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sabato 5 gennaio 2008

ANCORA UN ESPOSTO CONTRO LA TRAMVIA


Il Comitato popolare del quartiere fiorentino di Rifredi e l'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico inoltrano un nuovo esposto (28 dicembre 2007, il precedente è dell'8 ottobre 2007) alla Commissione europea, ai Ministri dei beni ed attività culturali e dell'ambiente, al Sindaco di Firenze, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, alla Commissione europea, alla Provincia di Firenze, alla Regione Toscana, al Soprintendente per i Beni ambientali e storico-artistici delle Province di Firenze, Prato e Pistoia riguardo il progetto del sistema tranviario dell'area vasta fiorentina che dovrebbe attraversare uno dei centri storici più importanti a livello mondiale, tutelato con vincolo culturale e paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004), stravolgendone caratteristiche culturali e vivibilità dei residenti. In particolare, poi, non si ha notizia dell'avvenuto svolgimento (con positiva conclusione) della necessaria procedura di "verifica preventiva" o screening finalizzata all'accertamento della necessità o meno della valutazione di impatto ambientale (direttive n. 85/337/CEE e n. 97/11/CE, D.P.R. 12 aprile 1996, legge regionale Toscana n. 79/1998) riguardo al progetto attuale, addirittura modificato con una deliberazione di Giunta comunale dello scorso 21 dicembre 2007.
Il progetto complessivo, secondo informazioni stampa (vds. anche Il Corriere della Sera, 2 ottobre 2007, pag. 22), comprenderebbe n. 3 linee (linea 1 Firenze - Scandicci, linea 2 Piazza della Libertà - Peretola; linea 3 Circonvallazione - Careggi, 46 km. in tutto), delle quali solo la linea 1 in corso di esecuzione dal 2005, prevede un investimento pari a circa 503 milioni di euro (non pienamente disponibili), rientra nel 1° programma delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi di preminente interesse nazionale (artt. 1 della legge n. 443/2001, 1 del decreto legislativo n. 190/2002, delibera C.I.P.E. n. 121/2001, allegato B, punto 17) come “sistema a guida vincolata di Firenze (tramvia fiorentina)” e risulta finanziato anche con fondi comunitari in base al P.O.R. Toscana CReO 2007 - 2013, obiettivo "Competitività regionale e occupazione 2007 - 2013" (fondi complessivi 1,126 miliardi di euro) e prevede l'interessamento dei territori comunali di Firenze, Scandicci, Bagno a Ripoli e Sesto Fiorentino.
Il quartiere di Rifredi sarebbe interessato dalla linea 3 e vedrebbe pesantemente danneggiate le alberature storiche di vari viali, in particolare del Viale Morgagni (deliberazione di Giunta comunale n. 2007/G/00230 del 24 aprile 2007 e determinazione dirigenziale n. 2007/DD/04949 dell'11 giugno 2007). Il Viale Morgagni è da quasi un secolo abbellito da un'alberatura di circa 180 alberi ad alto fusto (lecci, cipressi, bagolari, platani) in grandissima parte in buona salute (relazione dott. for. Michele Marrani Romanelli del 12 luglio 2007), piantati dalla popolazione residente nel quartiere di Rifredi in memoria dei caduti dispersi del quartiere nella 1^ guerra mondiale (1915-1918). Fino a qualche anno fa era possibile rinvenire ancora i nomi dei dispersi su targhette apposte presso i singoli alberi. Il Viale e la relativa alberatura, identificati quale Parco della Rimembranza, sono qualificati "pubblici monumenti" ai sensi della legge n. 559/1926 e non possono che rientrare nella specifica tutela di cui alla legge regionale Toscana n. 60/1998 (art. 2, comma 1°, lettera b). Inoltre, quale "monumento" relativo alla prima guerra mondiale, rientra nella tutela disposta dalla legge n. 78/2001, che (art. 2, comma 5°) vieta i relativi "interventi di alterazione delle caratteristiche materiali e storiche" con sanzioni amministrative e penali (art. 10) in caso di trasgressione.
I fiorentini, in particolare i residenti del quartiere di Rifredi, hanno posto in essere numerose iniziative per scongiurare il grave rischio per il loro verde pubblico e per un centro storico di caratteristiche culturali uniche: un esposto (6 agosto 2007) sottoscritto da ben 515 cittadini, un ricorso (7 settembre 2007) ex art. 226 trattato U.E. inoltrato alla Commissione europea dal Comitato popolare di Rifredi e dall'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico per la probabile carenza di procedure V.I.A., manifestazioni, una fiaccolata con circa 3.000 partecipanti (15 settembre 2007), petizioni, cartoline di protesta. In diverse occasioni manifestazioni spontanee della cittadinanza hanno fermato, per quanto possibile, inopinati quanto deleteri interventi di abbattimento di esemplari arborei dell'alberatura di Viale Morgagni e di altre strade cittadine. In merito sono state raccolte circa 13.000 adesioni ad una proposta di referendum comunale consultivo sulla linea 3 in base alla relativa vigente normativa, referendum che si terrà il 17 febbraio 2008.
Vi sono già stati, però, già tre assurdi interventi di abbattimento di alberi ad alto fusto nel Viale Morgagni (ottobre e novembre 2007) e lavori di manutenzione/modifica dei sottoservizi deleteri per l'alberatura, mentre nei mesi di novembre e dicembre 2007 sono stati piantati in sostituzione degli alberi abbattuti dei giovani esemplari di tiglio (che non appaiono poter validamente sostituire i positivi effetti ambientali/sanitari/climatici dei precedenti esemplari ad alto fusto, a ridottissima distanza dagli edifici, probabilmente addirittura non regolamentare (D.M. 5 novembre 2001, "norme funzionali geometriche per la costruzione delle strade"). Un sostanziale disimpegno è quello che ha purtroppo mostrato l'Unesco, mentre spiace constatare che insieme all'Amministrazione comunale anche molte associazioni ambientaliste e culturali locali parlano spesso di "alberi malati" quando sono invece al massimo dell'efficienza ambientale/sanitaria/depurativa (vds. V.A.S. termovalorizzatore Provincia di Firenze) e le pretese "malattie" non risultano se non in minima parte proprio dalle schede predisposte dalla medesima amministrazione pubblica e da esperti (relazione dott. for. Michele Marrani Romanelli del 12 luglio 2007). Gli alberelli (tigli) piantati in sostituzione dei maestosi alberi ad alto fusto tagliati sono poi in posizioni così anguste da far dubitare di un prossimo loro sviluppo. Nemmeno vi sarebbe una consistente diminuzione del traffico veicolare privato, diminuzione stimata dall'A.T.A.F., l'azienda del traffico pubblico fiorentino, in solo il 4 % ! Per non parlare poi di un centro storico dove - almeno alcune zone ad elevata densità di monumenti - dovrebbe esser eliminata qualsiasi forma di traffico veicolare, compreso un "tram" curiosamente simile ad un vero e proprio "treno".
Nonostante il numero considerevole delle proteste ed i rischi del sistema prescelto, il Comune di Firenze (titolare dell'opera attraverso una società concessionaria, la Tram di Firenze s.p.a.) non ha finora dato alcun segnale positivo, altro che i tanto sbandierati programmi elettorali che vantano la più ampia partecipazione dei cittadini alle scelte importanti per la città: eppure le richieste popolari non sono mai state folli, né irragionevoli: un deciso "blocco" a "questo" progetto di sistema tramviario e la successiva modifica di mezzi e tracciato per salvaguardare verde pubblico e centro storico con un progetto conosciuto e condiviso dalla cittadinanza. E' una vera e propria battaglia di civiltà.

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