle barriere architettoniche), esistono dei fondi stanziati dalla Regione come contributo per i portatori di handicap che spendono proprie risorse per abbattere barriere architettoniche nelle proprie abitazioni.
La Regione stabilisce le modalità di presentazione delle domande, i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e i criteri e le modalità di quantificazione del contributo, al Comune spetta soltanto di seguire l'iter per l'assegnazione dei contributi ai privati cittadini.
"A Firenze l'erogazione di questi contributi è ferma al 2005 per colpa delle carenze burocratiche dell'amministrazione comunale.
I fondi dalla Regione sono arrivati da tempo, ma nell'ufficio preposto all'assegnazione di questi fondi lavorano solo due addetti e per di più soltanto part-time, e quindi a rimetterci sono i portatori di handicap che non ottengono i fondi per l'abbattimento delle barriere architettoniche" Denunciano il consigliere comunale di AN Giovanni Donzelli insieme a Chiara Moretti consigliere circoscrizionale.
"Ho presentato un'interrogazione in comune per capire perchè c'è questa carenza burocratica, particolarmente odiosa se consideriamo che a rimetterci sono soggetti innocenti e deboli."

PICCHI (PDL), DUE ANNI NEGATIVI PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

-IL DEPUTATO USCENTE SI RICANDIDA NELLA CIRCOSCRIZIONE EUROPA-
 
 Gia' eletto alla Camera per la Circoscrizione Europa nel 2006, Guglielmo Picchi si ricandida nelle fila del Popolo delle Liberta' forte dell'esperienza maturata in questi due anni di impegno per gli italiani nel mondo per i quali "c'e' ancora molto da fare ed e' necessario agire in maniera radicale - ha dichiarato Picchi all'Adnkronos - a partire dalle spese che Stato, regioni e comuni sostengono per gli italiani nel mondo, oltre un miliardo di euro spesi senza coordinamento ne' missioni chiaramente individuate". "In questi due anni - ha aggiunto Picchi elencando le occasioni mancate dal governo Prodi - sono stati chiusi alcuni consolati ed e' diminuito il personale; la legge sulla cittadinanza non e' stata fatta e l'assegno di solidarieta' per gli italiani indigenti, che ci aspettavamo entro i primi cento giorni di governo, non e' arrivato, salvo poi annunciarlo in vista delle elezioni; non e' stato attuato il giusto coordinamento tra gli enti che si occupano di commercio estero e gli archivi consolari e dell'Aire non sono stati aggiornati. Ancora oggi sono troppi gli indirizzi sbagliati per cui molti plichi torneranno indietro". Se questi sono, secondo Picchi, i punti dolenti della politica rivolta agli italiani all'estero portata avanti in due anni, il candidato del Pdl guarda al futuro, forte anche di "una campagna elettorale che non abbiamo mai abbandonato dopo il risultato del 2006, certi che saremmo tornati presto al voto". Il suo programma, cosi' come quello del Pdl, punta soprattutto al sostegno alle imprese italiane all'estero e alla valorizzazione del Made in Italy; tutela e promozione della lingua italiana rivedendo la mission degli Istituti Italiani di Cultura; valorizzazione delle scuole italiane all'estero sul modello della rete dei licei francesi; informatizzazione di "una rete consolare inadeguata" e snellimento dei tempi e dei costi del rilascio dei certificati; revisione di Comites e Cgie.

PICCHI (PDL), DUE ANNI NEGATIVI PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

-IL DEPUTATO USCENTE SI RICANDIDA NELLA CIRCOSCRIZIONE EUROPA-
 
 Gia' eletto alla Camera per la Circoscrizione Europa nel 2006, Guglielmo Picchi si ricandida nelle fila del Popolo delle Liberta' forte dell'esperienza maturata in questi due anni di impegno per gli italiani nel mondo per i quali "c'e' ancora molto da fare ed e' necessario agire in maniera radicale - ha dichiarato Picchi all'Adnkronos - a partire dalle spese che Stato, regioni e comuni sostengono per gli italiani nel mondo, oltre un miliardo di euro spesi senza coordinamento ne' missioni chiaramente individuate". "In questi due anni - ha aggiunto Picchi elencando le occasioni mancate dal governo Prodi - sono stati chiusi alcuni consolati ed e' diminuito il personale; la legge sulla cittadinanza non e' stata fatta e l'assegno di solidarieta' per gli italiani indigenti, che ci aspettavamo entro i primi cento giorni di governo, non e' arrivato, salvo poi annunciarlo in vista delle elezioni; non e' stato attuato il giusto coordinamento tra gli enti che si occupano di commercio estero e gli archivi consolari e dell'Aire non sono stati aggiornati. Ancora oggi sono troppi gli indirizzi sbagliati per cui molti plichi torneranno indietro". Se questi sono, secondo Picchi, i punti dolenti della politica rivolta agli italiani all'estero portata avanti in due anni, il candidato del Pdl guarda al futuro, forte anche di "una campagna elettorale che non abbiamo mai abbandonato dopo il risultato del 2006, certi che saremmo tornati presto al voto". Il suo programma, cosi' come quello del Pdl, punta soprattutto al sostegno alle imprese italiane all'estero e alla valorizzazione del Made in Italy; tutela e promozione della lingua italiana rivedendo la mission degli Istituti Italiani di Cultura; valorizzazione delle scuole italiane all'estero sul modello della rete dei licei francesi; informatizzazione di "una rete consolare inadeguata" e snellimento dei tempi e dei costi del rilascio dei certificati; revisione di Comites e Cgie.

MATTEOLI: PONTE STRETTO E SUBITO ANCHE LE ALTRE OPERE

''Il Ponte sullo Stretto di Messina e' un'opera essenziale non solo perche' rappresenterebbe un volano per l'economia dell'intero Sud ma anche perche' la sua realizzazione, in massima parte a carico di finanziamenti privati ed europei, obbligherebbe lo Stato a fare le altre infrastrutture ferroviarie, autostradali e viarie mancanti e di cui la Sicilia e la Calabria in particolare necessitano''. Lo ha sostenuto il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli, a Radio Anch'io nel corso di un dibattito con il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli. ''Oltre al Ponte e alle opere di contorno che il futuro governo del centrodestra si impegna a far ripartire - ha aggiunto Matteoli - ci sono altre priorita' che debbono essere affrontate come i due corridoi transeuropei dell'alta velocita', il passante di Mestre, la realizzazione della Civitavecchia-Livorno ed il raddoppio di alcuni tratti della Roma-Firenze. Senza queste opere - ha osservato - senza le metropolitane nelle grandi citta', i rigassificatori ed i termovalorizzatori il Paese sarebbe destinato davvero ad un declino irreversibile''

MATTEOLI: PONTE STRETTO E SUBITO ANCHE LE ALTRE OPERE

''Il Ponte sullo Stretto di Messina e' un'opera essenziale non solo perche' rappresenterebbe un volano per l'economia dell'intero Sud ma anche perche' la sua realizzazione, in massima parte a carico di finanziamenti privati ed europei, obbligherebbe lo Stato a fare le altre infrastrutture ferroviarie, autostradali e viarie mancanti e di cui la Sicilia e la Calabria in particolare necessitano''. Lo ha sostenuto il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli, a Radio Anch'io nel corso di un dibattito con il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli. ''Oltre al Ponte e alle opere di contorno che il futuro governo del centrodestra si impegna a far ripartire - ha aggiunto Matteoli - ci sono altre priorita' che debbono essere affrontate come i due corridoi transeuropei dell'alta velocita', il passante di Mestre, la realizzazione della Civitavecchia-Livorno ed il raddoppio di alcuni tratti della Roma-Firenze. Senza queste opere - ha osservato - senza le metropolitane nelle grandi citta', i rigassificatori ed i termovalorizzatori il Paese sarebbe destinato davvero ad un declino irreversibile''