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lunedì 22 settembre 2008

IMMIGRAZIONE: DONZELLI (AN-PDL) "IL COMUNE CELEBRA I MATRIMONI DEI CLANDESTINI"

IMMIGRAZIONE: DONZELLI (AN-PDL) "IL COMUNE CELEBRA I MATRIMONI DEI CLANDESTINI"

"Per sposarsi in comune gli extracomunitari non devono mostrare il permesso di soggiorno. Così facendo i clandestini possono comprarsi matrimoni combinati per diventare italiani" Denuncia Giovanni Donzelli, consigliere comunale e componente l'esecutivo nazionale di AN-PDL.
"Per sposarsi in comune è sufficiente che uno straniero mostri il passaporto e un documento che attesti di essere libero da vincoli matrimoniali, non serve nè il visto turistico nè il permesso di soggiorno. E' paradossale che se un vigile, dipendente del comune, ferma per strada uno straniero, giustamente ne verifica il permesso di soggiorno, mentre il comune come istituzione non ne verifica i titoli per soggiornare sul suolo italiano prima di compiere un atto anagrafico vincolante per ottenere la cittadinanza."
"E' inutile parlare di sicurezza e legalità quando le Istituzioni hanno comportamenti a dir poco ambigui" Prosegue Donzelli che sull'argomento ha presentato un'interrogazione e una mozione che verranno discussi nel consiglio comunale di Firenze.
"Mi batterò personalmente per rimediare a questa grave carenza. Il comune di Firenze non può essere complice nei matrimoni combinati per i clandestini. Per sposarsi deve essere necessario mostrare di essere legalmente presenti sul suolo italiano" Conclude Donzelli

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