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lunedì 6 ottobre 2008

UNIVERSITA': DONZELLI "PROTESTE PREVENTIVE PER TUTELARE LA CASTA"

UNIVERSITA': DONZELLI "PROTESTE PREVENTIVE PER TUTELARE LA CASTA"


"Il Ministro Gelmini che ha portato una ventata di efficienza e trasparenza nella scuola, terrorizza la casta accademica. Se la scuola stava rischiando di trasformarsi in un ammortizzatore sociale, l'università italiana rappresenta da tempo la palude della meritocrazia, le sabbie mobili dell'efficienza e la negazione della trasparenza. La casta accademica, autoreferenziale e scelta per cooptazione, vede come fumo negli occhi l'ipotesi che in Italia si scoperchi la pentola dei privilegi accademici. Per questo pochi e potenti professori stanno manovrando gruppetti di studenti un po' ruffiani e molto faziosi nell'occupare le facoltà e ad inventare proteste. Si tratta solo di proteste preventive, di messaggi intimidatori al Governo." Dichiara Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria e componente l'esecutivo nazionale di AN-PDL.
"Invitiamo il Ministro Gelmini a non farsi intimidire e ad aggredire la casta accademica il prima possibile, per ridare trasparenza e credibilità all'Università italiana.- prosegue Donzelli- Le falsità si moltiplicano, ma la verità è una sola: il fondo per il finanziamento ordinario non ha subito nessun taglio per l'anno in corso e il Governo non prevede minimamente la privatizzazione dell'Università. I peggiori tagli negli ultimi anni ai fondi universitari l'hanno attuati il Governo Prodi e il Ministro Mussi, dove erano i collettivi e i ricercatori precari?"
"Il Governo in carica ci auguriamo inizi il prima possibile a razionalizzare le spese dell'Università italiana, a tagliare gli sprechi, a licenziare i professori assenteisti e a pretendere trasparenza nei concorsi e nella gestione dei fondi statali. Un minuto dopo aver ripulito l'Università italiana dai privilegi della casta e dagli sprechi, però, sarà necessario investire maggiori risorse per l'alta formazione, la ricerca e l'Università anche attraverso una maggior collaborazione con il sistema produttivo senza mai far venire meno il ruolo fondamentale dell'Università pubblica italiana. La faziosità di certe proteste squalifica chi le attua. L'esempio più calzante è quanto avvenuto per le scuole di specializzazione. Nei giorni scorsi abbiamo visto picchetti di aspiranti insegnanti protestare sotto il Ministero della Gelmini per l'inserimento in graduatoria del nono ciclo delle SSIS, peccato che l'esclusione dalla graduatoria era stata causata da Fioroni e la Gelmini avesse invece appena risolto il problema inserendo giustamente anche l'ultimo ciclo regolarmente in graduatoria" Conclude Giovanni Donzelli

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