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Rivista on line di Azione Universitaria

martedì 31 marzo 2009

EX FABBRICA CAPPELLI A PERETOLA, DONZELLI E MORETTI (PDL):

«PIANO DI RECUPERO PRESENTATO 9 ANNI FA. SOLO ORA IL COMUNE
INTERVIENE, PER CHIEDERNE L'ABBATTIMENTO»

«Il piano di recupero è stato presentato dai proprietari 9 anni fa ma
solo ora l'amministrazione risponde. Intimando l'abbattimento delle
strutture». E' quanto denunciano, in un'interrogazione urgente,
Giovanni Donzelli e la consigliera di AN al Quartiere 3 Chiara
Moretti.
«Con una precedente interrogazione, del 4 marzo scorso - ricordano i
due esponenti dell'opposizione - chiedevo al Comune di intervenire
d'urgenza per assicurare la bonifica, dall'amianto e dalle carcasse di
auto,
dell'ex fabbrica di cappelli di paglia a Peretola. Il servizio
edilizia privata della direzione urbanistica, il 19 marzo, ha inviato
alla proprietà dell'ex fabbrica un'ordinanza per provvedere
immediatamente all'abbattimento di tutte le parti pericolanti per
salvaguardare la pubblica e privata incolumità».
«Eppure - sottolineano Donzelli e Moretti - la proprietà dell'immobile
ha presentato nel 2000 un piano di recupero dell'area e nel 2006 ha
sollecitato, all'Ufficio Urbanistica, l'esame della pratica per il
piano di recupero di Peretola motivandolo necessario proprio per le
condizioni precarie degli edifici esistenti».
In particolare i consiglieri di AN vogliono sapere dal sindaco «se è a
conoscenza della situazione e se corrisponde a verità» e «quali sono
in media i tempi dell'amministrazione per esaminare i piani di
recupero edilizio in generale e nello specifico quelli presentati
dalla società Quadra s.r.l., dai suoi soci, e dal geometra Marco
Bordignon». (fn)


Questo il testo dell'interrogazione:

Tipologia: interrogazione
Soggetto proponente: Giovanni Donzelli
Oggetto: per sapere i tempi dell'Amministrazione per esaminare i piani
di recupero edilizio
Urgente: SI
Motivo: a tutela della trasparenza della Pubblica Amministrazione
VISTO che con l'interrogazione n. 202 del 4 marzo 2009 con oggetto
"Oggetto: condizioni di pericolosità e degrado dell'ex fabbrica di
cappelli di paglia a Peretola" chiedevo all'Amministrazione di
intervenire d'urgenza per assicurare la bonifica dell'area suddetta
dall'amianto e dalle carcasse di auto;
PRESO ATTO che dal servizio Edilizia Privata della Direzione
Urbanistica in data 19 marzo u.s. è stata inviata alla proprietà
dell'ex fabbrica un'ordinanza per provvedere immediatamente
all'abbattimento di tutte le parti pericolanti per salvaguardare la
pubblica e privata incolumità;
CONSTATATO
che la proprietà dell'immobile ha presentato nel 2000 un piano di
recupero dell'area;
che l'attuale proprietà nel 2006 ha sollecitato, all'Ufficio
Urbanistica, l'esame della pratica - integrazione 3 maggio 2006 n.
prot. 59 per il Piano di Recupero di Peretola (via Vespucci - Via di
San Biagio a Petriolo - Via di Peretola) motivandolo necessario
proprio per le condizioni precarie degli edifici esistenti;
interroga il Sindaco per sapere
se è a conoscenza della situazione suddetta e se corrisponde a verità.
quali sono in media i tempi dell'Amministrazione per esaminare i piani
di recupero edilizio in generale e nello specifico quelli presentati
dalla società Quadra s.r.l., dai suoi soci, e dal geometra Bordignon
Marco.

Giovanni Donzelli

EX FABBRICA CAPPELLI A PERETOLA, DONZELLI E MORETTI (PDL):

«PIANO DI RECUPERO PRESENTATO 9 ANNI FA. SOLO ORA IL COMUNE
INTERVIENE, PER CHIEDERNE L'ABBATTIMENTO»

«Il piano di recupero è stato presentato dai proprietari 9 anni fa ma
solo ora l'amministrazione risponde. Intimando l'abbattimento delle
strutture». E' quanto denunciano, in un'interrogazione urgente,
Giovanni Donzelli e la consigliera di AN al Quartiere 3 Chiara
Moretti.
«Con una precedente interrogazione, del 4 marzo scorso - ricordano i
due esponenti dell'opposizione - chiedevo al Comune di intervenire
d'urgenza per assicurare la bonifica, dall'amianto e dalle carcasse di
auto,
dell'ex fabbrica di cappelli di paglia a Peretola. Il servizio
edilizia privata della direzione urbanistica, il 19 marzo, ha inviato
alla proprietà dell'ex fabbrica un'ordinanza per provvedere
immediatamente all'abbattimento di tutte le parti pericolanti per
salvaguardare la pubblica e privata incolumità».
«Eppure - sottolineano Donzelli e Moretti - la proprietà dell'immobile
ha presentato nel 2000 un piano di recupero dell'area e nel 2006 ha
sollecitato, all'Ufficio Urbanistica, l'esame della pratica per il
piano di recupero di Peretola motivandolo necessario proprio per le
condizioni precarie degli edifici esistenti».
In particolare i consiglieri di AN vogliono sapere dal sindaco «se è a
conoscenza della situazione e se corrisponde a verità» e «quali sono
in media i tempi dell'amministrazione per esaminare i piani di
recupero edilizio in generale e nello specifico quelli presentati
dalla società Quadra s.r.l., dai suoi soci, e dal geometra Marco
Bordignon». (fn)


Questo il testo dell'interrogazione:

Tipologia: interrogazione
Soggetto proponente: Giovanni Donzelli
Oggetto: per sapere i tempi dell'Amministrazione per esaminare i piani
di recupero edilizio
Urgente: SI
Motivo: a tutela della trasparenza della Pubblica Amministrazione
VISTO che con l'interrogazione n. 202 del 4 marzo 2009 con oggetto
"Oggetto: condizioni di pericolosità e degrado dell'ex fabbrica di
cappelli di paglia a Peretola" chiedevo all'Amministrazione di
intervenire d'urgenza per assicurare la bonifica dell'area suddetta
dall'amianto e dalle carcasse di auto;
PRESO ATTO che dal servizio Edilizia Privata della Direzione
Urbanistica in data 19 marzo u.s. è stata inviata alla proprietà
dell'ex fabbrica un'ordinanza per provvedere immediatamente
all'abbattimento di tutte le parti pericolanti per salvaguardare la
pubblica e privata incolumità;
CONSTATATO
che la proprietà dell'immobile ha presentato nel 2000 un piano di
recupero dell'area;
che l'attuale proprietà nel 2006 ha sollecitato, all'Ufficio
Urbanistica, l'esame della pratica - integrazione 3 maggio 2006 n.
prot. 59 per il Piano di Recupero di Peretola (via Vespucci - Via di
San Biagio a Petriolo - Via di Peretola) motivandolo necessario
proprio per le condizioni precarie degli edifici esistenti;
interroga il Sindaco per sapere
se è a conoscenza della situazione suddetta e se corrisponde a verità.
quali sono in media i tempi dell'Amministrazione per esaminare i piani
di recupero edilizio in generale e nello specifico quelli presentati
dalla società Quadra s.r.l., dai suoi soci, e dal geometra Bordignon
Marco.

Giovanni Donzelli

lunedì 30 marzo 2009

«GRAZIE AL CENTRODESTRA SALVATA VIA DI VILLAMAGNA»

VIADOTTO VARLUNGO, DONZELLI, POLI, GANDOLFO E CALÌ (AN-PDL): «GRAZIE
AL CENTRODESTRA SALVATA VIA DI VILLAMAGNA»

«La delibera approvata questo pomeriggio dal consiglio comunale
sancisce la retromarcia dell'amministrazione di centrosinistra sul
viadotto di Varlungo». Lo ha detto Giovanni Donzelli (AN-PdL).
«Questa scelta - ha aggiunto - è stata imposta alla maggioranza dalla
volontà di cittadini e opposizione di centrodestra che già nel 2007,
al Quartiere 3, avevano fatto bocciare il progetto originario».
«Quest'ultimo - hanno ricordato Donzelli e i consiglieri al Quartiere
3 Paolo Poli , Giovanni Gandolfo e Matteo Calì - prevedeva l'innesto
di rampe autostradali in Via Villamagna, con effetti devastanti per
diversi aspetti, vedi la vicinanza della scuola Kassel frequentata
quotidianamente da centinaia di bambini, il parco dell'Anconella e
l'accesso alla zona della Nave a Rovezzano».
«E' una vittoria della città e dell'opposizione - hanno aggiunto gli
esponenti dell'opposizione - nel 2007 avevamo presentato quattro atti.
Due anni dopo, grazie anche alle numerose proteste dei genitori della
scuola Kassel e della parrocchia locale, l'amministrazione ha fatto
retromarcia. Se la giunta ascoltasse maggiormente i cittadini potremmo
evitare tanti errori e spreco di denaro». (fn)

«GRAZIE AL CENTRODESTRA SALVATA VIA DI VILLAMAGNA»

VIADOTTO VARLUNGO, DONZELLI, POLI, GANDOLFO E CALÌ (AN-PDL): «GRAZIE
AL CENTRODESTRA SALVATA VIA DI VILLAMAGNA»

«La delibera approvata questo pomeriggio dal consiglio comunale
sancisce la retromarcia dell'amministrazione di centrosinistra sul
viadotto di Varlungo». Lo ha detto Giovanni Donzelli (AN-PdL).
«Questa scelta - ha aggiunto - è stata imposta alla maggioranza dalla
volontà di cittadini e opposizione di centrodestra che già nel 2007,
al Quartiere 3, avevano fatto bocciare il progetto originario».
«Quest'ultimo - hanno ricordato Donzelli e i consiglieri al Quartiere
3 Paolo Poli , Giovanni Gandolfo e Matteo Calì - prevedeva l'innesto
di rampe autostradali in Via Villamagna, con effetti devastanti per
diversi aspetti, vedi la vicinanza della scuola Kassel frequentata
quotidianamente da centinaia di bambini, il parco dell'Anconella e
l'accesso alla zona della Nave a Rovezzano».
«E' una vittoria della città e dell'opposizione - hanno aggiunto gli
esponenti dell'opposizione - nel 2007 avevamo presentato quattro atti.
Due anni dopo, grazie anche alle numerose proteste dei genitori della
scuola Kassel e della parrocchia locale, l'amministrazione ha fatto
retromarcia. Se la giunta ascoltasse maggiormente i cittadini potremmo
evitare tanti errori e spreco di denaro». (fn)

giovedì 19 marzo 2009

"DISTRUTTO E ABBANDONATO UN BENE STORICO DELLA CITTA'"

- VERIFICATE PERSONALMENTE LE PESSIME LE CONDIZIONI DELLA PENSILINA IN
GHISA CREATA PER IL MERCATO CENTRALE A INIZI '900-

"La storica pensilina in ghisa creata per il mercato centrale è
abbandonata smontata, rotta e arrugginita in un magazzino del comune.
Ne ho verificato personalmente le pessime condizioni questa mattina.
E' così mal ridotta che anche a detta dei tecnici del comune, non
avrebbe alcun senso provare a rimetterla in piedi" Dichiara Giovanni
Donzelli a termine del sopralluogo avvenuto nei magazzini in Via di
Villamagna.
"Il Mercato centrale a Firenze fu uno dei risultati dell'epoca del
Risanamento, dal periodo di Firenze Capitale d'Italia alla fine del
XIX secolo. Per creare la struttura fu necessario liberare un intero
isolato nel dedalo di strette viuzze della zona, molto antiche ma
piuttosto malsane, abbattendo una isola di case per ciascuna strada
(via dell'Ariento, via Panicale, via Chiara e via Sant'Antonino), in
modo che si aprisse un'ampia piazza destinata ad ospitare il nuovo
mercato coperto. Per realizzare la struttura del Mercato fu ingaggiato
Giuseppe Mengoni (1870-1874), l'architetto della Galleria Vittorio
Emanuele II di Milano, che ispirato alle Halles parigine ottenne una
felice integrazione dei materiali più moderni (ferro, vetro, ghisa)
con l'aspetto degli edifici preesistenti. All'esterno del mercato
pochi anni dopo nella piazza antistante venne realizzata la pensilina
in ghisa decorativa di particolare pregio estetico che oggi troviamo
arrugginita e a pezzi nei magazzini comunali- prosegue Donzelli- La
pensilina è stata smontata, adducendo motivazioni di restauro, con
l'impegno a riposizionarla il prima possibile negli anni'80, ma adesso
anche secondo la risposta che è stata fornita dall'amministarzione ad
una mia interrogazione- il metriale è ridotto in cattivo stato di
conservazione e, ad una sommaria ricognizione, appare anche privo di
alcuni elementi-"
"Una vera e propria vergogna la noncuranza dell'amministrazione verso
un patrimonio storico della città. Durante il sopralluogo abbiamo
scoperto che non c'è nemmeno un inventario dei pezzi,
l'amministrazione non è a conoscenza nemmeno di cosa manca. Alcuni
pezzi sono visibilmenti spaccati, alcune parti decorative cadono a
pezzi e la ruggine ha preso possesso di tutta la struttura.»

Allegate alcune foto
Per info:3398620341

"DISTRUTTO E ABBANDONATO UN BENE STORICO DELLA CITTA'"

- VERIFICATE PERSONALMENTE LE PESSIME LE CONDIZIONI DELLA PENSILINA IN
GHISA CREATA PER IL MERCATO CENTRALE A INIZI '900-

"La storica pensilina in ghisa creata per il mercato centrale è
abbandonata smontata, rotta e arrugginita in un magazzino del comune.
Ne ho verificato personalmente le pessime condizioni questa mattina.
E' così mal ridotta che anche a detta dei tecnici del comune, non
avrebbe alcun senso provare a rimetterla in piedi" Dichiara Giovanni
Donzelli a termine del sopralluogo avvenuto nei magazzini in Via di
Villamagna.
"Il Mercato centrale a Firenze fu uno dei risultati dell'epoca del
Risanamento, dal periodo di Firenze Capitale d'Italia alla fine del
XIX secolo. Per creare la struttura fu necessario liberare un intero
isolato nel dedalo di strette viuzze della zona, molto antiche ma
piuttosto malsane, abbattendo una isola di case per ciascuna strada
(via dell'Ariento, via Panicale, via Chiara e via Sant'Antonino), in
modo che si aprisse un'ampia piazza destinata ad ospitare il nuovo
mercato coperto. Per realizzare la struttura del Mercato fu ingaggiato
Giuseppe Mengoni (1870-1874), l'architetto della Galleria Vittorio
Emanuele II di Milano, che ispirato alle Halles parigine ottenne una
felice integrazione dei materiali più moderni (ferro, vetro, ghisa)
con l'aspetto degli edifici preesistenti. All'esterno del mercato
pochi anni dopo nella piazza antistante venne realizzata la pensilina
in ghisa decorativa di particolare pregio estetico che oggi troviamo
arrugginita e a pezzi nei magazzini comunali- prosegue Donzelli- La
pensilina è stata smontata, adducendo motivazioni di restauro, con
l'impegno a riposizionarla il prima possibile negli anni'80, ma adesso
anche secondo la risposta che è stata fornita dall'amministarzione ad
una mia interrogazione- il metriale è ridotto in cattivo stato di
conservazione e, ad una sommaria ricognizione, appare anche privo di
alcuni elementi-"
"Una vera e propria vergogna la noncuranza dell'amministrazione verso
un patrimonio storico della città. Durante il sopralluogo abbiamo
scoperto che non c'è nemmeno un inventario dei pezzi,
l'amministrazione non è a conoscenza nemmeno di cosa manca. Alcuni
pezzi sono visibilmenti spaccati, alcune parti decorative cadono a
pezzi e la ruggine ha preso possesso di tutta la struttura.»

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Per info:3398620341

sabato 14 marzo 2009

DONZELLI SCRIVE A RENZI SU FACEBOOK "CONFRONTO SULLE SPESE DAVANTI AI CANCELLI DELLA SEVES"

DONZELLI SCRIVE A RENZI SU FACEBOOK "CONFRONTO SULLE SPESE DAVANTI AI
CANCELLI DELLA SEVES"

"Ho appena scritto sulla bacheca diMatteo Renzi su Facebook. Accetto
la sfida che mi ha lanciato durante Annozero a confrontarmi su come ha
speso i soldi dei cittadini per la sua rappresentanza. Lo faremo
davanti ai cancelli della SEVES" Dichiara Giovanni Donzelli,
consigliere comunale di AN-PDL intervenuto giovedì sera ad Annozero
insieme a Matteo Renzi.
Giovanni Donzelli sul profilo di Matteo Renzi testualmente ha scritto:
"Davanti a milioni di telespettatori mi hai sfidato ad un confronto
pubblico su come hai speso i soldi dei cittadini.
Come avevo detto, accetto il confronto. Scegli te giorno e ora. Il
luogo lo scelgo io: davanti ai cancelli della SEVES che ha messo in
cassaintegrazione 140 operai e potrebbe chiudere. Sul futuro della
Seves le Istituzioni sono latitanti e si allunga l'ombra di una
speculazione edilizia, a detta di un quotidiano con un progetto della
Quadra, società fondata da esponenti di spicco del tuo partito e al
centro di indagini per corruzione. Vediamo se gli operai in
cassintegrazione condivideranno le tue spese di rappresentanza."
Per info: 3398620341

DONZELLI SCRIVE A RENZI SU FACEBOOK "CONFRONTO SULLE SPESE DAVANTI AI CANCELLI DELLA SEVES"

DONZELLI SCRIVE A RENZI SU FACEBOOK "CONFRONTO SULLE SPESE DAVANTI AI
CANCELLI DELLA SEVES"

"Ho appena scritto sulla bacheca diMatteo Renzi su Facebook. Accetto
la sfida che mi ha lanciato durante Annozero a confrontarmi su come ha
speso i soldi dei cittadini per la sua rappresentanza. Lo faremo
davanti ai cancelli della SEVES" Dichiara Giovanni Donzelli,
consigliere comunale di AN-PDL intervenuto giovedì sera ad Annozero
insieme a Matteo Renzi.
Giovanni Donzelli sul profilo di Matteo Renzi testualmente ha scritto:
"Davanti a milioni di telespettatori mi hai sfidato ad un confronto
pubblico su come hai speso i soldi dei cittadini.
Come avevo detto, accetto il confronto. Scegli te giorno e ora. Il
luogo lo scelgo io: davanti ai cancelli della SEVES che ha messo in
cassaintegrazione 140 operai e potrebbe chiudere. Sul futuro della
Seves le Istituzioni sono latitanti e si allunga l'ombra di una
speculazione edilizia, a detta di un quotidiano con un progetto della
Quadra, società fondata da esponenti di spicco del tuo partito e al
centro di indagini per corruzione. Vediamo se gli operai in
cassintegrazione condivideranno le tue spese di rappresentanza."
Per info: 3398620341

martedì 10 marzo 2009

UNIVERSITA': AGGRESSIONE A MILANO; AZIONE UNIVERSITARIA "IL GOVERNO INTERVENGA NELLE UNIVERSITA' COME CON IL D.A.SPO NEGLI STADI"



---------- Forwarded message ----------
From: Giovanni Donzelli <giovadonze@libero.it>
Date: 2009/3/10
Subject: UNIVERSITA': AGGRESSIONE A MILANO; AZIONE UNIVERSITARIA "IL GOVERNO INTERVENGA NELLE UNIVERSITA' COME CON IL D.A.SPO NEGLI STADI"
To: giovadonze@gmail.com
Cc: Massimo Di Santo <comunicazione@generazionex.org>


UNIVERSITA': AGGRESSIONE A MILANO; AZIONE UNIVERSITARIA "IL GOVERNO INTERVENGA NELLE UNIVERSITA' COME CON IL D.A.SPO NEGLI STADI"

"Aggredito dai soliti estremisti dei collettivi e dei centri sociali un nostro gazebo di propaganda elettorale per le elezioni universitarie alla Statale di Milano. I fatti si verificano a sole ventiquattro ore dalla aggressione di ieri di Torino e a pochi giorni da simili episodi a Napoli e Bergamo. Adesso Basta. Abbiamo votato e voluto un governo di centrodestra, chiediamo al Governo di intervenire per allontanare la violenza degli estremisti di sinistra dalle sedi universitarie. 
Berlusconi, Gelmini e Maroni non possono abbandonarci alla violenza dell'estrema sinistra. Chiediamo un provvedimento urgente in cui chi viene identificato in situazioni di violenza politica non possa frequentare le sedi universitarie, anche se iscritto, nei giorni delle elezioni universitarie e quando si tengono iniziative culturali e politiche. Così come con il D.A.SPO per gli stadi, chiediamo una misura similare per le Università." Dichiara Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria.
"Quando il confronto studentesco è libero, pacifico e democratico, come è accaduto in Sapienza, abbiamo dimostrato di vincere le elezioni. La sinistra dell'onda, dei collettivi e dei centri sociali, non accettando di essere in minoranza prova a spostare il confronto sulla violenza fisica. Non ci faremo trascinare in questa spirale, ma non abbiamo nessuna intenzione nemmeno di farci intimorire o di lasciare il campo alle minoranze violente." Conclude Giovanni Donzelli a nome di Azione Universitaria, il movimento di centrodestra vittima delle ripetute aggressioni violente.

PER INFO: 3398620341

UNIVERSITA': AGGRESSIONE A MILANO; AZIONE UNIVERSITARIA "IL GOVERNO INTERVENGA NELLE UNIVERSITA' COME CON IL D.A.SPO NEGLI STADI"



---------- Forwarded message ----------
From: Giovanni Donzelli <giovadonze@libero.it>
Date: 2009/3/10
Subject: UNIVERSITA': AGGRESSIONE A MILANO; AZIONE UNIVERSITARIA "IL GOVERNO INTERVENGA NELLE UNIVERSITA' COME CON IL D.A.SPO NEGLI STADI"
To: giovadonze@gmail.com
Cc: Massimo Di Santo <comunicazione@generazionex.org>


UNIVERSITA': AGGRESSIONE A MILANO; AZIONE UNIVERSITARIA "IL GOVERNO INTERVENGA NELLE UNIVERSITA' COME CON IL D.A.SPO NEGLI STADI"

"Aggredito dai soliti estremisti dei collettivi e dei centri sociali un nostro gazebo di propaganda elettorale per le elezioni universitarie alla Statale di Milano. I fatti si verificano a sole ventiquattro ore dalla aggressione di ieri di Torino e a pochi giorni da simili episodi a Napoli e Bergamo. Adesso Basta. Abbiamo votato e voluto un governo di centrodestra, chiediamo al Governo di intervenire per allontanare la violenza degli estremisti di sinistra dalle sedi universitarie. 
Berlusconi, Gelmini e Maroni non possono abbandonarci alla violenza dell'estrema sinistra. Chiediamo un provvedimento urgente in cui chi viene identificato in situazioni di violenza politica non possa frequentare le sedi universitarie, anche se iscritto, nei giorni delle elezioni universitarie e quando si tengono iniziative culturali e politiche. Così come con il D.A.SPO per gli stadi, chiediamo una misura similare per le Università." Dichiara Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria.
"Quando il confronto studentesco è libero, pacifico e democratico, come è accaduto in Sapienza, abbiamo dimostrato di vincere le elezioni. La sinistra dell'onda, dei collettivi e dei centri sociali, non accettando di essere in minoranza prova a spostare il confronto sulla violenza fisica. Non ci faremo trascinare in questa spirale, ma non abbiamo nessuna intenzione nemmeno di farci intimorire o di lasciare il campo alle minoranze violente." Conclude Giovanni Donzelli a nome di Azione Universitaria, il movimento di centrodestra vittima delle ripetute aggressioni violente.

PER INFO: 3398620341

venerdì 6 marzo 2009

"IL PRESIDENTE NAPOLITANO NON SI PRESTI AD ESSERE MEGAFONO DEI BARONI"

DONZELLI "IL PRESIDENTE NAPOLITANO NON SI PRESTI A ESSERE MEGAFONO DEI BARONI"


"Continuamente vediamo i baroni che hanno messo in ginocchio l'Università italiana chiedere più fondi senza però offrire la disponibilità ad aprirsi a trasparenza, merito ed efficienza. Il Presidente Napolitano non si presti ad essere sfruttato come megafono da Presidi e Rettori che chiedono soldi per coprire proprie inadempienze e per tutelare un gioco di potere a danno degli studenti" Dichiara Giovanni Donzelli, Presidente Nazionale di Azione Universitaria a commento delle parole del Presidente Napolitano in visita oggi a Firenze.
"Anche gli studenti vogliono più fondi per l'università e la ricerca, ma vorrebbero anche che questi fondi fossero spesi meglio. Vorrebbero vedere i professori a lezione e all'orario di ricevimento, vorrebbero avere docenti selezionati con concorsi trasparenti e non in base alle logiche di parentela. Rinnoviamo l'appello a Napolitano ad incontrare i rappresentanti degli studenti democraticamente eletti al CNSU per comprendere come i  veri protagonisti del mondo accademico vivono l'Università italiana" Conclude Donzelli.

"IL PRESIDENTE NAPOLITANO NON SI PRESTI AD ESSERE MEGAFONO DEI BARONI"

DONZELLI "IL PRESIDENTE NAPOLITANO NON SI PRESTI A ESSERE MEGAFONO DEI BARONI"


"Continuamente vediamo i baroni che hanno messo in ginocchio l'Università italiana chiedere più fondi senza però offrire la disponibilità ad aprirsi a trasparenza, merito ed efficienza. Il Presidente Napolitano non si presti ad essere sfruttato come megafono da Presidi e Rettori che chiedono soldi per coprire proprie inadempienze e per tutelare un gioco di potere a danno degli studenti" Dichiara Giovanni Donzelli, Presidente Nazionale di Azione Universitaria a commento delle parole del Presidente Napolitano in visita oggi a Firenze.
"Anche gli studenti vogliono più fondi per l'università e la ricerca, ma vorrebbero anche che questi fondi fossero spesi meglio. Vorrebbero vedere i professori a lezione e all'orario di ricevimento, vorrebbero avere docenti selezionati con concorsi trasparenti e non in base alle logiche di parentela. Rinnoviamo l'appello a Napolitano ad incontrare i rappresentanti degli studenti democraticamente eletti al CNSU per comprendere come i  veri protagonisti del mondo accademico vivono l'Università italiana" Conclude Donzelli.

mercoledì 4 marzo 2009

"L'ARPAT HA INVIATO IN PROCURA LA RELAZIONE PER I 9 ALBERI DA ABBATTERE IN VIALE REDI E VIA GORDIGIANI"

"L' ARPAT HA INVIATO IN PROCURA LA RELAZIONE SU ALBERI DA ABBATTERE A CAUSA DEI LAVORI SUL MUGNONE"


"L'ARPAT ha provveduto ad inviare il rapporto alla competente Procura della Repubblica, per la valutazione di eventuale reato- Si legge testualmente nella risposta alla mia interrogazione, la n° 96 del 2009, in relazione ai Platani che dovranno essere abbattuti a causa dei lavori per la messa in sicurezza del Mugnone." Dichiara Giovanni Donzelli, consigliere comunale di AN-PDL.

"Nello specifico nella risposta alla mia interrogazione si evince che sono 9 i Platani danneggiati irrimediabilmente e che dovranno essere abbattuti. I platani verranno abbattuti da RFI, su cui ricade la responsabilità dei lavori e della mancata osservanza delle prescrizioni, impartite da ARPAT, della distanza di scavo.

"Nella lettera di ARPAT (prot. 257/LV del 14/1/2009) si parla di 8 platani danneggiati irrimediabilmente dalle operazioni di scavo, nel tratto ferrovia-ponte all'Asse, per i quali si consiglia l'abbattimento, più un altro platano (nel tratto ponte Doni-ponte all'Asse, il terzo provenendo da ponte Doni) fortemente inclinato, a causa del cedimento dell'apparato radicale, dove alla base è visibile una radice tranciata dai lavori effettuati. In totale, quindi, estendendo logicamente a quest'ultimo platano il criterio tenuto per gli altri 8, gli abbattimenti dovranno essere 9. Come ha specificato testualmente il Direttore della Direzione Ambiente Dott. Pietro Rubellini." Prosegue Donzelli

"Avevo denunciato questa vicenda in Consiglio Comunale il 2 Febbraio in seguito alle segnalazioni dei cittadini. La risposta alla mia interrogazione conferma tutta la gravità di quanto avvenuto" Conclude Donzelli

"L'ARPAT HA INVIATO IN PROCURA LA RELAZIONE PER I 9 ALBERI DA ABBATTERE IN VIALE REDI E VIA GORDIGIANI"

"L' ARPAT HA INVIATO IN PROCURA LA RELAZIONE SU ALBERI DA ABBATTERE A CAUSA DEI LAVORI SUL MUGNONE"


"L'ARPAT ha provveduto ad inviare il rapporto alla competente Procura della Repubblica, per la valutazione di eventuale reato- Si legge testualmente nella risposta alla mia interrogazione, la n° 96 del 2009, in relazione ai Platani che dovranno essere abbattuti a causa dei lavori per la messa in sicurezza del Mugnone." Dichiara Giovanni Donzelli, consigliere comunale di AN-PDL.

"Nello specifico nella risposta alla mia interrogazione si evince che sono 9 i Platani danneggiati irrimediabilmente e che dovranno essere abbattuti. I platani verranno abbattuti da RFI, su cui ricade la responsabilità dei lavori e della mancata osservanza delle prescrizioni, impartite da ARPAT, della distanza di scavo.

"Nella lettera di ARPAT (prot. 257/LV del 14/1/2009) si parla di 8 platani danneggiati irrimediabilmente dalle operazioni di scavo, nel tratto ferrovia-ponte all'Asse, per i quali si consiglia l'abbattimento, più un altro platano (nel tratto ponte Doni-ponte all'Asse, il terzo provenendo da ponte Doni) fortemente inclinato, a causa del cedimento dell'apparato radicale, dove alla base è visibile una radice tranciata dai lavori effettuati. In totale, quindi, estendendo logicamente a quest'ultimo platano il criterio tenuto per gli altri 8, gli abbattimenti dovranno essere 9. Come ha specificato testualmente il Direttore della Direzione Ambiente Dott. Pietro Rubellini." Prosegue Donzelli

"Avevo denunciato questa vicenda in Consiglio Comunale il 2 Febbraio in seguito alle segnalazioni dei cittadini. La risposta alla mia interrogazione conferma tutta la gravità di quanto avvenuto" Conclude Donzelli

"EX FABBRICA IN DEGRADO A PERETOLA"

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 04 Marzo 2009

DONZELLI E MORETTI (AN PDL); "UN'INTERROGAZIONE SUL DEGRADO NELL'EX FABBRICA DI CAPPELLI A PERETOLA"

Un'interrogazione sulla pericolosità e il degrado dell'ex fabbrica di cappelli di paglia a Peretola è stata presentata dal consigliere di An-Pdl Giovanni Donzelli e dalla consigliera del quartiere 5 Chiara Moretti.
"La ex fabbrica tra il civico 335 di via Peretola e via Vespucci è purtroppo ormai ridotta ad un rudere pericolante - spiega Donzelli nell'interrogazione -. Dal lato di via Vespucci è situato un muro attraversato da enormi crepe verticali semicoperte dalla vegetazione, sono presenti residui di transenne ormai divelte, proprio sotto tale muro e subito a ridosso di panchine, marciapiede ed auto in sosta. Nell'ampio cortile sono inoltre presenti detriti di ogni natura: motorini abbandonati, auto, immondizia ed anche residui di amianto".
"Quest'area e ciò che resta della fabbrica - prosegue Donzelli nell'interrogazione - fu acquistata dal geometra Baronti con l'impegno verso l'amministrazione comunale di bonificarla e metterla in sicurezza".
A fronte di queste considerazioni il consigliere Donzelli interroga il sindaco per sapere "se sia a conoscenza dei fatti descritti".
Donzelli chiede inoltre al sindaco "se non ritenga di dovere intervenire d'urgenza per assicurare la bonifica dell'area dall'amianto e dalle carcasse di auto e soprattutto di mettere in sicurezza al più presto il muro che incombe su via Vespucci sopra le panchine i passanti e le auto parcheggiate". (pc)


Allegate alcune foto
Di seguito il testo dell'interrogazione



Tipologia: Interrogazione
Soggetto proponente: Giovanni Donzelli
Oggetto: condizioni di pericolosità e degrado dell'ex fabbrica di cappelli di paglia a Peretola

Il sottoscritto consigliere,

VISTO
che la ex fabbrica di cappelli di paglia posta tra il civico 335 di via Peretola e via Vespucci è purtroppo ormai ridotta ad un rudere pericolante;

che dal lato di via Vespucci è situato un muro attraversato da enormi crepe verticali semicoperte dalla vegetazione;

che sono presenti residui di transenne ormai divelte, proprio sotto tale muro, e subito a ridosso di panchine, marciapiede ed auto in sosta;

che nell'ampio cortile sono presenti detriti di ogni natura: motorini abbandonati, auto, immondizia ed anche residui di amianto;

CONSIDERATO
che questa area e ciò che resta della fabbrica fu acquistata dal geometra Baronti con l'impegno verso l'AC di bonificarla e metterla in sicurezza;

INTERROGA IL SINDACO

Per sapere se sia a conoscenza dei fatti descritti. Se non ritenga di dovere intervenire d'urgenza per assicurare la bonifica dell'area dall'amianto e dalle carcasse di auto, e soprattutto di mettere in sicurezza al più presto il muro balconato che incombe su via Vespucci sopra le panchine i passanti e le auto parcheggiate.

"EX FABBRICA IN DEGRADO A PERETOLA"

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 04 Marzo 2009

DONZELLI E MORETTI (AN PDL); "UN'INTERROGAZIONE SUL DEGRADO NELL'EX FABBRICA DI CAPPELLI A PERETOLA"

Un'interrogazione sulla pericolosità e il degrado dell'ex fabbrica di cappelli di paglia a Peretola è stata presentata dal consigliere di An-Pdl Giovanni Donzelli e dalla consigliera del quartiere 5 Chiara Moretti.
"La ex fabbrica tra il civico 335 di via Peretola e via Vespucci è purtroppo ormai ridotta ad un rudere pericolante - spiega Donzelli nell'interrogazione -. Dal lato di via Vespucci è situato un muro attraversato da enormi crepe verticali semicoperte dalla vegetazione, sono presenti residui di transenne ormai divelte, proprio sotto tale muro e subito a ridosso di panchine, marciapiede ed auto in sosta. Nell'ampio cortile sono inoltre presenti detriti di ogni natura: motorini abbandonati, auto, immondizia ed anche residui di amianto".
"Quest'area e ciò che resta della fabbrica - prosegue Donzelli nell'interrogazione - fu acquistata dal geometra Baronti con l'impegno verso l'amministrazione comunale di bonificarla e metterla in sicurezza".
A fronte di queste considerazioni il consigliere Donzelli interroga il sindaco per sapere "se sia a conoscenza dei fatti descritti".
Donzelli chiede inoltre al sindaco "se non ritenga di dovere intervenire d'urgenza per assicurare la bonifica dell'area dall'amianto e dalle carcasse di auto e soprattutto di mettere in sicurezza al più presto il muro che incombe su via Vespucci sopra le panchine i passanti e le auto parcheggiate". (pc)


Allegate alcune foto
Di seguito il testo dell'interrogazione



Tipologia: Interrogazione
Soggetto proponente: Giovanni Donzelli
Oggetto: condizioni di pericolosità e degrado dell'ex fabbrica di cappelli di paglia a Peretola

Il sottoscritto consigliere,

VISTO
che la ex fabbrica di cappelli di paglia posta tra il civico 335 di via Peretola e via Vespucci è purtroppo ormai ridotta ad un rudere pericolante;

che dal lato di via Vespucci è situato un muro attraversato da enormi crepe verticali semicoperte dalla vegetazione;

che sono presenti residui di transenne ormai divelte, proprio sotto tale muro, e subito a ridosso di panchine, marciapiede ed auto in sosta;

che nell'ampio cortile sono presenti detriti di ogni natura: motorini abbandonati, auto, immondizia ed anche residui di amianto;

CONSIDERATO
che questa area e ciò che resta della fabbrica fu acquistata dal geometra Baronti con l'impegno verso l'AC di bonificarla e metterla in sicurezza;

INTERROGA IL SINDACO

Per sapere se sia a conoscenza dei fatti descritti. Se non ritenga di dovere intervenire d'urgenza per assicurare la bonifica dell'area dall'amianto e dalle carcasse di auto, e soprattutto di mettere in sicurezza al più presto il muro balconato che incombe su via Vespucci sopra le panchine i passanti e le auto parcheggiate.

lunedì 2 marzo 2009

«CHIAREZZA SUL RUOLO DI LUCIANO PECCI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TERRITORIO DEL QUARTIERE 3»

DONZELLI, POLI, CALÌ E GANDOLFO (AN-PDL): «CHIAREZZA SUL RUOLO DI LUCIANO PECCI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TERRITORIO DEL QUARTIERE 3»

«L'amministrazione chiarisca il ruolo di Luciano Pecci, presidente della commissione territorio del Quartiere 3». A sollecitare spiegazioni Giovanni Donzelli (AN-PdL), e i consiglieri di AN al Quartiere 3. 
«Nell'immobile di proprietà del Comune che si trova nel complesso dell'ex Meyer, occupato da circa 150 persone di origine eritrea e etiope - sottolineano gli esponenti di Alleanza Nazionale - erano in atto lavori di ristrutturazione. Nell' apposito cartello in qualità di direttore di cantiere dell'impresa c'è il nominativo del geometra Luciano Pecci. Ma il presidente della Commissione politiche del territorio e componente del gruppo Democratico al Quartiere 3 risulta essere Luciano Pecci». 
«Nella risposta ad una mia precedente interrogazione - ricorda Donzelli - si specificava che la "ditta esecutrice è l'Impresa Faesulae S.r.l. con sede in Firenze" e che "il criterio di scelta della ditta esecutrice è stato quello della trattativa privata diretta come cottimo fiduciario per un importo contrattuale totale di 34.921,36 euro». 
«Il Comune deve immediatamente chiarire - proseguono i consiglieri di AN - se siamo di fronte ad un caso di omonimia o se il geometra Luciano Pecci direttore di cantiere dell'impresa è la stessa persona componente del gruppo democratico al Quartiere 3 e rappresentante della stessa amministrazione». 
«Ma non ci accontenteremo di questa sola risposta - hanno aggiunto - se l'amministrazione quando ha scelto l'impresa Faesulae srl con trattativa privata era a conoscenza che il direttore di cantiere dell'impresa sarebbe stato un esponente di punta del PD e della stessa amministrazione. E, inoltre, se avere come direttore di cantiere un esponente di punta del partito di maggioranza e un rappresentante delle istituzioni è stato un fattore che ha influito nella scelta, avvenuta tra l'altro senza gara ma a trattativa privata, dell'impresa Faesulae srl». 
«Da parte nostra - chiedono Paolo Poli, capogruppo di AN al Quartiere 3 e il consigliere Matteo Calì - vogliamo sapere quali e quanti sono i lavori commissionati dal Quartiere 3 alla Faesulae srl: spesso questo nome risulta negli affidamenti diretti senza gara». (fn) 


Questo il testo dell'interrogazione: 

Tipologia: interrogazione 
Soggetto proponente: Giovanni Donzelli 
Oggetto: per avere informazioni sui lavori di ristrutturazione all'ex meyer 
PRESO ATTO che nell'immobile di proprietà del Comune di Firenze posto nel complesso dell'ex Meyer, occupato da circa 150 persone di origine eritrea e etiope, erano in atto lavori di ristrutturazione; 
VISTA la risposta all'interrogazione n. 74/2009 "per avere informazioni sui lavori di ristrutturazione nel padiglione dell'ex Meyer di proprietà del Comune di Firenze" 
CONSTATATO che sul cartello del cantiere in qualità di direttore di cantiere dell'impresa c'è il nominativo del Geom. Luciano Pecci; 
CONSIDERATO che il presidente della Commissione politiche del territorio e componente del gruppo Democratico al Quartiere n. 3 risulta essere Luciano Pecci; 
EVIDENZIATO che nella risposta all'interrogazione n. 74/2009 "per avere informazioni sui lavori di ristrutturazione nel padiglione dell'ex Meyer di proprietà del Comune di Firenze" si specifica che la "ditta esecutrice è l'Impresa Faesulae S.r.l. con sede in Firenze" e che "il criterio di scelta della ditta esecutrice è stato quello della trattativa privata diretta come cottimo fiduciario (ai sensi dell'art. 125 comma 8 del D. Lgs. 163/2006) per lavori urgenti ai sensi dell'art. 146 del DPR n. 554/1999, per un importo contrattuale totale di € 34.921,36. 
Interroga il sindaco per sapere 
Se è un caso di omonimia o se il Geom. Luciano Pecci direttore di cantiere dell'impresa è la stessa persona componente del gruppo democratico al quartiere 3 e rappresentante della stessa amministrazione. 
Se l'amministrazione quando ha scelto l'impresa Faesulae S.r.l. con trattativa privata era a conoscenza che il direttore di cantiere dell'impresa sarebbe stato un esponente di punta del PD e della stessa amministrazione. 
Se avere come Direttore di cantiere un esponente di punta del partito di maggioranza e un rappresentante delle istituzioni è stato un fattore che ha influito nella scelta, avvenuta tra l'altro senza gara ma a trattativa privata, dell'impresa Faesulae S.r.l. 
Tutti i lavori commissionati dall'amministrazione a ditte che avessero un qualsiasi legame professionale con il Geom. Luciano Pecci, presidente della commissione territorio del quartiere 3. 

Giovanni Donzelli

«CHIAREZZA SUL RUOLO DI LUCIANO PECCI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TERRITORIO DEL QUARTIERE 3»

DONZELLI, POLI, CALÌ E GANDOLFO (AN-PDL): «CHIAREZZA SUL RUOLO DI LUCIANO PECCI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TERRITORIO DEL QUARTIERE 3»

«L'amministrazione chiarisca il ruolo di Luciano Pecci, presidente della commissione territorio del Quartiere 3». A sollecitare spiegazioni Giovanni Donzelli (AN-PdL), e i consiglieri di AN al Quartiere 3. 
«Nell'immobile di proprietà del Comune che si trova nel complesso dell'ex Meyer, occupato da circa 150 persone di origine eritrea e etiope - sottolineano gli esponenti di Alleanza Nazionale - erano in atto lavori di ristrutturazione. Nell' apposito cartello in qualità di direttore di cantiere dell'impresa c'è il nominativo del geometra Luciano Pecci. Ma il presidente della Commissione politiche del territorio e componente del gruppo Democratico al Quartiere 3 risulta essere Luciano Pecci». 
«Nella risposta ad una mia precedente interrogazione - ricorda Donzelli - si specificava che la "ditta esecutrice è l'Impresa Faesulae S.r.l. con sede in Firenze" e che "il criterio di scelta della ditta esecutrice è stato quello della trattativa privata diretta come cottimo fiduciario per un importo contrattuale totale di 34.921,36 euro». 
«Il Comune deve immediatamente chiarire - proseguono i consiglieri di AN - se siamo di fronte ad un caso di omonimia o se il geometra Luciano Pecci direttore di cantiere dell'impresa è la stessa persona componente del gruppo democratico al Quartiere 3 e rappresentante della stessa amministrazione». 
«Ma non ci accontenteremo di questa sola risposta - hanno aggiunto - se l'amministrazione quando ha scelto l'impresa Faesulae srl con trattativa privata era a conoscenza che il direttore di cantiere dell'impresa sarebbe stato un esponente di punta del PD e della stessa amministrazione. E, inoltre, se avere come direttore di cantiere un esponente di punta del partito di maggioranza e un rappresentante delle istituzioni è stato un fattore che ha influito nella scelta, avvenuta tra l'altro senza gara ma a trattativa privata, dell'impresa Faesulae srl». 
«Da parte nostra - chiedono Paolo Poli, capogruppo di AN al Quartiere 3 e il consigliere Matteo Calì - vogliamo sapere quali e quanti sono i lavori commissionati dal Quartiere 3 alla Faesulae srl: spesso questo nome risulta negli affidamenti diretti senza gara». (fn) 


Questo il testo dell'interrogazione: 

Tipologia: interrogazione 
Soggetto proponente: Giovanni Donzelli 
Oggetto: per avere informazioni sui lavori di ristrutturazione all'ex meyer 
PRESO ATTO che nell'immobile di proprietà del Comune di Firenze posto nel complesso dell'ex Meyer, occupato da circa 150 persone di origine eritrea e etiope, erano in atto lavori di ristrutturazione; 
VISTA la risposta all'interrogazione n. 74/2009 "per avere informazioni sui lavori di ristrutturazione nel padiglione dell'ex Meyer di proprietà del Comune di Firenze" 
CONSTATATO che sul cartello del cantiere in qualità di direttore di cantiere dell'impresa c'è il nominativo del Geom. Luciano Pecci; 
CONSIDERATO che il presidente della Commissione politiche del territorio e componente del gruppo Democratico al Quartiere n. 3 risulta essere Luciano Pecci; 
EVIDENZIATO che nella risposta all'interrogazione n. 74/2009 "per avere informazioni sui lavori di ristrutturazione nel padiglione dell'ex Meyer di proprietà del Comune di Firenze" si specifica che la "ditta esecutrice è l'Impresa Faesulae S.r.l. con sede in Firenze" e che "il criterio di scelta della ditta esecutrice è stato quello della trattativa privata diretta come cottimo fiduciario (ai sensi dell'art. 125 comma 8 del D. Lgs. 163/2006) per lavori urgenti ai sensi dell'art. 146 del DPR n. 554/1999, per un importo contrattuale totale di € 34.921,36. 
Interroga il sindaco per sapere 
Se è un caso di omonimia o se il Geom. Luciano Pecci direttore di cantiere dell'impresa è la stessa persona componente del gruppo democratico al quartiere 3 e rappresentante della stessa amministrazione. 
Se l'amministrazione quando ha scelto l'impresa Faesulae S.r.l. con trattativa privata era a conoscenza che il direttore di cantiere dell'impresa sarebbe stato un esponente di punta del PD e della stessa amministrazione. 
Se avere come Direttore di cantiere un esponente di punta del partito di maggioranza e un rappresentante delle istituzioni è stato un fattore che ha influito nella scelta, avvenuta tra l'altro senza gara ma a trattativa privata, dell'impresa Faesulae S.r.l. 
Tutti i lavori commissionati dall'amministrazione a ditte che avessero un qualsiasi legame professionale con il Geom. Luciano Pecci, presidente della commissione territorio del quartiere 3. 

Giovanni Donzelli