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domenica 18 gennaio 2009

OCCUPAZIONI ABUSIVE: "LE ISTITUZIONI INTERVENGANO PRIMA CHE LA TENSIONE SOCIALE DEGENERI IN CONFLITTO"

RACCOLTE MILLE FIRME PER SGOMBERO EX MEYER E CATERINA DE'MEDICI.

"I fiorentini sono arrabbiati contro la giunta che permette le
occupazioni abusive, sono stufi di questa ingiustizia sociale
mascherata da finta solidarietà. Tra le firme raccolte in via Masaccio
contro l'occupazione all'ex Meyer e quelle raccolte a Novoli contro
l'occupazione della Caterina de'Medici siamo arrivati a mille
adesioni." Dichiara Giovanni Donzelli, consigliere comunale per
AN-PDL.
"La superficialità della sinistra fiorentina rischia di generare una
guerra tra poveri. Ieri ho incontrato i cittadini residenti nelle case
popolari di Via Accademia del Cimento: hanno l'amianto sui tetti, le
facciate che cadono a pezzi e i marciapiedi distrutti. A poche decine
di metri da loro si trova la scuola Caterina de' Medici, occupata
abusivamente da oltre duecento persone con il conseguente stato di
degrado e insicurezza. Nei giorni scorsi c'è stata una rissa tra
occupanti, tre di questi sono stati accoltellati. Le persone delle
case popolari di Via Accademia del Cimento aspettano da anni di vedere
ristrutturate le proprie case, vorrebbero vivere in un posto civile e
invece vedono l'amministrazione dimenticarsi di loro e tollerare altro
degrado. Così si alimenta l'odio sociale, altro che solidarietà e
attenzione ai deboli. Quelli che vivono nelle case del comune non sono
certo dei privilegiati." "La situazione di Novoli è potenzialmente
esplosiva. I cittadini sono sconvolti anche della scoperta che nello
stesso edificio occupato il comune cucina i pasti per le mense
scolastiche dei loro figli." Aggiunge Chiara Moretti, consigliere
circoscrizionale di zona.
"Le istituzioni intervengano immediatamente per ripristinare la
legalità e il decoro, non è più procrastinabile. A Novoli è necessario
sgomberare le occupazioni illegali e ridare vivibilità agli alloggi
popolari di chi rispetta le regole, entrambi gli interventi devono
essere immediati, prima che la forte tensione sociale degeneri in
conflitto. C'è il serio pericolo che qualche squilibrato per
disperazione commetta gravissimi gesti sconsiderati" Conclude Giovanni
Donzelli.

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