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lunedì 12 luglio 2010

INDAGINE DI COMMISSIONE SU QUADRA: IRREGOLARI 13 INTERVENTI SU 18

Urbanistica e inchiesta cantieri a Firenze, PdL: «13 interventi su 18 della Quadra avevano irregolarità»

Secondo il centrodestra «gli uffici non hanno svolto gli accertamenti necessari»


«In consiglio comunale sono stati votati atti in maniera irregolare. E gli uffici non hanno svolto gli accertamenti necessari». Il giudizio del PdL sulla vicenda Quadra, ora che la commissione urbanistica ha concluso il suo lavoro di indagine, è lapidario.
A illustrare la posizione del centrodestra, questa mattina in Palazzo Vecchio, il capogruppo Giovanni Galli, la vicecapogruppo Bianca Maria Giocoli e il consigliere regionale Giovanni Donzelli che proprio dai banchi del Salone dei Duecento, nella passata legislatura, aveva sollevato per primo la questione.
«In 13 dei 18 interventi edilizi che sono passati al vaglio della commissione urbanistica – ha spiegato Galli – abbiamo riscontrato irregolarità. Spetta naturalmente alla magistratura stabilire se sono stati commessi reati o meno. Dal nostro punto di vista, però, queste irregolarità ci lasciano perplessi. Resta il timore di presunte interferenze tra la politica e gli uffici comunali».
«E' anzitutto emerso il conflitto di interessi tra Alberto Formigli, allora socio della Quadra ma soprattutto capogruppo del PD in consiglio comunale e presidente della commissione urbanistica – ha sottolineato Donzelli – alcune delle delibere poi approvate dall'assemblea contenevano documenti, essenziali e in quanto tali parte integrante delle delibere stesse, elaborati dalla stessa società quando era ancora socio: Formigli si sarebbe dovuto astenere ma non lo ha fatto». «L'opposizione di centrodestra – ha ricordato il consigliere regionale – ha sollevato più volte il caso in consiglio comunale ma fino a quando non è intervenuta la magistratura l'amministrazione non ha mosso un dito».
«Sono soprattutto mancati i controlli prima – ha rilevato Bianca Maria Giocoli – e anche dopo, quando si è scoperto che qualcosa non andava. C'era un clima soffocante, di evidenti favoritismi, che i professionisti del settore avvertivano ormai da anni, ma a quanto pare gli uffici comunali erano gli unici a non essersi accorti di niente. Le verifiche, naturalmente, sono effettuate solo su un campione degli atti che vengono depositati ogni giorno negli uffici dell'urbanistica. Ma la Quadra, guarda caso, non è mai rientrata nei controlli nonostante le continue richieste di consiglieri comunali e cittadini: è solo un caso? E quando è arrivata la magistratura l'amministrazione si è mossa comunque in ritardo, con una lentezza esasperante».
«C'è poi il capitolo dei rapporti tra gli ordini professionali e il Comune – ha precisato l'esponente del centrodestra – uno degli indagati è Riccardo Bartoloni, socio della Quadra e al tempo presidente dell'ordine degli architetti. Già ai tempi della giunta Primicerio è stato coinvolto, in questa veste, per aggiornare le norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale. Con quella Domenici il regolamento edilizio. E queste sono state le premesse di quanto accaduto poi. Perché non ci si è accorti per tempo di questa incompatibilità?».
«La commissione urbanistica ha concluso le sue indagini sulla Quadra – ha dichiarato Galli - ma il centrodestra ritiene che ancora l'amministrazione possa intervenire per fare qualcosa».
«In commissione, vista anche quanto accertato dalla procura – ha detto Donzelli – avevamo chiesto di bloccare il cantiere in via Cardorna. La nostra richiesta è stata bocciata ma non ci siamo arresi».
«Quanto al centro di rottamazione del Ferrale – ha concluso – ora che l'iter della commissione urbanistica è terminato e che gli atti non sono più coperti dal segreto i cittadini hanno sessanta giorni di tempo per presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale».

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