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Rivista on line di Azione Universitaria

giovedì 7 agosto 2008

OLIMPIADI: AZIONE UNIVERSITARIA, "IL CIO VIETA IL SEGNO DELLA CROCE"

Olimpiadi: Azione Universitaria, "Il CIO vieta il segno della Croce"


"Cosa puo' accadere all'atleta che prima, durante o dopo la sua gara si fara' il segno della Croce a Pechino?". E' questa la domanda che Giovanni Donzelli leader di Azione Universitaria rivolge a Jacques Rogge, presidente del Cio e a Gianni Petrucci, responsabile del Coni. "Apprendo dalle agenzie – dichiara il presidente nazionale dei giovani universitari di An - che Rogge in conferenza stampa ha rivelato che secondo l'art. 51 della Carta Olimpica gli atleti non possono fare alcun tipo di propaganda o manifestazione etnica, religiosa o politica sul podio o negli impianti olimpici. Cio' significa che se un atleta italiano o di qualunque nazionalita' fosse così ardito dal farsi il segno della Croce, come avviene spesso in ogni competizione sportiva e come e' nella sua liberta', verrebbe immediatamente cacciato dall'Olimpiade! Mi sembra un nuovo aspetto inquietante di questi Giochi". Conclude Donzelli: "Mi auguro che le massime autorita' sportive
italiane ed internazionali rassicurino subito i nostri atleti sulla loro liberta' di manifestare le proprie convinzioni religiose oltre che politiche e sociali".

Per info: 339-8620341

OLIMPIADI: AZIONE UNIVERSITARIA, "IL CIO VIETA IL SEGNO DELLA CROCE"

Olimpiadi: Azione Universitaria, "Il CIO vieta il segno della Croce"


"Cosa puo' accadere all'atleta che prima, durante o dopo la sua gara si fara' il segno della Croce a Pechino?". E' questa la domanda che Giovanni Donzelli leader di Azione Universitaria rivolge a Jacques Rogge, presidente del Cio e a Gianni Petrucci, responsabile del Coni. "Apprendo dalle agenzie – dichiara il presidente nazionale dei giovani universitari di An - che Rogge in conferenza stampa ha rivelato che secondo l'art. 51 della Carta Olimpica gli atleti non possono fare alcun tipo di propaganda o manifestazione etnica, religiosa o politica sul podio o negli impianti olimpici. Cio' significa che se un atleta italiano o di qualunque nazionalita' fosse così ardito dal farsi il segno della Croce, come avviene spesso in ogni competizione sportiva e come e' nella sua liberta', verrebbe immediatamente cacciato dall'Olimpiade! Mi sembra un nuovo aspetto inquietante di questi Giochi". Conclude Donzelli: "Mi auguro che le massime autorita' sportive
italiane ed internazionali rassicurino subito i nostri atleti sulla loro liberta' di manifestare le proprie convinzioni religiose oltre che politiche e sociali".

Per info: 339-8620341

martedì 5 agosto 2008

OLIMPIADI E DIRITTI UMANI: "BRAVI GASPARRI E MELONI. IL MONDO NON METTA LA TESTA SOTTO LA SABBIA"

"Non c'e' niente di male a chiedere un gesto in difesa dei diritti umani.
Hanno fatto bene Gasparri e Meloni a sollevare il problema" Dichiara
Giovanni Donzelli presidente nazionale di Azione Universitaria in seguito
alla polemica sorta sulla richiesta agli azzurri a Pechino di compiere un gesto, anche clamoroso come l'assenza alla sfilata, da parte del presidente dei senatori del PDL Gasparri e del Ministro Meloni.
"Un gesto in difesa dei diritti umani in Cina sarebbe auspicabile non solo
dalla politica e dal mondo dello sport, ma anche dalle numerose imprese
italiane che esternalizzano parte della filiera e traggono un maggior
profitto proprio grazie alla carenza dei diritti umani in Cina" Prosegue
Donzelli
"Tutti i soggetti coinvolti nelle olimpiadi risponderanno alla propria
coscienza sull'opportunita' o no di manifestare dissenso verso un regime che
nega i piu' fondamentali diritti umani, il mondo pero' non puo' permettersi di
metter la testa sotto la sabbia e fare finta che non ci sia alcun problema.
Le olimpiadi sono sport e sana competizione, fratellanza tra i popoli e
concorrenza sportiva. Innegabile pero' che siano anche un grande circo
mediatico che attira innumerevoli e consistenti sponsor. Se le Olimpiadi possono anche
essere l'occasione per permettere ad un popolo di progredire in civilta' e
rispetto della Liberta', non c'e' assolutamente niente di male o in contrasto
con lo spirito olimpico. Gasparri e Meloni hanno chiesto semplicemente un
gesto anche agli sportivi, un qualsiasi gesto in difesa della Liberta'."
Conclude Giovanni Donzelli a nome di Azione Universitaria.

Per info:3398620341

OLIMPIADI E DIRITTI UMANI: "BRAVI GASPARRI E MELONI. IL MONDO NON METTA LA TESTA SOTTO LA SABBIA"

"Non c'e' niente di male a chiedere un gesto in difesa dei diritti umani.
Hanno fatto bene Gasparri e Meloni a sollevare il problema" Dichiara
Giovanni Donzelli presidente nazionale di Azione Universitaria in seguito
alla polemica sorta sulla richiesta agli azzurri a Pechino di compiere un gesto, anche clamoroso come l'assenza alla sfilata, da parte del presidente dei senatori del PDL Gasparri e del Ministro Meloni.
"Un gesto in difesa dei diritti umani in Cina sarebbe auspicabile non solo
dalla politica e dal mondo dello sport, ma anche dalle numerose imprese
italiane che esternalizzano parte della filiera e traggono un maggior
profitto proprio grazie alla carenza dei diritti umani in Cina" Prosegue
Donzelli
"Tutti i soggetti coinvolti nelle olimpiadi risponderanno alla propria
coscienza sull'opportunita' o no di manifestare dissenso verso un regime che
nega i piu' fondamentali diritti umani, il mondo pero' non puo' permettersi di
metter la testa sotto la sabbia e fare finta che non ci sia alcun problema.
Le olimpiadi sono sport e sana competizione, fratellanza tra i popoli e
concorrenza sportiva. Innegabile pero' che siano anche un grande circo
mediatico che attira innumerevoli e consistenti sponsor. Se le Olimpiadi possono anche
essere l'occasione per permettere ad un popolo di progredire in civilta' e
rispetto della Liberta', non c'e' assolutamente niente di male o in contrasto
con lo spirito olimpico. Gasparri e Meloni hanno chiesto semplicemente un
gesto anche agli sportivi, un qualsiasi gesto in difesa della Liberta'."
Conclude Giovanni Donzelli a nome di Azione Universitaria.

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lunedì 4 agosto 2008

FIRENZE, LUCCHETTI INNAMORATI: DONZELLI (AN-PDL) "CREARE MONUMENTO MODERNO ALL'AMORE PER INCORAGGIARE E CONTROLLARE NUOVA TRADIZIONE"

FIRENZE, LUCCHETTI INNAMORATI: DONZELLI (AN-PDL) "CREARE MONUMENTO MODERNO ALL'AMORE PER INCORAGGIARE E CONTROLLARE NUOVA TRADIZIONE"
 
"E' importante incoraggiare i giovani ai buoni sentimenti e a credere nell'amore eterno, come è importante non deturpare monumenti che non hanno niente a vedere con questa storia dei lucchetti . A settembre proporrò in consiglio comunale la creazione di un monumento nuovo, moderno e dedicato all'Amore dei giovani, dove sia prevista una cancellata per legare i lucchetti dell'amore" Dichiara Giovanni Donzelli di AN-PDL a commento del ritorno dell'usanza dei giovanissimi innamorati fiorentini o in visita a Firenze di chiudere un lucchetto e gettare la chiave in Arno  per sugellare il proprio amore.
" Quest'usanza non è nuova, era nata a Firenze su Ponte Vecchio alla grata della statua di Cellini, si era poi allargata anche a Roma su Ponte Milvio, tanto da essere ripresa anche nel libro e nel film di Moccia - Ho voglia di te- Dopo i controlli sul Ponte Vecchio, adesso i lucchetti vengono attaccati ai dissuasori davanti agli Uffizi sul Lungarno Caterina." Racconta Donzelli
"Probabilmente di eterno in quegli amori adolescenziali c'è ben poco, ma è bello lasciare la possibilità a quei ragazzi di crederci, è una bella manifestazione spontanea che deve essere incoraggiata, senza creare danni a monumenti storici e senza uccidere la poesia limitando la possibilità di attaccare i lucchetti solo ai dissuasori. L'energia infinita degli amori adolescenziali merita un monumento dedicato al sogno e all'amore" Conclude Donzelli. 


FIRENZE, LUCCHETTI INNAMORATI: DONZELLI (AN-PDL) "CREARE MONUMENTO MODERNO ALL'AMORE PER INCORAGGIARE E CONTROLLARE NUOVA TRADIZIONE"

FIRENZE, LUCCHETTI INNAMORATI: DONZELLI (AN-PDL) "CREARE MONUMENTO MODERNO ALL'AMORE PER INCORAGGIARE E CONTROLLARE NUOVA TRADIZIONE"
 
"E' importante incoraggiare i giovani ai buoni sentimenti e a credere nell'amore eterno, come è importante non deturpare monumenti che non hanno niente a vedere con questa storia dei lucchetti . A settembre proporrò in consiglio comunale la creazione di un monumento nuovo, moderno e dedicato all'Amore dei giovani, dove sia prevista una cancellata per legare i lucchetti dell'amore" Dichiara Giovanni Donzelli di AN-PDL a commento del ritorno dell'usanza dei giovanissimi innamorati fiorentini o in visita a Firenze di chiudere un lucchetto e gettare la chiave in Arno  per sugellare il proprio amore.
" Quest'usanza non è nuova, era nata a Firenze su Ponte Vecchio alla grata della statua di Cellini, si era poi allargata anche a Roma su Ponte Milvio, tanto da essere ripresa anche nel libro e nel film di Moccia - Ho voglia di te- Dopo i controlli sul Ponte Vecchio, adesso i lucchetti vengono attaccati ai dissuasori davanti agli Uffizi sul Lungarno Caterina." Racconta Donzelli
"Probabilmente di eterno in quegli amori adolescenziali c'è ben poco, ma è bello lasciare la possibilità a quei ragazzi di crederci, è una bella manifestazione spontanea che deve essere incoraggiata, senza creare danni a monumenti storici e senza uccidere la poesia limitando la possibilità di attaccare i lucchetti solo ai dissuasori. L'energia infinita degli amori adolescenziali merita un monumento dedicato al sogno e all'amore" Conclude Donzelli. 


SICUREZZA, MILITARI IN CITTA': DONZELLI (AN-PDL) "AVVILENTE CHE FIRENZE ABBIA PERSO QUESTA OCCASIONE"

SICUREZZA, MILITARI IN CITTA': DONZELLI (AN-PDL) "AVVILENTE CHE FIRENZE ABBIA PERSO QUESTA OCCASIONE"
 
"La sinistra che governa Firenze è così presuntuosa e arrogante che ha preferito rifiutare il sostegno dei militari per la sicurezza piuttosto che ammettere di averne bisogno. Firenze è l'unica città metropolitana, insieme a Bologna, a non sfruttare quest'occasione. Scippatori, abusivi, ladruncoli, violenti e clandestini ringraziano commossi la sinistra che governa Firenze e la Toscana." Dichiara Giovanni Donzelli dell'escutivo nazionale di AN-PDL e consigliere comunale a Firenze.
"Il decreto La Russa, avrebbe permesso di liberare forze dell'ordine adesso impegnate in presidi fissi e avrebbe permesso a poliziotti e carabinieri di essere affiancati nel pattugliamento delle nostre strade. I fiorentini sarebbero stati più sicuri. Alcuni dei reati che veranno commessi nei prossimi giorni a Firenze si sarebbero potuti evitare se Firenze avesse chiesto, come le altre città metropolitane, il sostegno dei militari per la sicurezza. E' avvilente che Firenze abbia perso anche questa occasione. Il prezzo che la città sta pagando per colpa di quest'amministrazione è ormai diventato insostenibile." Conclude Donzelli.
 
Per info: 3398620341

SICUREZZA, MILITARI IN CITTA': DONZELLI (AN-PDL) "AVVILENTE CHE FIRENZE ABBIA PERSO QUESTA OCCASIONE"

SICUREZZA, MILITARI IN CITTA': DONZELLI (AN-PDL) "AVVILENTE CHE FIRENZE ABBIA PERSO QUESTA OCCASIONE"
 
"La sinistra che governa Firenze è così presuntuosa e arrogante che ha preferito rifiutare il sostegno dei militari per la sicurezza piuttosto che ammettere di averne bisogno. Firenze è l'unica città metropolitana, insieme a Bologna, a non sfruttare quest'occasione. Scippatori, abusivi, ladruncoli, violenti e clandestini ringraziano commossi la sinistra che governa Firenze e la Toscana." Dichiara Giovanni Donzelli dell'escutivo nazionale di AN-PDL e consigliere comunale a Firenze.
"Il decreto La Russa, avrebbe permesso di liberare forze dell'ordine adesso impegnate in presidi fissi e avrebbe permesso a poliziotti e carabinieri di essere affiancati nel pattugliamento delle nostre strade. I fiorentini sarebbero stati più sicuri. Alcuni dei reati che veranno commessi nei prossimi giorni a Firenze si sarebbero potuti evitare se Firenze avesse chiesto, come le altre città metropolitane, il sostegno dei militari per la sicurezza. E' avvilente che Firenze abbia perso anche questa occasione. Il prezzo che la città sta pagando per colpa di quest'amministrazione è ormai diventato insostenibile." Conclude Donzelli.
 
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venerdì 1 agosto 2008

GIOVENTU': "TRISTE CHI COMMENTA NOMINE E NON COMUNITA' GIOVANILI"

GIOVENTU': AZIONE UNIVERSITARIA "TRISTE CHI COMMENTA NOMINE E NON COMUNITA'
GIOVANILI"

"Il PD e il giovani dell'UDC si interessano alle politiche giovanili solo
per le nomine senza prestare minimamente attenzione alla grande novita' delle
comunita' giovanili. Alle giovani generazioni interessa molto di piu' sapere
che avranno spazi per creare cultura, musica, aggregazione, teatro e arte
piuttosto che il partito di appartenenza del direttore di qualche agenzia
burocratica" Commenta Giovanni Donzelli dell'esecutivo nazionale di AN-PDL e
presidente nazionale di Azione Universitaria.
"Oggi il Governo ha approvato la realizzazione dell comunita' giovanili,
spazi di vitale importanza per ridurre il disagio e per far emergere le
migliori risorse delle nuove generazioni. A margine ha approvato anche
una nomina riguardante le politiche giovanili. Ovviamente chi non ha a cuore
i giovani, ma la mera gestione del potere si e' concentrato sulla nomina e
non sulla rivoluzione sociale che investira' i ragazzi con le comunita'
giovanili"
"La sinistra da sempre prova a monopolizzare tutti gli spazi culturali e
aggregativi, considerando i giovani un mero strumento per la gestione del
potere. Oggi hanno confermato la propria vocazione" Prosegue Donzelli "
Niente da stupirci dato i pessimi risultati del Governo precedente sul tema
delle giovani generazioni."

Per info:3398620341

GIOVENTU': "TRISTE CHI COMMENTA NOMINE E NON COMUNITA' GIOVANILI"

GIOVENTU': AZIONE UNIVERSITARIA "TRISTE CHI COMMENTA NOMINE E NON COMUNITA'
GIOVANILI"

"Il PD e il giovani dell'UDC si interessano alle politiche giovanili solo
per le nomine senza prestare minimamente attenzione alla grande novita' delle
comunita' giovanili. Alle giovani generazioni interessa molto di piu' sapere
che avranno spazi per creare cultura, musica, aggregazione, teatro e arte
piuttosto che il partito di appartenenza del direttore di qualche agenzia
burocratica" Commenta Giovanni Donzelli dell'esecutivo nazionale di AN-PDL e
presidente nazionale di Azione Universitaria.
"Oggi il Governo ha approvato la realizzazione dell comunita' giovanili,
spazi di vitale importanza per ridurre il disagio e per far emergere le
migliori risorse delle nuove generazioni. A margine ha approvato anche
una nomina riguardante le politiche giovanili. Ovviamente chi non ha a cuore
i giovani, ma la mera gestione del potere si e' concentrato sulla nomina e
non sulla rivoluzione sociale che investira' i ragazzi con le comunita'
giovanili"
"La sinistra da sempre prova a monopolizzare tutti gli spazi culturali e
aggregativi, considerando i giovani un mero strumento per la gestione del
potere. Oggi hanno confermato la propria vocazione" Prosegue Donzelli "
Niente da stupirci dato i pessimi risultati del Governo precedente sul tema
delle giovani generazioni."

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