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venerdì 4 gennaio 2008

EMERGENZA RIFIUTI ANCHE A FIRENZE



«Fa sorridere che sia l'assessore Paolo Coggiola ad affermare che siamo in emergenza rifiuti quando le responsabilità sono da attribuire a chi, in questi ultimi anni, aveva competenze e deleghe per evitare uno scenario degno di Napoli». E' quanto ha dichiarato la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci. «Nei mesi scorsi - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - avevamo già spiegato che i rifiuti saranno inviati prevalentemente in altre discariche in territorio regionale ma fuori l'Ato 6, l'ambito territoriale ottimale. La Provincia di Firenze e l'Ato 6 hanno avviato da tempo i necessari contatti con le Province e gli Ato competenti per territorio per stilare le convenzioni necessarie. Rispondendo ad una mia interrogazione, nel novembre scorso l'assessore Coggiola ha dichiarato che, per quanto riguarda i costi, allo stato attuale si è in grado solo di fare una previsione di massima basata su prezzi 2007, non avendo ancora a disposizione le necessarie convenzioni. Le stime prevedono che il costo dello smaltimento dei rifiuti passi da 127,15 euro a tonnellata del 2007 a 156,16 euro nel 2008, con un incremento del 23%. In questa cifra sono compresi, tra l'altro, 11,55 euro a tonnellata per il trasporto, 14 euro relativi al tributo regionale, la cosiddetta "ecotassa", 5,5 euro a tonnellata per l'"indennità di disagio" per l'impianto di Case Passerini. Dopo la sua chiusura di quest'ultimo saranno necessarie operazioni di bonifica che costeranno, ogni anno, 1milione 650mila euro. La lista comprende anche altri contributi: per i conferimenti alla discarica di Casa Rota, in provincia di Arezzo, 13,43 euro a tonnellata da versare all'Ato, per quelli alla discarica di Peccioli, 13,42 euro a tonnellata a favore del Comune di Peccioli. Infine è dovuto un contributo Provincia di Pisa pari a 10,32 euro a tonnellata e un ulteriore contributo all'Ato pari a 10,32 euro a tonnellata». « Si sta ragionando sull'affidamento diretto a Quadrifoglio per l'intera gestione del ciclo integrato dei rifiuti e del termovalorizzatore - ha concluso Gaia Checcucci - dimenticando che l'affidamento diretto, secondo la normativa, è illegittimo. Questa scelta è destinata ad essere annullata a seguito di un qualunque ricorso: in questo senso il quadro normativo è chiaro. Anche a livello dell'Unione europea gli orientamenti sull'affidamenti dei servizi sono espliciti e l'Italia rischia una nuova procedura di infrazione».

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