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mercoledì 12 agosto 2009

Renzi spende 2200 euro dei fiorentini per la sedia del suo ufficio.

Arredi di Palazzo Vecchio, Donzelli (PdL) "Spesi 2200 euro per la
poltrona del Sindaco nella Sala di Clemente VII"
Si allega l'interrogazione del consigliere del PdL Giovanni Donzelli

Oggetto: per avere alcune informazioni relative ai nuovi arredi
destinati all'Ufficio del Sindaco
Proponete: Giovanni Donzelli

Il sottoscritto Consigliere Comunale;
Visto il provvedimento dirigenziale n. 2009/DD/08170 datato 03/08/2009 avente
ad oggetto "Ufficio del Sindaco - fornitura arredi - ditte Tecno spa e
F.lli Secciani snc";
Preso atto che in tale provvedimento si stanziano dei fondi per il
rinnovo dell'arredo relativo all'ufficio del Sindaco;
Visto il preventivo allegato al suddetto provvedimento, quale parte
integrante in cui si specifica
che per il Sindaco è stata chiesta "n.1 Poltrona con articolazione. schienale
art. 1QS5871PL8C serie "Qualis"– pelle nero – Poltroncina con
articolazione dello schienale, altezza regolabile, movimento
oscillante, base girevole, con rotelle e braccioli, base in
alluminio" avente il costo di 2.201,00 euro;
Ricordato che il corrispettivo speso dal Sindaco per la poltrona destinata al
proprio ufficio corrisponde mediamente a due mesi di stipendio di un suo
coetaneo
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE

1. Quanto possa essere comoda una sedia da 2.201 euro;
2. Se è stato ispirato dalla sindrome del megadirettore galattico di
fantozziana memoria nella scelta della suddetta poltrona;
3. Se non reputa che una spesa simile per la propria seduta in ufficio,
fatta con i soldi dei fiorentini, non incrementi ulteriormente il
distacco tra i cittadini e le istituzioni e che un atteggiamento più
sobrio potrebbe invece essere più consono al Sindaco della città di
Firenze;
4. Se non reputa che spendere due mesi di stipendio di un cittadino
medio per una sedia sia un atteggiamento più tipico da vecchia casta
da prima repubblica piuttosto che di un giovane sindaco che rimarca
continuamente la volontà di discontinuità e rinnovamento;
5. Se quando chiederà i fondi al Governo a seguito dell'emanazione
della "legge speciale per
Firenze", avrà la stessa disinvoltura nel gestire la spesa.

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